La Notizia

“Natale è condividere. Non strafate, godetevi il pranzo”. Così Paolo Massobrio, che intervistato su La Verità da Gemma Gaetani parla del pranzo di Natale e dice: “Abolirei il menu all’italiana (detto “alla russa”, cosa alquanto sconveniente ndr) con la sequenza delle portate per sposare una pietanza calda trionfale”. @ Sulle stesse pagine sempre Gemma Gaetani rivela anche alcune accortezze necessarie affinché il corpo possa gustarsi le feste: secondo alcune stime, infatti, con il pranzo del 25 dicembre si consumano tra le 2.000 e le 5.000 calorie. Un impatto che però si può gestire evitando i bis, facendo una passeggiata dopo il pranzo e non dormendo il pomeriggio (Ma il problema è un solo pranzo all’anno, quello di Natale? ndr) @ Feste in tavola anche al centro dell’articolo di Andrea Cuomo, che sul Giornale segnala alcune soste per il pranzo del 25 dicembre o il cenone di fine anno, ma anche ristoranti che fanno delivery gourmet a domicilio. @ Di strenne gourmet parla invece Roberta Schira, segnalando alcuni indirizzi milanesi cui rivolgersi per qualche idea golosa: dai fiori canditi “in trasferta” al brodo alle tre carni in bottiglia, fino al pane che si cuoce direttamente a casa. @ Natale a due facce per i milanesi. In tempi di forte inflazione, lo confermano le scelte gastronomiche di quanti lo trascorreranno a casa, che sceglieranno i piatti della tradizione come paste, arrosti, polpettoni in crosta e insalata russa. Altri fiori all’occhiello anche il paté e l'immancabile panettone, la cui produzione corre a pieno regime. Tra le carni, il pollo batte il manzo e per il pranzo delle feste trionfano i cibi pronti. @ Il Piemonte delle bollicine vale un brindisi da 30 milioni di bottiglie. Non solo Barolo, Nebbiolo e Barbaresco. Tra Asti e le Langhe cresce il distretto dei vini frizzanti, tanto che la regione ha deciso di sbloccare la riserva vendemmiale del Moscato e dell’Asti Docg. E le cantine potranno immettere sul mercato 15 ettolitri in più per ettaro. @ Boom di turisti sul lago di Garda: il 2022 è stato l’anno dei record per il turismo in zona, con 8 milioni di presenze registrate - di cui molte provenienti dagli States - che hanno incoronato Sirmione come meta prediletta. Dati che hanno spinto molte istituzioni del posto a polemizzare con Brescia in vista dell’anno della cultura: “Non coinvolgerci sarebbe un’occasione persa”. Oltre ai dati positivi delle strutture ricettive, è in crescita anche l’intero settore della ristorazione e quello del turismo enogastronomico. (Corriere della Sera) @ Novità in casa Barilla. Il gruppo ha finalizzato un accordo con B&G Foods per acquisire il brand statunitense Back to Nature, specializzato in snack salutari a base vegetale e non OGM.

Vino da record; crisi del riso e formaggio transgenico

Rilancia il vino italiano, che nel 2022 ha dato prova di solidità con un imbottigliato certificato da Valoritalia che sfonda i 10 miliardi di euro. E’ quanto emerso dal report annuale curato dall’ente di certificazione: nonostante le difficoltà del periodo - si legge - le vendite crescono a doppia cifra e raggiungono quota + 12% rispetto al già ottimo 2021. Un risultato reso possibile anche dall’impennata degli acquisti online. (QN) @ Si parla anche di birra sul Corriere della Sera, un tesoro che crea ricchezza per l’Italia 9,4 miliardi di valore condiviso generato dal settore nel 2021. Ogni euro di valore produzione ha trasferito nel Paese 6,4 € sull’intera filiera, così suddivisi: 2,58 € per altre imprese; 0,86 € per i lavoratori della filiera; 2,87 € per lo Stato e 0,10 € per i birrifici. @ Novità in casa Compagnia dei Caraibi: il 2022 dell’impresa importatrice di spirits e vini chiude con un’importante operazione sul mercato; l’azienda piemontese infatti concluso l’accordo per l’acquisizione della tedesca Elephant Gin GmbH, per un totale di 15,6 milioni di euro. Un’operazione che il presidente e ceo Edelberto Baracco ha definito “Un passaggio fondamentale per l’espansione del portafoglio di marchi propri di Compagnia dei Caraibi”. (Corriere della Sera) @ “Correte o camminate se tenete al vostro cuore”. Parola di Stefano Carugo, cardiologo al Policlinico di Milano che invita a tenere il corpo in movimento: “Non è mai troppo tardi per iniziare”. (Il Giornale) @ “Risicoltori, abbiate più coraggio”. E’ l’appello lanciato dall’Associazione delle industrie del settore, secondo cui l’anno nero dovuto alla siccità ha spinto molti produttori ad abbandonare la coltivazione preferendo mais e soia. Ma, per contro, il consumo di riso è aumentato a vantaggio dei produttori stranieri. L’approfondimento di Claudio Bressani su La Stampa. @ Dopo il latte senza mucche arriva anche il formaggio transgenico, una crema realizzata con proteine artificiali che da gennaio sarà in vendita negli Usa, quindi in Europa. Un prodotto che per Luigi Scordamaglia di Filiera Italia va a inserirsi nell’ambito di un “fenomeno preoccupante” che vede sempre più surrogati artificiali sostituire i prodotti di origine naturale. Attilio Barbieri su Libero. @ Walter Sartori, titolare della storica macelleria di Via Sarpi, a Milano, cede la sua attività a Agie Zhou, il “re dei ravioli cinesi” titolare dell’altrettanto celebre ravioleria Sarpi, accanto alla macelleria. Zhou assicura che porterà avanti la macelleria all’insegna della tradizione aggiungendo alcune novità come gli insaccati cinesi. Prevista anche un’attività di vendita su strada.

Il pensiero

“La cucina è democrazia, rispetto e inclusività”. Lo scrive Cristiano Tomei, che su Repubblica commenta il ruolo di Masterchef come programma capace di restituire “Una foto della società, evidenziando come la cucina sia di ispirazione per migliorare la propria vita, nel senso di riempirla con qualcosa che appassiona”. “Il cibo - continua - si fa opportunità per esprimersi e, con sempre più consapevolezza, permette di recuperare le proprie radici. (…) La cucina è democratica non solo perché una farinata di ceci è un piatto eccezionale e vale al palato come i migliori blini al caviale, ma anche perché apre tutto, parla ai sensi, dà emozioni. E c’è spazio per tutti”.

L'assaggio

E’ la ricetta dei “tirtlen”, i ravioli fritti tipici della Val Pusteria. Chicche della tradizione culinaria altoatesina realizzate con farina di segale e un ripieno a base di ricotta e poi fritte nello strutto. La ricetta di Giovanna Ruo Berchera su ilGolosario.it.

 

 

Il vino

E' lo Chardonnay Riserva "Stegher" 2019 della Cantina di Bolzano, dall’equilibrio formidabile, dall’acidità ben bilanciata e dall’eccellente potenziale di invecchiamento. Giallo oro, ha profumi di frutta esotica, e in particolare di ananas e mango, nuance di vaniglia e caffè, sorso armonico, sostenuto da freschezza e sapidità in perfetto equilibrio. Lo racconta Marco Gatti su IlGolosario.it.