In Lazio nasce la Rete dei Comuni del Formaggio, Bracciano diventa Città del Formaggio per il 2021 e il formaggio cipriota Halloumi diventa Dop

Nasce in Lazio la Rete dei Comuni del Formaggio
L'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricolutra del Lazio (ARSIAL) ha promosso e supportato la nascita della Rete dei Comuni del Formaggio, un progetto volto a tutelare e promuovere i prodotti di eccellenza della filiera agroalimentare laziale. Questa iniziativa ha raccolto finora l'adesione di 17 Comuni delle province di Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo e Roma e, come diciottesimo socio, di ALI Lazio, la sezione regionale della lega per le Autonomie Locali Italiane.
La regione vanta una storica vocazione casearia, con la produzione di 6 formaggi DOP e 47 prodotti caseari PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali); tra questi vi sono i ben noti pecorino romano o mozzarella di bufala campana, ma anche altri prodotti di qualità meno conosciuti come, per esempio, il cacio magno o lo Squarquaglione dei Monti Lepini.
La neo presidente, Patrizia Nicolini, ringraziando ARSIAL e ALI per aver supportato la costituzione del network, ha sottolineato «l’immensa opportunità colta dai comuni laziali che, grazie alla “nuova alleanza” potranno concretamente “darsi da fare” per valorizzare i propri territori, indirizzarne le politiche e promuoverne una cultura gastronomica che sia da traino per lo sviluppo locale a tutto tondo».

Fonte: Orticaweb.it, Ilcaffe.tv, Osservatoreitalia.eu
pecorino-romano.jpgBracciano designata “Città del Formaggio”
L'organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi (ONAF) ha insignito il Comune di Bracciano del titolo di “Città del Formaggio” per l'anno 2021. Le ragioni che hanno portato a questa scelta risiedono senza dubbio nella forte tradizione casearia della zona intorno al Lago di Bracciano, che ospita una nutrita comunità di Allevatori e produttori di formaggi, alcuni di questi frutto di lavorazioni molto antiche e, in alcuni casi, quasi del tutto dimenticate.
Lo scopo dell'iniziativa dell'ONAF, che ha visto la luce nel 2020, è quello di individuare dei “Comuni che che siano culturalmente ed economicamente sede di produzioni casearie identitarie nel contesto sociale”.
Nell'albo d'oro il Comune di Bracciano, che recentemente ha anche aderito alla Rete dei Comuni del Formaggio, prende il testimone da Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento.

Fonte: Onaf.it
Bracciano.jpgIl formaggio cipriota Halloumi diventa DOP
Il 12 aprile 2021, dopo un iter durato quasi 6 anni, la Commissione europea ha registrato la denominazione Halloumi come Dop. Questa disposizione consentirà ai produttori della comunità turco-cipriota di esportarlo con maggiore libertà, a patto che le materie prime soddisfino gli standard imposti dalla comunità europea.
L'Halloumi è un formaggio cipriota di antica tradizione (si pensa sia stato importato nell'isola dagli Arabi verso la fine del XVI secolo) dalla consistenza simile a quella del nostro pecorino primosale, a pasta molle e stagionatura breve, prodotto prevalentemente con latte misto di pecora e capra.  Dopo una trafila che prevede una doppia fase di cottura, la seconda delle quali nel proprio siero, viene salato e, secondo la ricetta originale, aromatizzato cospargendolo con foglie essiccate e sbriciolate di menta e infine diviso in forme che possono variare in peso e dimensione da 1 a 5 kg. Caratteristica peculiare di questo formaggio è quella di non sciogliersi quando viene scaldato e ciò rende l'Halloumi ottimo per essere grigliato o fritto e servito come gustoso antipasto.
Con la certificazione Dop sarà possibile nel prossimo futuro reperire con più facilità questo antico e delizioso prodotto anche nel mercato europeo.

Fonte: Ansa.it
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