Lo storico riconoscimento dei Top Hundred firmato da Paolo Massobrio e Marco Gatti compie 24 anni
È il più coraggioso e difficile fra i riconoscimenti che riguardano un vino, perché i Top Hundred di Paolo Massobrio e Marco Gatti rappresentano un esercizio di ricerca in tutta Italia, per far emergere le 100 bottiglie che ogni anno meritano il palcoscenico. La regola di questo riconoscimento – assegnato dal bestseller IlGolosario e consegnato a Golosaria Milano (padiglione 1 Fiera Rho-Pero) nella cerimonia del 2 novembre – è che non venga mai premiata la cantina degli anni precedenti. Quindi 2.400 vini in 24 anni. A questi, dal ventesimo anno, si è aggiunto il riconoscimento ai Top Storici, ossia alle cantine che già sono salite sul grande podio, ma che vengono premiate per la seconda volta con un vino differente.
“È un esercizio – dice Marco Gatti, che nel 2002 ideò i Top Hundred – che ci costringe a ricercare in continuazione, per scoprire che il mondo del vino italiano è dinamico e in continua evoluzione”. “Ne fa fede – ribatte Paolo Massobrio – la presenza di tanti giovani che salgono sul palco di Golosaria, ma anche l’osservazione della carta dei vini sulla piazza di Milano, che è stata condizionata da queste nostre scoperte che hanno spiazzato le cosiddette “carte dei vini fotocopia” per andare verso la distinzione. È come se avessimo dato uno strumento ai ristoratori per tornare a fare quegli osti capaci di raccontare un vino”.
La doppia selezione dei Top Hundred ogni anno è il frutto di innumerevoli degustazioni, nella sede di Alessandria con la commissione che si riunisce ogni settimana, e nelle diverse Anteprime in tutta Italia. Ne esce così un quadro enoico unico, che quest’anno vede 24 etichette premiate in Piemonte fra le novità e 19 fra le storiche, segnando un ennesimo record; a seguire la Toscana (16 novità e 8 storiche). A emergere tuttavia è il Sud Italia, che vede una performance importante della Campania (6 novità e 5 storiche), ma soprattutto di una regione in continua ascesa come la Calabria (5 novità e 7 storiche).
I TOP DEI TOP 2025
Come ogni anno, poi, il riconoscimento dei Top Hundred comprende i Top dei Top, ovvero l’eccellenza per ogni categoria. Partendo dalla spumantistica, si impone per la prima volta un’Alta Langa ovvero l’Alta Langa Metodo Classico Brut “Enrico Cerutti” 2021 di Cerutti di Cassinasco (At). Il Top dei Top dei vini bianchi è invece una novità essendo la riscoperta di un vitigno raro della Toscana: il Toscana Orpicchio 2024, di Terre di Romena di Pratovecchio di Stia (Ar), che entra fra le etichette della linea Le Anfore di Elena Casadei. Per i vini rossi si va al Sud, dove si impone, come esemplare da podio assoluto, il Salento Malvasia Nera “Mora Mora” 2024 di Paolo Leo, cantina di San Donaci (Br). Per i rosati, un grande riconoscimento alla doc Valtenesi, con il campione Valtènesi Riviera del Garda Classico Chiaretto “Roseri” 2024 di Ca’ Maiol di Desenzano del Garda (Bs). E infine, per la categoria passiti, ecco emergere un Marsala, prodotto dalla cantina Pellegrino di Marsala (Tp) ovvero il Marsala Vergine Riserva “N° 018 Single Barrel” 2005. Quest’anno poi ha meritato il riconoscimento Outsider, ovvero la novità assoluta, il vino realizzato dal bravissimo sommelier Paolo Porfidio, che è uscito con il suo Toscana Pigmento di Vigna “Rosso Porfidio” 2022.
CI VEDIAMO A GOLOSARIA MILANO
Nel complesso, è una selezione di 100 Top Hundred più gli 81 “Storici”, che saranno premiati ufficialmente domenica 2 novembre sul palco di Golosaria Milano, negli spazi della Fiera di Milano Rho. Il vino, tuttavia, sarà nel cuore dello spazio espositivo, con oltre 100 produttori presenti che espongono e altri 150 che metteranno in assaggio il proprio vino nella grande Enoteca di Golosaria.
Premiazione dei Vini Top Hundred a Golosaria Milano (foto d'archivio) > Consulta l'elenco di tutti i vini Top Hundred premiati in passato (2002-2024)
VALLE D'AOSTA
SAINT PIERRE (AO) - LA SOURCE
STORICO 2025 Vallée d’Aoste Bianco “Ensemblo” 2020
Stefano Celi è alla guida di questa cantina e le vigne si trovano tra Morgex e La Salle, zone note per la viticoltura eroica. Con la consulenza di Mario Ronco, Celi cura nove ettari di vigneti tra i 600 e i 900 metri di altitudine, coltivando vitigni internazionali e autoctoni valdostani. La produzione annua, di circa 40.000 bottiglie, vede spiccare il Petite Arvine e il Torrette Superieur, premiato Top Hundred nel 2011. Quest’anno, tocca al Vallée d’Aoste Bianco “Ensemblo” 2020 che nasce da un uvaggio di gewürztraminer, moscato e müller thurgau. Si rivela con un colore paglierino consistente, un naso di prato fiorito e un palato pieno, intenso, dotato di un finale lunghissimo, minerale e roccioso. Uno dei migliori bianchi assaggiati quest’anno.
PIEMONTE
CAPRIATA D'ORBA (AL) - FRATELLI PARISIO
TOP HUNDRED 2025 Gavi “Costa Donnio” 2024
Nel cuore del territorio del Gavi, su terreni di “terra forte“ argillosa e calcarea, i fratelli Alessandro e Davide Parisio portano avanti l'attività della cascina di famiglia. Per anni hanno conferito le loro uve, ma dal 2020 hanno deciso di intraprendere un nuovo percorso, imbottigliando una selezione delle migliori uve di cortese dai loro 20 ettari per creare vini che portano il loro nome e che ambiscono a raccontare la loro passione e il loro terroir. Il Gavi “Costa Donnio” 2024 si presenta con un colore paglierino chiaro. Al naso emergono sentori di frutta a polpa bianca, pesca, senape e rosmarino. In bocca è fine, lungo, con un'acidità ben integrata che accompagna un sorso persistente. Un Gavi da manuale.
CERESETO (AL) - BES BERE E SOGNARE
TOP HUNDRED 2025 Grignolino del M.to Casalese “Bestia Grama” 2024
Il sogno è quello di Daniele Balocco, sua moglie Sara con il fratello Massimiliano, che hanno lasciato la città per dedicarsi alle vigne con la sua famiglia. Il nome della cantina che segue l’inclinazione biologica e biodinamica, con pochi interventi in vigna e in cantina, vuol proprio ricordare questa sua storia. Il Grignolino del Monferrato Casalese “Bestia Grama” 2024 ha un coerente colore rubino trasparente; al naso è vinoso, senti l’erba bagnata, e poi subito un accento minerale, corredo di un vino dall’eleganza contadina. In bocca scende elegante, tannico al punto giusto, marcato come dev’essere un Grignolino autentico che diventa croccante dentro la pienezza del sorso.
MONTEMARZINO (AL) - DAVICO STEFANO
TOP HUNDRED 2025 Colli Tortonesi Timorasso Derthona “Regina” 2023
Stefano, il cuore e l'anima della tenuta, ha iniziato il suo viaggio nel mondo agricolo da giovanissimo, all'età di poco più di dieci anni. Da allora, ha vissuto oltre sessanta raccolti, lavorando ogni giorno con una passione inesauribile. La sua dedizione alla terra e alla coltivazione dei vigneti e dei peschi è stata sempre sostenuta dalla sua famiglia e oggi il suo Derthona è diventato un punto di riferimento. Noi ci siamo innamorati durante la degustazione alla cieca di tutti i campioni dell’annata, del “Regina” 2023. Di colore oro brillante, al naso l’idrocarburo netto e finissimo ci fa pensare ai migliori riesling, ma qui ci sono anche la piacevolezza dell’albicocca e della prugna ramassin che ci fanno dire: “Eccolo, il timorasso”. In bocca è pieno, rotondo, ma con la giusta acidità e una sapidità frutto della parte minerale, la stessa che si percepiva al naso, e che percorre tutto il sorso.
PONZANO MONFERRATO (AL) - NAZZARI FRANCO
TOP HUNDRED 2025 Barbera del M.to Superiore “Baccarà” 2022
Fondata nel 1949, questa realtà familiare coltiva 15 ettari nel cuore del Monferrato, proprio sotto il Santuario di Crea. La produzione si concentra sui vini tipici del territorio, con un occhio di riguardo per il Grignolino del Monferrato Casalese tra i migliori assaggiati questo (e anche lo scorso) anno. Il Top Hundred però è per la Barbera del Monferrato Superiore “Baccarà” 2022: ha un colore rubino intenso; al naso emergono la rosa tipica del vitigno, una ricca componente fruttata e note terrose. In bocca spicca per eleganza e freschezza, con una complessità finale che è espressione autentica del Monferrato.
TAGLIOLO MONFERRATO (AL) - CA’ BENSI
TOP HUNDRED 2025 Ovada “Poggio” 2022
Nel 1955 Ettore Robbiano acquistò Ca’ Bensi, avviando l'azienda vitivinicola. Inizialmente focalizzata sul dolcetto sfuso, è cresciuta con i figli Giorgio e Angelo, che hanno ampliato i vigneti e modernizzato la vinificazione. Oggi, la terza generazione, con Federico in vigna e Daniela all'agriturismo (dal 2006), continua la sua felice evoluzione. Il Dolcetto di Ovada nelle sue diverse espressioni è nelle corde e nella storia di questa cantina e le diverse annate ed etichette ci confermano che siamo sulla strada giusta. Una in particolare: l'Ovada “Poggio” 2022, dal colore rubino scuro, rivela un naso profondo di frutta speziata e sottobosco, mentre in bocca è pieno, tannico, con un’acidità che spinge.
CALAMANDRANA (AT) - CASCINA SAN GIOVANNI
TOP HUNDRED 2025 Barbera d’Asti 2022
La storia di Cascina San Giovanni è quella tipica di molte aziende del Piemonte che hanno messo radici nell’Ottocento per poi svilupparsi negli ultimi decenni. Dal 2001 infatti questa realtà ha iniziato la produzione di vino che oggi si è strutturata su una serie di etichette di valore. La Barbera d'Asti 2022 è grande, con un naso pulito e intenso, dove le note di frutta rossa sono accompagnate da un tocco balsamico. In bocca è rotonda e morbida, con un'acidità persistente. (“Mi ha evocato il vino contadino dei miei avi – scrive Paolo Massobrio – e non ho potuto fare a meno di chiamare il patron Alfiero e il figlio Alessandro per complimentarmi. Un tempo avrei mandato un telegramma”).
CASSINASCO (AT) - CERUTTI
TOP HUNDRED 2025 Alta Langa Metodo Classico Brut “Enrico Cerutti” 2021 TOP DEI TOP SPUMANTI
Enrico Cerutti fonda l’azienda negli anni 30 insieme al figlio Giovanni; alcuni anni dopo si avviano le prime vinificazioni e già verso gli anni 60 con l’ingresso in azienda del primogenito Enrico, si inizia a imbottigliare le prime bottiglie. Oggi come allora tutta la famiglia è coinvolta in azienda e fin dal 1997 segue il protocollo ufficiale di Agricoltura Integrata redatto dalla Regione Piemonte, con un’accelerazione verso la biodiversità che ha avuto una decisa accelerazione negli ultimi decenni. L’Alta Langa Metodo Classico Brut “Enrico Cerutti” 2021 (80% pinot nero e 20% chardonnay) ha colore paglierino brillante e una fonte di bollicine diretta e intensa. Il naso è elegante, franco, e dopo qualche minuto viene fuori il frutto esotico. Il sorso vira verso l’estrema piacevolezza: croccante, caratteristico, sapido. È il vino spumante Top dei Top di questa edizione 2025.
CASTELNUOVO DON BOSCO (AT) - CASCINA GILLI
TOP HUNDRED 2025 Freisa d’Asti “Il Forno” 2024
La villa padronale del ‘700 emerge su una dorsale di terra bianca con la sua torretta, i terrazzi e il parco circostante. Da quarant’anni è il “regno” di Gianni Vergnano e della sua famiglia che da sempre ha puntato sul Freisa. Ma è nel 2024 che si registra l’ultima svolta e la nascita della nuova società con al timone Paolo Vergnano e due nuovi soci, Gian Piero Gasperini, attuale allenatore della Roma, e il figlio quarantenne Davide. Oggi, Cascina Gilli si estende per una quindicina di ettari vitati (80 mila le bottiglie), contraddistinti dalla presenza delle marne di Sant’Agata, comune solo a pochi altri grandi terroir. Molto buona la Freisa d’Asti “Il Forno” 2024. Si tratta di una tipologia molto fruttata, con sentori di frutta rossa, erbe aromatiche, lampone, ciliegia. In bocca è una Freisa fine, corretta, equilibrata, finissima.
COSTIGLIOLE D'ASTI (AT) - BOERI VINI
TOP HUNDRED 2025 Barbera d’Asti Superiore “Pörlapà” 2019
Fondata nel 1998 dai fratelli Giorgio e Roberto, eredi di una tradizione familiare vitivinicola che affonda le radici nei primi del Novecento, questa azienda segue pratiche agricole sostenibili nella gestione delle vigne parte situate nelle zone della Barbera e parte a Castiglione Falletto dove coltiva il nebbiolo. Top della gamma è la Barbera d’Asti Superiore “Porlapà”, che nasce da un vigneto piantato dal nonno nel 1936 e ancora oggi è curiosamente assai rigogliosa. La vendemmia 2019, la preferita tra gli assaggi di diverse annate, lascerà il segno per la sua rotondità e morbidezza.
COSTIGLIOLE D'ASTI (AT) - VIGNE DEI MASTRI
TOP HUNDRED 2025 Barbera d’Asti Superiore “Superba” 2020
Vigne dei Mastri si estende per cinque ettari a Costigliole d’Asti, terra di confine tra Langhe e Monferrato. A 400 metri s.l.m. quest’azienda fondata vent’anni fa da Daniele Comba e Paola Rapetto e oggi condotta secondo la stessa filosofia da Giorgia Zentilin e dal marito Felice, coltiva barbera, riesling renano, albarossa, viognier e merlot. La filosofia aziendale pone grande attenzione all'ambiente, come dimostra la nuova cantina scavata nella collina e alimentata da geotermia ed energia solare. La Barbera d'Asti Superiore “Superba” 2020, rubino brillante, ha un naso molto fine e profondo che lascia emergere la rosa tipica della Barbera. In bocca è piena, equilibrata, con l’acidità ficcante che ci aspetteremmo.
GRAZZANO BADOGLIO (AT) - RENATO CAPRETTO
TOP HUNDRED 2025 Piemonte Chardonnay “Casinot” 2024
La cantina di Renato Capretto è stata immortalata nella copertina della guida Il Golosario Wine Tour, dove si intravede la botte suite fra i vigneti. Producono all’incirca 40 mila bottiglie da vitigni tipici, benché la folgorazione quest’anno sia stata con l’assaggio di una sua bottiglia di Sauvignon del 2011, degustata a Golosaria Monferrato. Detto questo, l’enologo Mario Redoglia si confronta con Renato per arrivare al risultato di ottimi vini, dove accanto a Grignolino e Barbera decisamente iconici sale sul podio del Top Hundred il Piemonte Chardonnay “Casinot” 2024 che conferma l’importanza dell’enclave di Grazzano Badoglio come terroir d’eccellenza. Il colore è paglierino verso oro. Ha note di prugna bianca, erbe aromatiche, poi senti nette l’ortica e la menta: è un orto. Molto intenso al naso, con una sottile speziatura, la sua nota aromatica si avvicina al talco. Il 30 per cento viene messo in tonneau e il resto vinificato in acciaio. In bocca è fresco, morbido, pregnante.
VINCHIO (AT) - BREVI PENDII
TOP HUNDRED 2025 Nizza “Il Nostro Bruno” 2022
Era già stata una Promessa lo scorso anno e anche a questo giro non si smentisce questa azienda situata nella frazione Noche di Vinchio, che sappiamo essere uno dei gru in questo paese, enclave della Barbera. Clamoroso l’assaggio del Nizza “Il Nostro Bruno” 2022: di colore rubino impenetrabile tendente al viola, ha naso che si apre a poco a poco, profondo, balsamico, con frutta matura e noce, pieno e setoso in bocca con una acidità spiccata che mantiene viva l’impronta del vitigno.
BARBARESCO (CN) - GIUSEPPE CORTESE
TOP HUNDRED 2025 Barbaresco “Rabajà” 2022
Negli anni ‘60 Giuseppe Cortese iniziò a vinificare le uve della collina Rabajà, creando nel 1971 la prima etichetta di Barbaresco “Rabajà”. Con la moglie Rosella ampliò i vigneti, affinando lo stile del vino. Oggi i figli Pier Carlo e Tiziana guidano l'azienda di 8 ettari, affermatasi a livello internazionale. La cantina modernizzata guarda al futuro con passione, come dimostrano i Barbaresco a partire da questo 2022: fine al naso, con una bella frutta fresca, ma c’è anche una piacevole nota floreale. Fine, ficcante, tannico, ha nell’eleganza la sua chiave di lettura.
BARBARESCO (CN) - RUSEL
TOP HUNDRED 2025 Langhe Nebbiolo 2021
La famiglia Rosselli, da generazioni è legata al mondo del vino. Nata come azienda agricola a Mango, famosa per il Moscato d’Asti, la passione per il Nebbiolo li ha portati a investire in vigneti a Barbaresco. Oggi, sotto la guida di Marco Rosselli, la cantina produce una gamma di vini che spazia dai classici Langhe ai più pregiati Barbaresco, tutti caratterizzati da un’attenzione particolare alla sostenibilità. Il Langhe Nebbiolo 2021 è il vino che abbiamo assaggiato fra i primi e ci ha aperto alla voglia di conoscere questa cantina. È un rubino con sfumature carminie, di moderata fittezza. Al naso spicca una leggera nuance di vaniglia e poi la ciliegia matura e un che di liquirizia. In bocca è apprezzabile il tannino maturo, avvolgente, ben integrato, tanto da offrire un sorso morbido.
BAROLO (CN) - FRATELLI SERIO&BATTISTA BORGOGNO
TOP HUNDRED 2025 Barbaresco 2022
La storia della famiglia Borgogno inizia nel XIX secolo con il Cavalier Francesco, fondatore dell'azienda. La tradizione vinicola è stata trasmessa alle generazioni successive, con Lodovico e i figli Serio, Battista e altri, che hanno costruito la cantina a Cannubi, oggi condotta da Anna e Paola Borgogno, figlie di Serio, con le rispettive figlie Emanuela Bolla e Federica Boffa, e da Marco Bolla. Qui vengono adottate pratiche sostenibili, adattando i lavori in vigneto alle condizioni climatiche annuali. Eccellente l’espressione del Barbaresco 2022. Di colore rubino trasparente, vivo, con riflessi aranciati, al naso è finissimo, con la viola e il grano di giugno, i piccoli frutti, il lampone e una speziatura intrigante. In bocca il tannino integrato e fine avvicina il sorso alla perfezione.
CASTIGLIONE FALLETTO (CN) - CAVALIER BARTOLOMEO
TOP HUNDRED 2025 Barolo “San Lorenzo” 2021
Fondata nel 1924 da Bartolomeo Borgogno, nonno dell’attuale proprietario, oggi l’azienda è guidata da Dario Borgogno, con l’aiuto di sua moglie Mariaje e la quinta generazione rappresentata dal figlio Alex. Le vigne sono - com’è logico vista la posizione nel cuore della denominazione - dedicate al nebbiolo. Il Barolo “San Lorenzo” 2021 ha un colore più pieno e fitto degli altri firmati da questa cantina, così com’è ricco al naso, complesso, con note di grafite e caramella sucai. Disteso, equilibrato. al naso colpisce per il tannino fine che rende il sorso setoso.
FARIGLIANO (CN) - BRICCO ROSSO
TOP HUNDRED 2025 Dogliani "Bricco Rosso" 2023
Design iconico per questa cantina dall'architettura accattivante color rosso vivo. Tanti i vini in assortimento tra cui il Dogliani, il Langhe Nebbiolo, il Langhe Arneis, un raffinato Brut millesimato e un Metodo Classico Alta Langa. Il vino storico di queste zone sarà però l’assaggio da Top Hundred: parliamo del Dogliani “Bricco Rosso” 2023, un vino vivo, con intense note di fragola e piccoli frutti al naso, che in bocca grazie all’equilibrio, alla freschezza e alla morbidezza del tannino si dimostra un vino che a tavola trova la sua espressione migliore mostrando la capacità del Dogliani di accompagnare un gran numero di piatti, dai più semplici a quelli più complessi.
MONFORTE D'ALBA (CN) - RÉVA
TOP HUNDRED 2025 Barolo “Cannubi” 2021
Realtà variegata che ha fatto dell’enoturismo una missione con un relais nei vigneti fra i più belli d’Italia e una cucina che porta la nostra “Corona radiosa”. Per quanto riguarda il comparto vitivinicolo dispone di oltre 35 ettari di proprietà, di cui 23 vitati, a conduzione biologica, divisi in sei diversi terroir. Ogni ecosistema è valorizzato, dal bosco alla vigna, con una zonazione del terreno e la scelta dei vitigni più adatti. Questo approccio attento all’ecosistema ha permesso a Réva di ottenere risultati eccellenti, soprattutto nella produzione di Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba e Barolo. Grandissimo questo Barolo “Cannubi” 2021 dal colore viola acceso che ha tutti gli attributi del grande rosso già al naso, dove la speziatura fine di foglie secche lo rende quasi fumé, poi arriva l’incenso, la frutta e un sorso vertiginoso e perfetto di notevole equilibrio. È salito sul podio nonostante il grande Barolo “Ravera” 2021 che insidiava il podio, ma anche il Barolo d’annata 2021, il Lazzarito riserva 2017 e un piacevolissimo Langhe Nebbiolo 2023 da cinque asterischi.
SERRALUNGA D'ALBA (CN) - BOASSO FRANCO AZ. AGR.
TOP HUNDRED 2025 Barolo “Lazzarito” 2021
Nata negli anni Cinquanta, l’azienda agricola Boasso Franco Gabutti ha conosciuto uno sviluppo significativo, grazie al lavoro del figlio del fondatore Giuseppe, Franco, che ha dato il via alla produzione di vino, utilizzando parte delle uve precedentemente vendute, e ristrutturando la casa rurale trasformandola nell’attuale cantina. Oggi l’azienda può contare su 7 ettari di vigneto e altrettanti di noccioleto, gestiti con passione da Franco, dai figli Ezio e Claudio e dalle rispettive famiglie. Tra i vini prodotti, si distinguono il Dolcetto d’Alba, la Barbera d’Alba Superiore, il Langhe Nebbiolo e i Barolo “Gabutti”, “Margheria”, “Lazzarito” e “Serralunga” In questo panorama decisamente importante, a emergere ancor più delle altre etichette sarà il “Lazzarito”, decisamente iconico con la sua speziatura di incenso. Molto buono equilibrato, disteso, coi tannini integrati dentro a un corso elegante.
SERRALUNGA D'ALBA (CN) - GARESIO
TOP HUNDRED 2025 Barolo “Cerretta” 2020
Immerso tra i vigneti e i boschi di Serralunga d'Alba, il Garesio Wine Resort nasce dalla passione della famiglia Garesio per i vini di Langhe e Monferrato. Dal 2010, l'azienda ha acquisito circa 25 ettari vitati tra Serralunga, Perletto, Incisa Scapaccino e Castelnuovo Calcea, dedicati alla produzione di vini pregiati come Barolo, Nebbiolo d'Alba, Barbera d'Asti e Monferrato e un’Alta Langa notevole che ha sfiorato il Top. Ma il Barolo “Cerretta” 2020 ci ha conquistati: offre un naso profondo con note di roccia, spezie e radice di liquirizia, evolvendo verso il balsamico; in bocca emergono sentori di ortica, con un tannino diffuso, ben integrato, ancora in parte verde e la giusta acidità. Un Barolo grande ora, che sarà grandissimo nei prossimi anni.
VICOFORTE (CN) - CASCINA MONSIGNORE
TOP HUNDRED 2025 Alta Langa Extra Brut 2020
È una cantina che seguiamo da tempo, fin da quando acquistammo un campione in un bar enoteca di Colorno “Dal Bello Carico”. Dietro a queste bottiglie c’è la mano di Beppe Caviola come enologo e la passione di Roberta Ceretto, che di fatto culla una sua creatura di cui va decisamente, e a buona ragione, orgogliosa. L’Alta Langa Extra Brut 2020 nasce da un 50 e 50 fra pinot nero e chardonnay. Ha colore oro e già questo lo distingue dagli altri fino a ora assaggiati. È fine il perlage, speziato il naso, ma in maniera elegante tanto che champagneggia, come si usa dire. In bocca è secco, lungo, sapido. Graffiante. Ottimo campione!
CUCEGLIO (TO) - TENUTA ROLETTO
TOP HUNDRED 2025 Caluso Spumante Metodo Classico Brut “Gran Cuvée”
Nasce nel cuore del Canavese, nel primo Novecento. Qui Giovanni Tinetti, originariamente conciatore, acquista alcuni ettari di terreno e inizia la sua avventura vitivinicola. La proprietà passa di mano in mano attraverso tutta la famiglia, fino ad oggi che guida l’azienda Antonino Iuculano Mamao, marito di Domenica Roletto, nipote del fondatore. L’azienda presenta una vasta gamma di vini, che cercano di sfruttare al meglio le peculiarità di queste colline moreniche: un terreno minerale e ciottoloso, nato dal ritiro di un ghiacciaio che per la sua presenza di minerali è ideale per l’Erbaluce. Un terreno che si rivelerà strepitoso anche per la spumantistica come dimostra il Caluso Spumante MC Brut “Gran Cuvée“ con un colore tendente all'oro e un naso immediato che spazia da note speziate a sentori di miele e idrocarburi. Al naso anticipa la complessità che si ritrova poi al palato. In bocca si presenta secco, con una sapidità evidente che riflette la mineralità percepita al naso.
SAN GIORGIO CANAVESE (TO) - CIECK
TOP HUNDRED 2025 Erbaluce di Caluso Spumante Brut “San Giorgio” 2021
Questa realtà vitivinicola piemontese, fondata nel 1985 da Remo Falconieri, ha fatto degli spumanti metodo classico a base di erbaluce il proprio marchio di fabbrica. Al suo successo oggi contribuiscono anche l’agronomo Domenico Caretto e Lia Falconieri. Decisamente azzeccato l’Erbaluce di Caluso Spumante San Giorgio 2021: di colore oro, ha naso con profumi di gesso e pera, molto minerale. In bocca è pieno la bolla è fine l’acidità convince.
SETTIMO VITTONE (TO) - FIGLIEJ - VITICOLTURA IN MONTAGNA
TOP HUNDRED 2025 Canavese Rosso "Chemp" 2021
A Settimo Vittone, alle pendici del Mombarone e non distante da Carema, l'azienda Figliej, attiva da sette generazioni, conosce un nuovo impulso nel 2016 grazie a Riccardo Prola e Bianca Seardo. La loro è una “viticoltura contadina di montagna“ che applica la minima enologia: lunghe macerazioni, fermentazioni spontanee, follature a mano. I suoli variano dai versanti rocciosi per il nebbiolo (picotener) ai terrazzamenti dolci per l’erbaluce. Eccellente il Canavese Rosso “Chemp” 2021, certificato biologico, frutto di un uvaggio di 25 vitigni tradizionalmente coltivati in zona, che ha un naso pieno, avvolgente, con note di grafite e liquirizia, e un tannino percepibile in un sorso morbido.
ALFIANO NATTA (AL) - ENRICO DRUETTO
STORICO 2025 Monferrato Bianco (baratuciat) 2022
Inizialmente è stato il Morej, rosso che racconta la Barbera e altri 14 vitigni, con il suo essere ottenuto da un ettaro di vigna (con vigne vecchie di 65 anni a Villadeati e Alfiano Natta) ricco di biodiversità. Ci siamo innamorati di questo vino rustico, autentico nel 2013 e del suo produttore, Enrico Druetto, farmacista e viticoltore. Lui, personaggio geniale come pochi, più o meno nello stesso periodo scommetteva sulla rara uva baratuciat che arriva dalla Val Susa e che in Monferrato si adatta benissimo. Il campione 2022, che porta il nome di Monferrato Bianco si presenta di colore giallo oro pregnante. Al naso c’è la pesca di vigna, le note minerali con cenni di idrocarburo, una leggera nota ematica. In bocca è pieno, rotondo, verticale, largo e di buona sapidità con la pesca in bocca che rappresenta un morso.
ROCCA GRIMALDA (AL) - LA GIOIA
STORICO 2025 Ovada “SoleDentro” 2023
Un’azienda storica nel territorio dell’Ovada, guidata dalla famiglia Malaspina, che già abbiamo avuto modo di apprezzare vent’anni fa quando l’allora Dolcetto di Ovada “Sole Dentro” fu Top Hundred. Oggi l'Ovada "Sole Dentro" 2023 si dimostra ancora una volta il Dolcetto che esprime tutta la ricchezza della frutta, con un colore intenso e un profilo aromatico ghiotto che evoca la marmellata. In bocca è pieno e rotondo, con una piacevole tannicità.
ROSIGNANO MONFERRATO (AL) - VICARA SOC. AGR.
STORICO 2025 Spumante Brut Rosé Metodo Martinotti “Domino” (grignolino)
La cantina Vicara, situata nel cuore del Monferrato, è un'azienda vitivinicola che affonda le sue radici in tre famiglie di storici viticoltori (Diego Visconti, Carlo Cassinis e Domenico Ravizza) da cui l’acronimo, che hanno unito conoscenze, idee e terreni. Oggi a guidarla sono Giuseppe ed Emanuele Visconti, che conducono una realtà di 35 ettari tra Ozzano, Salabue e Rosignano Monferrato. Il loro lavoro di valorizzazione del territorio e di riscoperta di vitigni dimenticati ci ha portati sulle loro tracce già nel 2010, quando li premiammo con il Top Hundred la Barbera del M.to Superiore “Vadmò”.
Oggi invece la scelta dello Storico cade sull’altro vitigno cui questa azienda è molto affezionata e che li rappresenta in modo particolare: il grignolino. Il vino che ci ha conquistati, lo Spumante Brut Rosé Metodo Martinotti “Domino”, è capace di esaltarlo nella spumantistica. Si presenta di colore rosa che vira all’arancio. Naso finemente vinoso, con sentori floreali e di fragolina di bosco che cresce via via d’intensità. Un vino che si mangia già al naso: croccante, elegante, sapido.
TAGLIOLO MONFERRATO (AL) - CASCINA BRETTA ROSSA
STORICO 2025 Alta Langa Brut Metodo Classico Rosé Cuvée “Leonora” 2020
Un’antica stalla di pietra del Seicento collocata su un bricco che domina la valle dello Stura e dell’Orba, nell’arco dei secoli è diventata una moderna azienda agricola che dagli anni Venti del Novecento è proprietà della famiglia Ravasini. Oggi è Giuseppe a occuparsi della conduzione, dopo aver deciso di puntare decisamente sulla qualità di quel vino che un tempo veniva indirizzato con le damigiane a Genova e oggi è diventato una delle Docg più importanti del territorio, l’Ovada, come dimostra l’Ovada “Taja” o il Dolcetto di Ovada “Colma 14”, nostro Top Hundred nel 2017. Qui però si produce anche una spumantistica di qualità come dimostra l’Alta Langa Brut Metodo Classico Rosé Cuvée “Leonora”. Ha un colore rosato tendente all’arancio e un naso di grande morbidezza con sentori di foglie secche e spezie. In bocca è molto equilibrato, con una nota agrumata che persiste a lungo.
Vignale Monferrato (AL) - HIC ET NUNC
STORICO 2025 Spumante Metodo Classico Pas Dosé “Monbullae”
A Vignale Monferrato, in località Mongetto, fa capolino tra le vigne un’avanguardistica cantina “trasparente”, perfettamente integrata nel contesto paesaggistico. Rappresenta l’espressione della volontà di investire in questo territorio attraverso un racconto progettuale che unisce vigna, vinificazione, ricettività di qualità ed enoturismo, voluto dalla famiglia Rosolen, imprenditori bergamaschi, che nel 2012 acquista 100 ettari di terreni e inizia un lento lavoro di recupero a 360° valorizzato anche dalla consulenza dell’enologo Donato Lanati. Dopo i primi risultati esaltanti in un’etichetta come il Monferrato Casalese Cortese “Monolite” che fu Top Hundred nel 2019, la sua competenza nell’ambito della spumantistica si coglie perfettamente assaggiando il Metodo Classico Pas Dosé “Monbullae” da uve barbera e cortese. Si presenta con un colore paglierino brillante e un naso elegante di foglia bagnata, noce e crema pasticcera, che si ritrova anche in bocca. Ha corpo, acidità equilibrata e una piacevole cremosità.
CALAMANDRANA (AT) - MICHELE CHIARLO
STORICO 2025 Nizza “Cipressi” 2022
Dei vini di Michele Chiarlo, uno dei padri nobili del vino italiano che ci ha lasciato nel 2023, ci sarebbero pagine da scrivere: nel bicchiere troverete sempre espressioni autentiche e incisive, che lasciano traccia nella memoria. Basti pensare al nostro Top Hundred 2002, il Barolo “Cerequio”, e poi a questo Nizza “Cipressi” 2022 di colore rubino impenetrabile; ha un naso solenne, elegante, madido di frutta con sfumature d’inchiostro, per un sorso dove l'equilibrio domina, con l'acidità che emerge a sostegno di una trama morbida e setosa.
CASTAGNOLE MONFERRATO (AT) - FERRARIS AGRICOLA
STORICO 2025 Piemonte Viognier “Bisou” 2021
A Luca Ferraris spetta il grande merito di aver avuto una visione moderna del Ruché, di aver creduto profondamente nelle potenzialità di questo vino e di averlo traghettato nella modernità. E infatti fu Top Hundred col Ruché di Castagnole Monferrato “Bric d’Bianc” nel 2005. Questo eterno ragazzo ha saputo negli ultimi anni portare la stessa ventata di novità anche nell’accoglienza in cantina e nella scommessa su un vitigno come il viognier che in Monferrato sta dando grandi risultati. Sarà proprio il Piemonte Viognier “Bisou” 2021 ad esprimersi appieno: il colore tende all’oro, in bocca il naso è profondo, le erbe aromatiche spiccano insieme all’ortica. In bocca è un vino pieno, equilibrato, rotondo, con una freschezza che si prolunga per via retrolfattiva.
CASTELNUOVO CALCEA (AT) - CANTINA SOCIALE BARBERA DEI SEI CASTELLI
STORICO 2025 Nizza Riserva “Angelo Brofferio” 2021
Siamo in una delle cooperative vitivinicole piemontesi che, negli ultimi decenni, è stata in grado di fare il passaggio dalla produzione di vini per il largo consumo a una selezione di grande valore, che punta sulla Barbera d’Asti nelle sue diverse declinazioni. Con 250 soci-vignaioli, la cantina porta avanti un lavoro di recupero di antiche varietà di barbera, come dimostra l'etichetta “Il Risveglio del Ceppo”, preservando la biodiversità per offrire vini autentici. Premiata nel 2019 con la Barbera d’Asti “Ventiforti” 2017 è risultato eccellente il Nizza Riserva “Angelo Brofferio” 2021, un vino grandissimo, pieno, minerale. In una sola parola: perfetto.
COSTIGLIOLE D'ASTI (AT) - CASCINA CASTLET
STORICO 2025 Monferrato Rosso "Uceline" (uvalino) 2017
Risalgono al XII secolo le prime tracce sulla collina di Costigliole di Cascina Castlet, che appartiene da generazioni alla famiglia Borio. Mariuccia, la titolare, l’ha ereditata dal padre nel 1970, e in essa ha riversato tutta l’esperienza maturata a Torino nella bottiglieria di famiglia. Fin dall’inizio ha puntato sulla versatilità della barbera e su alcuni vitigni caratteristici come l’uvalino, oggetto di una vera e propria opera di recupero. Da non perdere il Monferrato Rosso “Policalpo”, la Barbera vivace “Goj”, le Barbera d’Asti Superiore “Litina” e “Passum” che fu Top Hundred 2006, ottenuta da uve passite, come da tradizione antica dell’Astigiano – e naturalmente il raro “Uceline”, rosso da uve uvalino, che spicca per il naso già complesso, con la frutta intensa, fragrante. Una fragranza che si ritrova al sorso, sorretto da una bella acidità.
GRAZZANO BADOGLIO (AT) - TENUTA SANTA CATERINA
STORICO 2025 VSQ Extra Brut Metodo Classico “Guido Carlo” 2020
Nel piccolo monastero che domina il borgo sono custodite le spoglie del marchese Aleramo che, secondo la leggenda, stabilì i confini del Monferrato percorrendoli a cavallo. All’ingresso del paese, invece, sorge una monumentale tenuta riportata agli antichi splendori, grazie al restauro voluto da Guido Carlo Alleva che, insieme con la figlia Giulia, ha dedicato altrettanta attenzione al recupero e reimpianto dei vitigni autoctoni di questo territorio, in particolare il grignolino, prodotto poi pure nella versione invecchiata su cui questa azienda ha investito e creduto molto, comparendo anche tra i fondatori dell’Associazione Monferace per la sua valorizzazione. All’interno di Tenuta Santa Caterina, complice una posizione invidiabile sul colmo della collina, è presente pure un elegante Relais con un bed & breakfast ambientato in quella che storicamente era la casa dell’intendente della proprietà. Premiato nel 2011 con il Grignolino d’Asti “Arlandino” 2010, la novità è tuttavia rappresentata dal Metodo Classico “Guido Carlo” del millesimo 2020. Prodotto con uve 100% chardonnay, questo spumante, al suo secondo anno è un dosaggio zero. Si presenta con un colore oro brillante; al naso emergono note minerali di ferro e polvere da sparo, seguite da sentori di frutta esotica tipici dello chardonnay. In bocca è cremoso e morbido, con una coerenza totale tra vista e palato. Colpisce per la finezza delle bollicine e una freschezza che emerge progressivamente, prolungando la persistenza. Affina minimo 36 mesi sui lieviti, tendenzialmente 48, con utilizzo di lieviti indigeni.
INCISA SCAPACCINO (AT) - TENUTA OLIM BAUDA
STORICO 2025 Barbera d’Asti Superiore “Le Rocchette” 2021
Tenuta Olim Bauda è una certezza quando si parla di Barbera. Siamo a Incisa Scapaccino, pochi chilometri di distanza da Nizza Monferrato, centro dell’omonima denominazione. E non è un caso che proprio qui il Nizza sia di casa come ci racconta una Barbera superiore che premiammo nel 2011 tra i Top Hundred e che oggi rientra in questa Docg. Quest’anno invece il nostro plauso va alla Barbera d’Asti Superiore “Le Rocchette” 2021. Questa si distingue per un naso più complesso e invitante, che unisce note di viola e sentori speziati a sfumature di nocciola. In bocca è un vino pieno e intenso, dotato di un’acidità imperiosa che ne definisce la struttura e la persistenza.
NIZZA MONFERRATO (AT) - CANTINE BERSANO
STORICO 2025 Ruchè di Castagnole M.to “San Pietro” 2023
Bersano rappresenta la storia della Barbera e del Nizza, ma è anche una cantina che è stata capace, in oltre un secolo di storia, di raccogliere il meglio del Piemonte. Della sua sterminata produzione, abbiamo assaggiato tre etichette particolarmente significative. Partiamo dal Ruchè di Castagnole Monferrato “San Pietro Realto” 2023 che ci appare fin da subito come un’interpretazione molto originale di questo vino. La potenza aromatica infatti lascia spazio a una parte più balsamica, i petali di rosa quindi cedono il passo all’incenso. In bocca a sua volta è un vino che non vuole esaltare la parte dolce, ma guarda alla moderazione e all’equilibrio con la giusta acidità e il tannino moderato. Bersano fu fra i Top Hundred già nel 2015 con la Barbera d’Asti Superiore Nizza “Generala” 2010.
ALBA (CN) - PODERI COLLA
STORICO 2025 Barbaresco “Roncaglie” 2022
La famiglia Colla coltiva le proprie vigne e produce vino dal lontano 1703. Da allora, di generazione in generazione, il testimone è passato di mano in mano, tramandando il sapere acquisito vendemmia dopo vendemmia. L'azienda agricola come la conosciamo oggi nasce nel 1994 dall'unione di tre tenute situate in altrettanti territori straordinari, particolarmente vocati alla viticoltura: Cascine Drago a San Rocco Seno d'Elvio di Alba, Tenuta Roncaglia a Barbaresco e Dardi Le Rose a Bussia di Monforte d'Alba. Nel 2016 si è infine aggiunto il Bricco Bompè a Madonna di Como di Alba. Nel 2014 il loro Barolo Bussia "Dardi le Rose" ci ha conquistato finendo dritto tra i Top Hundred di quell’anno. Però sono tante le etichette firmate da questa cantina che meritano come il Barbaresco “Roncaglie” 2022, che abbiamo assaggiato con piacere alle degustazioni delle Grandi Langhe 2025 segnandolo come il migliore. La sua trasparenza è brillante, il naso floreale e minerale fa presagire, come il colore una certa pregnanza. Che ti ritrovi in bocca, in un sorso croccante, tannico e fresco. Grandissimo!
BAROLO (CN) - CAMERANO VITTORIO
STORICO 2025 Barolo “Cannubi San Lorenzo” 2019
È da 150 anni che la famiglia Camerano produce Barolo e lo fa secondo una filosofia che dal 1875, di generazione in generazione, si è sempre fondata, e si fonda, sulla cura del territorio e dell’ambiente, aprendo senza pregiudizi alle nuove tecniche vinicole, ma senza nessuna concessione alle mode nella produzione del Barolo e dei suoi “cru”. Dalle mani sapienti di Vittorio, vignaiolo di razza, nascono vini di rara classe, uno su tutti, il Barolo "Cannubi San Lorenzo", dal colore granato, dai profumi di viola, marasca e spezie, dal gusto caldo, piacevolmente tannico, e dal finale lunghissimo. Nel 2004 è stato premiato con il Barolo "Camerano".
FARIGLIANO (CN) - ABBONA ANNA MARIA
STORICO 2025 Alta Langa Rosé “Clara” 2021
La famiglia Abbona ha radici profonde nel territorio, avendo mantenuta viva la tradizione agricola anche durante gli anni Sessanta, periodo di forte urbanizzazione. Nel 1989, Anna Maria e Franco compiono una scelta significativa, abbandonando le loro professioni nel settore grafico per dedicarsi alla gestione delle vigne ereditate dal bisnonno. Da qui una produzione di vini di alta qualità, con il consolidamento dell'azienda nel panorama vitivinicolo delle Langhe. La produzione Abbona si distingue per la varietà e la qualità dei suoi vini, dove la vocazione produttiva guarda da sempre al Dolcetto, tant’è che nel 2008 il Dogliani Superiore “Maioli”, è stato riconosciuto tra i Top Hundred. Quest’anno è invece la volta dell’Alta Langa Rosè “Clara” 2021, una delle migliori etichette assaggiate a La Prima dell’Alta Langa. Un Rosè pieno, fresco, molto equilibrato, sapido che però pone il solco con gli altri in due aspetti particolari: la fragranza e la finezza.
LA MORRA (CN) - BOVIO GIANFRANCO
STORICO 2025 Barolo “Arborina” 2021
Premiato come Top Hundred già nel 2021 sempre con il Barolo, quest’anno l’esito delle degustazioni dei Barolo d’annata ci ha dato un campione strepitoso. Il Barolo “Arborina” è un gran bicchiere, che si esprime con sorso carezzevole, equilibrato, di una tannicità quasi setosa. Una ennesima conferma per questo campione del gusto di Langa.
NEIVE (CN) - FRANCONE
STORICO 2025 Barbaresco “Fausoni” 2021
Nel 1964, Giovanni Battista Francone e i figli Mauro e Silvano realizzarono a Neive una cantina pronta ad accogliere i primi enoturisti. La passione per la viticoltura è stata tramandata, e oggi Marco e Fabrizio portano avanti la tradizione. La produzione eccelle nelle interpretazioni del Barbaresco, come il "Gallina" (Top Hundred 2019). Accanto ai rossi strutturati, l’Arneis "Magia" esprime freschezza, e la gamma è completata da spumanti di alta qualità. Il Barbaresco Fausoni 2021 è stato il migliore degli assaggi di quest’anno: ha un bouquet complesso di pelliccia animale, caffè verde, pietra focaia e idrocarburo, a cui segue la viola; in bocca è equilibrato, verticale, tannico ed elegante.
SANTO STEFANO BELBO (CN) - CADGAL
STORICO 2025 Canelli Moscato “Sant’Ilario” 2023
Il 2023 ha segnato la rinascita di Ca’ D’ Gal, cantina nata nel 1989 e ora rinnovata grazie alla passione di Alessandro Varagnolo, forte di un background di studi ed esperienze internazionali, che gli hanno permesso di creare un perfetto equilibrio tra la tradizione e l’innovazione. Accompagnato da un nuovo team giovane e dinamico preserva il vero patrimonio della cantina, quel Moscato che nel 2004 ci fece battere il cuore, quando premiammo come Top Hundred il loro “Vigna Vecchia”. Oggi sono 3 le interpretazioni di Moscato, a cui si affianca un interessante Asti Spumante e altre produzioni iconiche del territorio. Spicca il Canelli Moscato “Sant’Ilario”: di colore oro, al naso c’è la pesca bianca e i miele che si ritrova in bocca. Il sorso ha equilibrio, freschezza, ma anche cremoso e concentrato.
SERRALUNGA D'ALBA (CN) - ROSSO GIOVANNI
STORICO 2025 Barolo “Cerretta” 2021
Siamo nella casa di uno dei più importanti produttori di Barolo, conosciuto soprattutto per il suo inenarrabile Vigna Rionda. Tuttavia tutti i vini che produce Davide Rosso sono notevoli, persino il suo Arneis, che abbiamo riassaggiato recentemente all’Antica Osteria Magenes di Barate di Gaggiano. Figura fra i produttori storici, anche perché un vino della sua cantina, prodotto sull’Etna, con il Bianco da uve carricante 2021 è stato Top Hundred nel 2022. Detto questo, gli assaggi dei suoi vini, che abbiamo avuto l’onore di effettuarli anche in botte, coi Barolo in divenire, ci hanno messo di fronte al dilemma di quale cru valesse di più. Ma qui forse si o forse no, entriamo nella sfera personale, tant’è che il cru Cerretta, non solo nel caso di questa cantina, ci sta dando grandissime soddisfazioni. Ed eccolo, nel millesimo 2021 decisamente fruttato, minerale, ferruginoso, speziato con quel che di incenso che anticipa evoluzioni nobili. In bocca è molto equilibrato, rotondo, giustamente tannico. Tutto quello che avreste voluto chiedere a un Barolo... e lo avete trovato.
LIGURIA
CASTIGLIONE CHIAVARESE (GE) - IL MULINO DI BARRY
TOP HUNDRED 2025 Colline del Genovesato Bianco “Beppin” (bianchetta genovese, vermentino) 2023
Nel 2014, Marco Baratta ha preso le redini della gestione del vigneto, quando nonno Beppin, a 94 anni, ha iniziato ad accusare il peso degli anni. Ha imparato i trucchi della cultura contadina e, con la moglie Barbara, ha dato vita all'azienda agricola Il Mulino di Barry, nome che omaggia il vecchio mulino di famiglia, oggi loro casa. L'azienda a conduzione familiare si estende per 5 ettari di cui solo 1 vitato, frammentati in piccoli appezzamenti scoscesi, perfetto esempio della viticoltura eroica che caratterizza la Liguria. Il Colline del Genovesato Bianco “Beppin“ 2023 da uve bianchetta genovese e vermentino offre note di frutta a polpa bianca con leggeri ricordi di agrumi e fiori di biancospino. Il sorso è setoso, fresco con note minerali.
SERRA RICCÒ (GE) - VILLA CAMBIASO
TOP HUNDRED 2025 Val Polcevera Coronata “O Cônâ” 2023
L’azienda fa capo all’antica e nobile famiglia genovese Cattaneo Adorno che tra i suoi storici possedimenti annoverare anche il Castello di Gabiano. E se in Monferrato sono stati baluardo della storica denominazione Gabiano, in Liguria hanno puntato sul rilancio dei vitigni a bacca bianca che da sempre si coltivano alle spalle di Genova: la bianchetta, il vermentino e ultimamente il bosco. Da quest’ultimo si ottiene il Val Polcevera Coronata “O Cônâ“ 2023: dal colore oro brillante, si esprime con un naso intenso di pesca bianca e idrocarburi. In bocca è pieno, fresco e sapido, di eccellente equilibrio.
CASTELNUOVO MAGRA (SP) - IL TORCHIO
TOP HUNDRED 2025 Liguria di Levante “Il Bianco” (vermentino) 2023
A Castelnuovo Magra, paese di una zona di confine dove il fiume Magra separa in modo naturale la Liguria dalla Toscana, nei Colli di Luni, troviamo questa azienda, fondata nel 1978 da Giorgio Tendola, e ora condotta dai nipoti Gilda ed Edoardo Musetti. Gli ettari su cui si distendono i vigneti sono 6 e vanno dal basso a metà collina con ottima esposizione. Il risultato sono vini identitari, come il Liguria di Levante “Il Bianco” che ha colore giallo oro, profumi di agrumi, albicocca ed erbe aromatiche, sorso di grande beva, ma di suggestiva complessità, grazie a sapidità e freschezza.
CASTIGLIONE CHIAVARESE (GE) - CASA DEL DIAVOLO
STORICO 2025 Golfo del Tigullio Portofino Ciliegiolo “Nuaggi” 2023
Una storia che va dritta al cuore, quella di questa cantina, nata nel 2010 in un angolo di Liguria che, fin dal toponimo, si comprende quanto sia isolato, con Valerio Sala, ingegnere aerospaziale trasferitosi per l’amore della terra dalla Brianza in Liguria. Dopo i primi anni, con il via alla produzione ufficiale nel 2014, e il primo premio prestigioso, il nostro inserimento nel 2019 tra i Top Hundred con il Golfo del Tigullio Portofino Bianchetta Genovese “Ciana” 2017, il destino chiama in cielo Valerio. A prendere le redini la sorella Federica, che lavorando per onorare la memoria del fratello, si rivela a sua volta di grande talento, ottenendo risultati straordinari. A dire di come lavora, il Golfo del Tigullio Portofino Ciliegiolo “Nuaggi”, che entra a sua volta tra le nostre eccellenze, con le sue note fruttate eleganti, il sorso fresco e goloso, la sua piacevole sapidità e il suo finale persistente.
AIROLE (IM) - A TRINCEA
STORICO 2025 Vino Rosato “Roccese Vineta”
Bastano due numeri per capire cos’è questo territorio: per avere circa 25mila mq di fasce terrazzate sono stati necessari 80mila mq di muretti a secco. Qui ogni bottiglia è strappata alla terra con un lavoro eroico. I vini prodotti sono tre, tutti ottenuti da vecchie varietà recuperate con un lavoro da archeologo. Il Vino Bianco "Roccese”, il Vino Rosso "Roccese", già nostro Top Hundred nel 2005, e questo Vino Rosato "Roccese Vineta”. Si presenta di colore buccia di cipolla e un profilo aromatico speziato con note di frutta tropicale. Al palato è fresco e sapido.
CASTELNUOVO MAGRA (SP) - LA COLOMBIERA
STORICO 2025 Colli di Luni Vermentino “Trevigne” 2023
Siamo nel cuore dei Colli di Luni, a Castelnuovo Magra, dove l’azienda vinicola La Colombiera porta avanti da oltre quarant’anni la sua tradizione enologica, con vigneti che si estendono tra Fosdinovo, Sarzana e Castelnuovo. Il Vermentino Colli di Luni è il fiore all’occhiello dell’azienda, rappresentato dai rinomati Colli di Luni Vermentino “Trevigne” e “Celsus”, quest’ultimo Top Hundred nel 2004. Nel 2025 invece lo Storico sarà l’altro Vermentino cioè il “Trevigne”. Di colore paglierino, ha note che tendono di più al cedro. Immediatamente balsamico in bocca è morbido, molto fine, con un’acidità sottile e lunga.
LOMBARDIA
COLOGNE (BS) - TENUTA MARTINELLI
TOP HUNDRED 2025 Franciacorta Satèn “Benedetta Buizza”
Alle pendici del Monte Orfano nel 2018 due fratelli, Giuseppe e Fabio Martinelli danno vita a un ambizioso progetto vitivinicolo decidendo di acquisire una piccola realtà vitivinicola a Cologne e svilupparla. Con la consulenza dell’enologo Marco Zizioli, e con il supporto della figlia di Fabio, Michelle, iniziano a rinnovare i vigneti, praticando un’agricoltura il più possibile legata ai temi della sostenibilità. Oggi, il campo d’azione si estende su una decina di ettari vitati (40 mila le bottiglie), con vigneti di proprietà tra le località di Cologne, Provaglio d’Iseo, Passirano e Cazzago San Martino. Ed è così che sui tradizionali terreni morenici prendono vita le declinazioni del Franciacorta Docg. Il Franciacorta Satèn “Benedetta Buizza” dal colore che vira verso l’oro è quello che ci ha immediatamente convinto per l’iconica eleganza al naso, dove c’è più frutta esotica e fiori. Il sorso è cremoso, rotondo, fresco e un po’ speziato. Anche qui ha una bella “spalla acida” che si combina a fragranza pura.
ERBUSCO (BS) - FACCHETTI
TOP HUNDRED 2025 Franciacorta Brut Saten 2021
L’azienda, fondata da Pietro Facchetti nel 1960, sorge sulla cima della collina di Erbusco in un’estensione di sette ettari e mezzo. I fratelli Facchetti, pur svolgendo professioni diverse, hanno scelto di portare avanti il progetto familiare, del padre, investendo tutto nell’azienda vitivinicola, che oggi può contare anche sull’aiuto della terza generazione composta da una linea tutta al femminile: Francesca, Eleonora e Angelica. L’azienda gestisce l’intero processo produttivo, continuando a credere nell’ormai radicata filosofia aziendale: produzione di vini della singola annata, pulizia delle basi e minima aggiunta di zuccheri. Il Franciacorta Brut Satèn 2021 ha colore oro, carico. Il naso ha note che tendono al dolce, con la caramella mou che abbracciano le foglie bagnate e il fieno. In bocca è ricco, cremoso con un retrogusto che evoca la frutta gialla.
LONATO DEL GARDA (BS) - TENUTE DEL GARDA
TOP HUNDRED 2025 Valtènesi Riviera del Garda Classico 2024
L’azienda nasce nel 2010 dalla passione della famiglia Lorenzi che ha deciso di puntare su un mix di vigneti vecchi e nuovi situati sulle colline moreniche della riviera occidentale del lago. In cantina l’attenzione è mirata sulla spumantistica e sui vini tipici della Valtènesi, a cominciare dal rosè. Il Riviera del Garda Classico 2024 è un vino dal colore rosa tenue, con un naso elegante di piccoli frutti e spezie e un assaggio fine ed equilibrato.
MONIGA DEL GARDA (BS) - TURINA
TOP HUNDRED 2025 Valtènesi Riviera del Garda Classico “Seselle” 2023
La storia della famiglia Turina è legata alla Valtènesi da generazioni. Già negli anni '60 le prime bottiglie portavano questo nome, simbolo di un legame indissolubile con il territorio. Oggi l’azienda gestisce circa 21 ettari tra Valtènesi e Lugana, interpretando con modernità i vini della tradizione gardesana. Tra questi Il Valtènesi Riviera del Garda Classico “Seselle” 2023, da uve groppello e rebo, si presenta di colore rosso rubino con naso intenso di piccoli frutti, pieno e con un bel sorso fragrante. Una gran bella scoperta!
POZZOLENGO (BS) - PATRIZIA CADORE
TOP HUNDRED 2025 Lugana 2024
L'azienda Cadore vanta oltre 120 anni di storia, iniziata nell'Ottocento a Mason Vicentino con il Torcolato. Nel 1954, la famiglia si trasferì nell’areale del Lugana, dove Adriano Cadore gestì l'azienda per anni. Oggi, la nipote Patrizia e la figlia Giada, con l’aiuto di papà, guidano i 9 ettari (8,5 vitati), puntando soprattutto sul vitigno principe di queste zone: la turbiana. Il Lugana 2024, dal colore tendente all’oro, offre al naso lavanda e frutta tropicale che si succedono in un naso profondo; in bocca il sorso è rotondo, setoso, sostenuto da una decisa acidità. Ma una sorpresa è anche la bollicina metodo classico in uscita, che abbiamo assaggiato già in anteprima.
PROVAGLIO D’ISEO (BS) - TERRE D’AENÒR
TOP HUNDRED 2025 Franciacorta Brut
Sono Rosella e Amedeo Bianchi, insieme alla figlia Eleonora, titolare dell’azienda, ad aver ideato il progetto innovativo che ha dato il via all'avventura di Terre D'Aenòr. Acquisiti 50 ettari di terreni, la nuova cantina è stata attrezzata con le strutture più avanzate, sotto la supervisione tecnica di Ermes Vianelli. E oggi la produzione annua è di 300.000 bottiglie. Nella loro produzione di Franciacorta si segnala il Franciacorta Brut: di colore oro, ha naso ampio e piacevole, con una ricchezza di erbe che spaziano dalle foglie di liquirizia alla lavanda. In bocca è equilibrato, l’acidità integrata e la bolla fine.
SIRTORI (LC) - LOCOTOCCO
TOP HUNDRED 2025 Spumante Pas Dosé Metodo Classico Bianco Millesimato 2021
Questo interessante progetto vitivinicolo nasce nel 2020 dalla passione di due amici, Luca e Davide e dalla voglia di valorizzare i loro piccoli appezzamenti (2,5 ettari) in Brianza. Lo Spumante Pas Dosè Metodo Classico Bianco Millesimato 2021 è stata per noi una rivelazione: di colore giallo oro, ha bollicine intense e fini. Al naso c’è la frutta candita (cedro) e la frutta secca, ma anche il fieno e la foglia bagnata. Ci troviamo di fronte a un naso di grande intensità e complessità che sfocia in un sorso sapido e tannico, croccante.
VOLTA MANTOVANA (MN) - Tenuta Maddalena
TOP HUNDRED 2025 Garda Merlot “Il Cervo” 2022
Nata dalla passione di un gruppo di amici, questa tenuta sorge su un'antica proprietà all’interno dell’Oasi del Parco Naturale del Mincio dove già si sente l’influenza benefica sul clima del vicino lago di Garda. Il risultato si coglie appieno nel Garda Merlot “Il Cervo” 2022. Si distingue per il colore rubino molto intenso e le note di prugna. In bocca è ottimo, con un frutto croccante, tannini integrati e grande freschezza.
CANNETO PAVESE (PV) - BOSCO DEL SASSO
TOP HUNDRED 2025 Buttafuoco 2018
Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, in frazione Roncole di Canneto Pavese, sulle colline ripide tra le valli Versa e Scuropasso, questa cantina, che vede alla guida Manuela Elsa Centinaio. Croatina, barbera, uva rara e ughetta, le tipologie di vitigni coltivati nei quattro ettari di vigna. Tra i vini di pregio, il Buttafuoco dal colore rubino intenso, profumi di frutta rossa, tra cui spiccano note di ciliegia e lamponi, e sentori speziati di cannella per un sorso caldo, di buona struttura e una nota minerale che rende molto piacevole la beva.
ALBOSAGGIA (SO) - BELTRAMA STEFANO
TOP HUNDRED 2025 Alpi Retiche Rosso Nebbiolo”Angelo Rosso” 2021
Stefano Beltrama ha da sempre un legame speciale con l’ecosistema della Valtellina, prima come apicoltore, attività iniziata recuperando alcuni terreni abbandonati, poi con la produzione di piccoli frutti di montagna e quindi arrivano al vino e al vitigno principe di queste zone: il nebbiolo. L’etichetta Top Hundred della sua produzione è l’Alpi Retiche Rosso Nebbiolo “Angelo Rosso” 2021: di colore rubino scarico, ha naso di amarena sottospirito accompagnato da note balsamiche e da una speziatura elegante. In bocca è fresco, tannico, lungo, ma soprattutto colpisce la stoffa, che lo ha portato nella finalissima dei cinque migliori Rossi di quest’anno.
ADRO (BS) - CORTE AURA
STORICO 2025 Franciacorta Brut Satèn Millesimato 2018
Nel 2016, quando venne premiata come Top Hundred per il Franciacorta Pas Dosè, scrivemmo di questa cantina fondata pochi anni prima (nel 2009) che ne avremmo sentito parlare. E infatti oggi questa realtà, forte anche di una splendida cantina ambientata in un edificio rurale ristrutturato, è uno dei nomi di punta in Franciacorta. Due gli assaggi per i vini, entrambi di valore. Ma a prevalere è il Franciacorta Brut Satèn Millesimato 2018 è vino di grande eleganza. Di colore oro con riflessi verdognoli, ha naso fragrante di erba limonina e leggera crosta di pane, mentre in bocca l’innata finezza crea un piacevole contrasto con l’acidità esplosiva.
ADRO (BS) - MURATORI FRANCIACORTA
STORICO 2025 Franciacorta Brut Millesimato “Millé” 2020
La cantina Muratori Franciacorta rappresenta un connubio tra tradizione e innovazione in Franciacorta, offrendo esperienze autentiche immerse nella natura e in una viticoltura sostenibile. La produzione si distingue per l'eccellenza, con etichette premiate come il Franciacorta Brut “Simbiotico”, primo biologico dell’azienda, Top Hundred nel 2017. O questo Franciacorta Brut Millesimato “Millè” 2020, che conquista con un naso dolce, di frutta esotica con una speziatura marcata e intensa. In bocca raggiunge livelli di perfezione: la bollicina è fine e cremosa, il sorso è equilibrato, disteso, con acidità diffusa.
CAPRIANO DEL COLLE (BS) - TENUTA LA VIGNA
STORICO 2025 Capriano del Colle Rosso Riserva “Monte Bruciato” (marzemino, merlot, sangiovese) 2021
È Anna Botti l'anima di questa cantina, che ha portato al successo valorizzando una proprietà della sua famiglia sin dal 1870, dimostrando grande capacità e lungimiranza nel gestire i vigneti, scegliendo soluzioni innovative e consapevoli capaci di favorire la più completa espressione di questa Doc. I vigneti (dove crescono marzemino, sangiovese, merlot, trebbiano e chardonnay) si sviluppano su 8 ettari e i vini sono piena espressione del territorio di Capriano del Colle. Tra i vini, hanno carattere i rossi, accanto ai bianchi e ad un grande spumante italiano, il Blanc de Blanc “Anna Botti” già nostro Top Hundred 2017. Straordinario il Capriano del Colle Rosso Riserva “Monte Bruciato” 2021, frutto di marzemino, merlot e sangiovese presenta un naso intenso e sugoso di mora e pelle, e in bocca è pieno, intenso. Un vino regale.
DESENZANO DEL GARDA (BS) - CÀ MAIOL
STORICO 2025 Valtènesi Riviera del Garda Classico Chiaretto “Roseri” 2024 TOP DEI TOP ROSATI
All'origine del percorso di questa cantina, diventata un punto di riferimento dell'intera zona, nel 1967, c'è Walter Contato, milanese con la passione per il vino, che fu il primo a intuire il potenziale del territorio, ideale per i vitigni di uve turbiana. Dopo esser cresciuta con i suoi figli, Cà Maiol prosegue la sua storia di successo con la nuova proprietà, il Gruppo Santa Margherita, con 110 ettari, un milione e mezzo di bottiglie prodotte all’anno, una cantina dove la vinificazione per gravità conferma l’impegno per la sostenibilità. Oltre a eccellenze come il Lugana (nostro premiato del 2012) è di grande interesse il Valtènesi Riviera del Garda Classico Chiaretto “Roseri” 2024, un vino dal colore corallo e un naso marcatamente erbaceo. Il palato è rotondo e pieno, caratterizzato da un sorso equilibrato e un'acidità che spicca con vivacità. Un rosato perfetto tanto da figurare fra i Top dei Top della categoria.
CANNETO PAVESE (PV) - FIAMBERTI GIULIO
STORICO 2025 Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Pas Dosé “Caristoro Ambrogio Fiamberti” 2013
Tra le realtà più prestigiose e storiche, dell’Oltrepò Pavese e dell’intera Lombardia, ecco l’azienda della famiglia Fiamberti, fondata nel 1814. Da sempre intrecciata con la coltivazione della vite e la produzione dei vini, la storia della cantina ha attraversato molte generazioni arrivando a Giulio, guida geniale capace di creare in questi anni una struttura operativa razionale e moderna che ha fatto dell’azienda una realtà esemplare sia dal punto di vista agricolo sia da quello enologico. Tra i grandi vini prodotti, oltre al Buttafuoco Storico “Vigna Sacca del Prete”, già nostro Top Hundred 2019, oggi è tra i nostri vini migliori d’Italia con l’Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Pas Dosé “Caristoro Ambrogio Fiamberti”, che ha colore dorato e perlage elegante, profumi di crosta di pane, piccoli frutti rossi e di erbe aromatiche, sorso di vibrante freschezza, e finale persistente.
CANNETO PAVESE (PV) - FRANCESCO MAGGI
STORICO 2025 Oltrepò Pavese Buttafuoco Storico “Vigna Rogolino” 2022
Marco Maggi è imprenditore - vignaiolo illuminato e alfiere infaticabile del Buttafuoco Storico e della sua terra. Ė titolare della Cantina Maggi Francesco, che da oltre 70 anni opera nel comune di Montescano, con vigne in più comuni dell’Oltrepò Pavese, dove vengono coltivati i vitigni classici della zona, con attenzione alla sostenibilità ambientale, e utilizzo di energie rinnovabili come quelle provenienti dall’impianto fotovoltaico. Dopo che il suo Vigna Costera col millesimo 2013, ha conquistato l’ingresso tra i nostri Top Hundred, nell’edizione 2018, ora centra l’eccellenza con l’Oltrepò Pavese Buttafuoco Storico “Vigna Rogolino”, rubino profondo, dal naso complesso con note di ciliegia, prugna e spezie, e dal sorso caldo, elegante, lunghissima persistenza.
CHIURO (SO) - NINO NEGRI
STORICO 2025 Valtellina Sforzato Sfursat “Carlo Negri” 2021
Cantina nata a fine Ottocento e dal 1986 entrata nell’orbita del Gruppo Italiano Vini. Nino Negri, ha vigneti nelle zone più vocate di tutta la Valtellina e sta investendo in una viticoltura di sempre maggiore sostenibilità ambientale, assicurando la massima salubrità del prodotto. Una emozione, il Valtellina Sforzato Sfursat “Carlo Negri”, da uve appassite naturalmente e affinato per 24 mesi in botte grande. Nel bicchiere ha colore granato, naso complesso, con profumi di frutta rossa e note di pepe, cannella e tabacco, mentre al palato rivela struttura, buona progressione, finale finemente speziato. Nel 2002 è stato premiato con il Valtellina Sforzato “5 Stelle”.
VENETO
VALDOBBIADENE (TV) - AGOSTINETTO
TOP HUNDRED 2025 Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry
Siamo a Saccol, un incantevole borgo poco distante da Valdobbiadene, dove Daniele Agostinetto ha ridato vita alle storiche vigne sulle alture di Pianezze che il nonno, dopo la disfatta di Caporetto, ricominciò a coltivare legandole con il filo spinato avanzato dalle trincee (che ancora in qualche punto di può ammirare). Da queste terre prende origine il Valdobbiadene Prosecco superiore Extra Dry. Ha colore paglierino da cui emergono bollicine fini. L'olfazione tende al verde fragrante, con foglie di primavera che anticipano la freschezza in un naso che evoca tensione. In bocca è armonico, pieno, avvolgente, elegante ed equilibrato. La nota extra dry l’avverti solo in fondo, con una chiusura morbida e fresca. Perfetta la coerenza naso e palato.
VIDOR (TV) - LA TORDERA
TOP HUNDRED 2025 Valdobbiadene Superiore Cartizze Dry
La Tordera è una storia di coraggio e radici profonde, iniziata nel 1918 quando nonno Giuseppe scelse di restare a Valdobbiadene e piantare un vigneto con filari ordinati, un approccio innovativo per l'epoca. Quel vigneto, che ancora oggi custodisce ceppi ultracentenari, ha resistito alle guerre e ha visto il figlio Pietro, negli anni '60, investire nel Cartizze e, negli anni '90, portare la viticoltura anche in pianura. Oggi, con Paolo e Renato la quarta generazione, La Tordera continua a esprimere la passione per il Prosecco. Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Cartizze Dry è un esempio eccellente di questo cru. Di colore paglierino chiaro ha bollicine ricche e persistenti. Il naso è floreale, delicato, con note di mela e cedro. In bocca offre la parte migliore: il sorso risulta cremoso, con un’acidità finissima e un finale leggermente sapido che gioca con gli zuccheri residui del dry.
ALONTE (VI) - CÀ ROVERE
TOP HUNDRED 2025 Spumante Metodo Classico Chardonnay e Garganega Brut Millesimato 2019
Cà Rovere è un’azienda a conduzione familiare, nata da Bruno Biasin che quarant’anni fa ha piantato i primi vitigni di chardonnay e garganega intuendo le potenzialità nella spumantizzazione di questo terreno ricco di pietra calcarea. Bruno ha saputo trasmettere il suo entusiasmo per la viticultura fino a coinvolgere oggi la terza generazione della famiglia che ha proseguito sempre sulla strada degli spumanti. E ad assaggiarli non possiamo che complimentarci con loro. Il Metodo Classico Chardonnay Brut Millesimato 2019 ha un naso morbido e minerale, con sentori di biancospino e pompelmo. In bocca è morbido, con una bolla fine e un’acidità perfettamente integrata.
MONTORSO VICENTINO (VI) - TONELLO
TOP HUNDRED 2025 Monti Lessini Spumante Riserva Pas Dosè “Io Aura” 2018
Dici cantina Tonello e pensi immediatamente alla durella, vitigno che questa famiglia ha saputo valorizzare al massimo. Abbiamo conosciuto Diletta Tonello due anni fa a Vinitaly e ci ha incantato con l’assaggio di un vino il Monti Lessini Spumante Extra Brut “lo Teti” nell’annata 2019. Questa volta la magia arriva dal Monti Lessini Spumante Riserva Pas Dosé “Io Aura“ 2018. Si distingue per un naso intensamente minerale, arricchito da sentori di mela, fiori e gesso, che preannunciano un profilo gustativo elegante e raffinato. In bocca si rivela il equilibrato e fine, con un'acidità limonina che ne esalta la freschezza e la bevibilità, confermando l'armonia e la complessità del vino.
ILLASI (VR) - SABAINI
TOP HUNDRED 2025 Amarone della Valpolicella 2020
Cantina Sabaini è una realtà familiare con oltre un secolo di storia. Le sue origini risalgono agli inizi del Novecento, quando Adolfo acquistò il primo vigneto a Santa Giustina, frazione di Illasi. Negli anni successivi, il figlio Angelo ampliò la proprietà fino agli attuali 30 ettari, dando vita a un’azienda interamente dedicata alla viticoltura. Oggi la gestione è affidata ad Adolfo, insieme alla moglie Mirca e ai figli Riccardo e Alberto. La cantina custodisce un legame profondo con la Val d’Illasi, territorio che appartiene alle denominazioni DOC Valpolicella e DOC Soave. Qui la tradizione si intreccia con un paesaggio variegato di suoli, esposizioni e altitudini, elementi che contribuiscono a definire la personalità dei vini Sabaini. L’assaggio delle loro etichette ha rappresentato una delle scoperte più esaltanti dell’anno come ribadito degli assaggi che abbiamo compiuto in occasione di Amarone Opera Prima. Si presenta con un naso molto fine e invitante. C’è frutta e ci sono fiori, che si esprimono in maniera delicate. Ma c’è finezza anche in bocca, espressivo dell’annata, pregnante alla fine con tannini ben integrati.
MARANO DI VALPOLICELLA (VR) - TENUTA SANTA MARIA VALVERDE
TOP HUNDRED 2025 Amarone della Valpolicella Classico 2020
Alla fine del Settecento i fratelli Campagnola ereditarono il casale e i vigneti di Marano di Valpolicella, dando inizio all’attività agricola. Nell’Ottocento Carlo aprì un’osteria a Verona, ma dopo la sua scomparsa la moglie Caterina ampliò l’azienda. Negli anni ’30 Giovanni, insieme ai fratelli, costruì una cantina a Paverno, mentre la Seconda guerra mondiale portò alla chiusura dell’osteria. Il figlio Renzo trasmise l’attività a Nicola, che nel 1990 ristrutturò i vigneti, intuendo che il futuro non poteva che nascere da quelle uve di corvina, molinara e rondinella da cui nasce anche questo Amarone 2020. Si tratta di un campione davvero particolare perché senti note dirette di datteri e frutta esotica, quasi una nuance inedita e invitante. In bocca è dolce (si fa per dire), rotondo, tannico, un Amarone d’Antan che ci è piaciuto molto, tanto da ottenere il massimo dei voti a Amarone Opera Prima.
SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - FARINA
TOP HUNDRED 2025 Amarone della Valpolicella Classico Riserva “Mezzadro della Fontana” 2011
Oltre 100 anni di storia e la quarta generazione in pista con i cugini Elena, Claudio e Alessandro padre di Claudio (83 anni). Siamo in una delle aziende che hanno fatto la storia di questa enclave dell’Amarone di San Pietro in Cariano, che è Pedemonte. Da 25 anni i due cugini hanno rivoluzionato l’azienda che si è sviluppata sulla storica villa del 1500. L’allevamento è a pergola e le uve sono corvina, corvinone, rondinella e molinara (e un poco di oseleta). Tutti buoni i vini con il convinto applauso per l’Amarone Valpolicella Classico Riserva “Mezzadro alla Fontana” 2011. Ha un colore porpora brillante che riflette la luce. Le speziatura sono fini ed esaltano note di cacao e liquirizia. Poi con l’ossigenazione ottieni un effluvio fruttato. Qui l’eleganza del primo impatto scivola in quell’amaro elegante, con tannini completamente integrati, e poi quella nota fresca e netta alla fine. Non ha sapidità, ma tanta complessità. In divenire la riserva 2015.
SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - TENUTA VILLA BELLINI
TOP HUNDRED 2025 Amarone della Valpolicella Classico “Centenarie” 2016
Immersa in uno scenario incantevole, la Tenuta Villa Bellini ha sede nell'omonima dimora storica del ‘700, che domina dalla collina di Castelrotto, nel comune di San Pietro in Cariano. Cipressi secolari, tradizionali marogne, un laghetto che si addentra nel bosco e una sorgente nascosta in una grotta compongono un quadro di rara bellezza. I vigneti, adagiati su terrazzamenti naturali esposti a sud-est e coltivati con pratiche sostenibili, sono un vero patrimonio, con piante che vantano dai 50 fino a oltre 100 anni di età, veri monumenti naturali. Sono la culla perfetta di questo monumentale Amarone della Valpolicella Classico “Centenarie” 2016. Di colore rubino intenso e consistenza pregnante, al naso è un effluvio balsamico, erbaceo, con la ciliegia e la prugna. In bocca è croccante, verticale, lungo, con una bella freschezza che permane sul palato.
BREGANZE (VI) - MACULAN
STORICO 2025 Spumante Brut Metodo Classico “Tre Volti”
La storia della cantina Maculan ha inizio nel 1946 nel contesto storico del Veneto povero del Dopoguerra. Qui l’ingegno e la caparbietà del capostipite Giovanni, che diventa anche il primo imbottigliatore della provincia di Vicenza, fa sì che il figlio maschio Fausto (classe 1950) persegua gli studi da enologo a Conegliano per dare un futuro alla realtà agricola. Ora, in questa cantina, da un decennio, recita un ruolo di primo piano anche la terza generazione, rappresentata dalle figlie di Fausto, Angela (che è anche alla guida del Seminario Permanente Luigi Veronelli) e Maria Vittoria, un genio in cantina. Se in passato ci fece innamorare il Torcolato di Breganze (Top Hundred 2011 con l’annata 2007) questa è la volta del metodo classico “Tre Volti”, chardonnay in purezza (da viti di almeno 40 anni). Qui avverti un naso di incenso e frutta esotica, mentre in bocca risulta diretto, di spalla larga, ricco, con un finale pulito e una gradevolezza complessiva davvero notevole. Un esempio di come questa famiglia ci sappia fare su tutti i fronti.
COLOGNOLA AI COLLI (VR) - FASOLI GINO
STORICO 2025 Valpolicella “La Corte del Pozzo” 2024
Un secolo di storia, per i Fasoli, radici profonde nel territorio veronese e una passione, il vino. Dal 1925 produttori, la loro filosofia sta nel ridare vita ad antichi vitigni, avendo abbracciato tutte quelle tecniche moderne d’agricoltura che aiutano a far vivere nell’oggi la tradizione. Da tempo impegnati per ripristinare “l’ecosistema perduto”, qui operano senza l’impiego di sostanze chimiche, preservando la biodiversità, secondo il metodo biodinamico. Nel 2023 hanno ottenuto la certificazione Equalitas di cantina sostenibile. Tra i loro vini, spiccano il Bianco Veronese “Pieve Vecchia”, suadente e minerale, già nostro Top nel 2004. E il Valpolicella “La Corte del Pozzo” rubino brillante, dai profumi di frutta rossa e piccoli frutti, sentori speziati, sorso vellutato e armonico.
NEGRAR DI VALPOLICELLA (VR) - LA DAMA
STORICO 2025 Amarone della Valpolicella Classico 2020
Cantina di recente costituzione, del cui valore siamo stati i primi a dire, attribuendogli già nel 2015 il Top Hundred per l’Amarone della Valpolicella Classico 2011. Oggi si conferma con un Amarone senza se e senza ma: è stato il migliore della nostra degustazione ad Amarone Opera Prima: un 2020 dal colore rubino fitto, concentrato; al naso ha bouquet ampio e complesso che va dalle note fruttate, con sentori di mirtillo, prugna e marasca, ai sentori speziati e selvatici. Di grande eleganza, in bocca esplode la frutta dell’Amarone, con sorso dalla giusta tannicità e suggestiva sapidità.
SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - LORENZO BEGALI
STORICO 2025 Amarone della Valpolicella Classico 2021
L’azienda vitivinicola della famiglia Begali è attiva dal 1943, nella tranquilla località di Cengia di San Pietro in Cariano, cuore della Valpolicella Classica. A condurla Lorenzo, con l’aiuto della moglie Adriana e dei figli Giordano e Tiliana. Sono 12 gli ettari di vigneti a disposizione, dove nascono quelle uve autoctone come corvina, corvinone, rondinella e oseleta che sono l’anima dei loro grandi vini. Tra questi quello che ci stupì inizialmente fu il Rosso Veronese “Tigiolo” (da uve corvina, cabernet sauvignon, merlot e rondinella), Top Hundred 2018. Quest’anno, però, a trionfare sarà il loro Amarone della Valpolicella Classico 2021 che ha tutto: un naso che alla polpa di frutta unisce la ricchezza delle spezie. Attenzione però: siamo di fronte a un campione di grande eleganza, tutto funziona perfettamente, in equilibrio e in bocca sarà proprio questa armonia ad emergere.
TRENTINO
TRENTO (TN) - DOLOMIS
TOP HUNDRED 2025 Trentodoc Brut Nature Riserva 48 Mesi 2018
Massimo Pradella, Marco Debiasi e Vittorio Marangoni, innamorati del territorio trentino, hanno deciso di raccontarlo con il vino. Per farlo hanno dato vita a Dolomis, una cantina nata con caratteristiche da “atelier”, e che a qualche anno dagli esordi, tuttora si distingue per lo spirito sartoriale con cui cura la produzione. Obiettivo del progetto, condiviso con l’enologo di fama internazionale Massimo Azzolini, produrre solo metodo classico millesimato. Cuore di questa avventura, un vigneto di 7 ettari collocato ad una altezza di 350 metri, a Sud di Trento dove i terreni si caratterizzano per la ricchezza minerale che conferisce al vino un timbro di eleganza inconfondibile. Il Trentodoc Brut Nature Riserva 48 Mesi 2018 nel bicchiere si presenta di un colore giallo oro brillante, luminoso, con un perlage finissimo e continuo. Al naso è “seta” pura, vera icona di finezza, che con una progressione sorprendente si propone con profumi di agrumi gialli, poi sentori floreali, tra cui spicca il fiore di sambuco e note di erbe, tra cui si staglia l’ortica, con un piacevole sottofondo di crema pasticciera, piano piano lasciando emergere la sontuosa mineralità rocciosa. Verticale e pieno, il sorso è di rara eleganza, con una sapidità che lascia il palato fresco.
LAVIS (TN) - EREDI DI COBELLI ALDO
STORICO 2025 Trentino Gewürztraminer “Géss” 2022
La storia della cantina inizia a fine Ottocento. Oggi i fratelli Tiziano e Ivano Devis portano avanti l'eredità paterna nella cantina situata a Sorni, ai piedi del Monte Corona, dove arrivano fra i primi, agli esordi della loro avventura di qualità dedicata al padre. Tra i loro vini di spicco, il Vigneti delle Dolomiti Teroldego “Grill” è stato premiato Top Hundred nel 2014. Undici anni dopo questa cantina si afferma con il Trentino Gewürztraminer “Géss” 2022. Di colore oro, ha naso di rosolio, con note di lavanda, diventando quasi balsamico. In bocca è seta, avvolgente. Grandissimo!!!
MEZZOCORONA (TN) - DONATI MARCO AZ. AGR.
STORICO 2025 Trentino Müller Thurgau “Albeggio” 2023
Vent'anni fa premiavamo con il Top Hundred il suo Teroldego Rotaliano “Sangue di Drago” ottenuto da vigne di novant'anni (allora). Quest’anno abbiamo riassaggiato quello stesso, grandissimo, vino nell'annata 2021 e abbiamo ritrovato un campione da Top. C’è però un vino che ci ha colpito questa volta fra i Bianchi, il Trentino Müller Thurgau ”Albeggio” 2023. Di colore paglierino con riflessi dorati, ha naso molto intenso e persistente dove arriva il mango accompagnato dalle diverse nuance aromatiche che questo vitigno sa esprimere. In bocca è vellutato, fine, fresco con un finale piacevolmente amaricante.
ALTO ADIGE
RENON (BZ) - ANSITZ DOLOMYTOS SACKER
TOP HUNDRED 2025 Vino Bianco “Dolomytos” 2019
Nel comune di Renon, ad un'altitudine di 500 metri, su terreni porfirici ripidi ed esposti a sud, in una posizione collinare molto calda, questa cantina, creata tra il 1998 e il 2009 da Rainer Zierock, dove tutte le ristrutturazioni sono state realizzate secondo il principio dei cinque elementi degli insegnamenti di Rudolf Steiner. Con il Pentagono (cinque elementi, cinque angoli) e il Panta Rei (“tutto scorre“) che ispirano la filosofia di lavoro. È vino di classe il Bianco “Dolomytos”, dal colore giallo dorato, dai sentori di ananas, melone, fiori bianchi, miele e crosta di pane, dal sorso di buona struttura, ma fresco e minerale nel finale.
FRIULI VENEZIA GIULIA
VALVASONE ARZENE (PN) - BORGO DELLE OCHE
TOP HUNDRED 2025 Friuli Pinot Grigio Ramato “Lùsigne” 2022
Questa azienda è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, che ha il carattere di una donna, Luisa Menini, alla guida insieme al marito enologo Nicola Pittini, e ai figli Luca e Andrea. Sette ettari vitati condotti in regime quasi biologico anche se non certificato (45 mila le bottiglie), suddivisi in tre corpi principali, tutti in pianura: il primo a ridosso del greto del fiume Tagliamento, ricco di ciotoli; un secondo argilloso con presenza di sassi di grandi dimensioni, ed un terzo composto da argilla e limo. E da dieci anni, c’è anche la ricettività con anche il moderno e funzionale B&B CasaMenini. Il Friuli Pinot Grigio Ramato “Lùsigne” 2022 trae il suo nome da un termine dialettale (lucciole) ed è strettamente legato a Pier Paolo Pasolini, che è sepolto a Casarsa della Delizia, e all’Academiuta di lenga furlana, entusiasmante esperienza educativa e poetica per gli allievi dell’allora giovanissimo maestro. Di colore amarena che vira verso l’arancio, ha un naso complesso, vinoso, con una nota ematica accompagnata da pepe nero. Molto fine al naso come in bocca dov’è pieno rotondo, elegante e con un tannino che si integra perfettamente nel sorso.
RIVE D'ARCANO (UD) - BIDOLI
TOP HUNDRED 2025 Friuli Grave Traminer Aromatico “ Le Alte “ 2024
Dagli esordi, nel 1924, con il fondatore Cavaliere Alessandro Bidoli, al figlio Giobatta (appassionato innovatore), a oggi con Arrigo, enologo, la sorella Margherita, e ora anche la giovane nipote Elena. È il percorso di questa azienda che si segnala per essere una storia di passione e qualità. Con la cantina, innovativa, che è ospitata in antiche fornaci del 1890 ristrutturate grazie a un intervento conservativo di archeologia industriale nel segno della bio-edilizia questa realtà ha una gamma di vini ampia e di valore. Ne è eccellenza il Friuli Grave Traminer Aromatico "Le Alte", al naso floreale con profumo spiccato di rosa bianca e con note di frutta esotica, e al palato, morbido, elegante e persistente.
SAN GIOVANNI AL NATISONE (UD) - LIVON
TOP HUNDRED 2025 Collio Friulano “Manditocai” 2022
Dici Livon e pensi a una cantina simbolo della viticoltura friulana fin dagli anni Sessanta quando Dorino acquistava il suo primo appezzamento sulle colline del Collio. Il successo negli anni Ottanta, con l’ingresso in azienda dei figli Valneo e Tonino, hanno fatto decollare l’aspetto qualitativo, grazie alla scelta di distinguere la produzione tra i cru, affinati nella cantina di Masarotte, e i vini classici, elaborati nello stabilimento di Vencò, ampliando anche la proprietà fino a raggiungere i 180 ettari. Dei nostri assaggi di quest’anno spicca il Collio Friulano “Manditocai” 2022, color oro, offre note di idrocarburi e violetta che lasciano spazio a spezie e polvere da sparo, con un sorso filigranoso, graffiante, di grande equilibrio e corpo.
DOBERDÒ DEL LAGO (GO) - RUJ
STORICO 2025 Carso Vitovska 2024
In questa zona di confine e di tradizione del Carso goriziano, impreziosita da querceti, sommacco (pianta tipica locale) e landa carsica, con clima fresco d’estate e mite d’inverno, i fratelli Kovač gestiscono la loro terra dove da secoli la viticoltura è un’attività di riferimento. Su circa 8 ettari di terra rossa ricca di ferro, nascono vini che sono pura espressione di questo ambiente unico. Qui nasce il Carso Terrano “Ruj”, già Top Hundred nel 2015, ma anche il Carso Vitovska 2024 si distingue per un colore paglierino con riflessi verdolini e un naso galoppante, dove la nota balsamica e minerale emerge subito. Al palato ha corpo pieno e un sorso molto morbido.
MARIANO DEL FRIULI (GO) - TENUTA LUISA
STORICO 2025 Friuli Isonzo Friulano 2023
Tutto ha avuto inizio con Francesco Luisa, bisnonno degli attuali titolari, che nel 1907 ha piantato i primi 5 ettari di vigneti. Oggi l’azienda è guidata da Davide e Michele, figli di Eddi e Nella, che proseguono nel solco tracciato puntando su un mix di vitigni internazionali e autoctoni. Il Friuli Isonzo Sauvignon “Linea Luisa” venne da noi premiato tra i nostri Top Hundred nell’edizione 2005. A vent’anni di distanza è Top Storico l'Isonzo del Friuli Friulano 2023. Si presenta con un colore paglierino brillante e riflessi dorati; al naso è franco, con note agrumate di pompelmo e un tocco minerale, mentre l'ingresso in bocca è morbido e rotondo, con una polpa di frutta che accarezza il palato e un finale sapido e persistente.
PORDENONE (PN) - TERRE DI GER
STORICO 2025 Vino Rosso Biologico “Caliere” (merlot Khorus e merlot Khantus) 2022
Nata nel 1975 dall'acuta visione di Gianni Spinazzè, Terre di Ger è un'azienda che ha fatto della viticoltura sostenibile la sua bandiera. Fin dagli esordi, la filosofia produttiva ha mirato a coniugare l'amore per la terra con un approccio innovativo, anticipando i tempi nell'abbracciare il progetto agronomico ed enologico dei vitigni Piwi, resistenti alle malattie fungine e quindi alleati di una viticoltura a basso impatto ambientale. Un impegno che si traduce in vini di grande personalità, come il Refosco dal Peduncolo Rosso, già nostro Top Hundred nel 2021, o come questo Vino Rosso Biologico “Caliere” 2022 (uve merlot khorus e merlot kanthus), che sfoggia un'unghia viola e un profilo olfattivo profondo, con note di incenso, geranio e chiodi di garofano; l'assaggio è caratterizzato da un bel frutto, accompagnato da speziatura e da una vivace freschezza.
GONARS (UD) - DI LENARDO
STORICO 2025 Vino Bianco ottenuto da uve appassite “Pass The Cookies” (verduzzo)
Tra la famiglia Di Lenardo e il vino c’è un legame che risale all’Ottocento, ma è avvenuta solo nel 1987 quella svolta qualitativa che ha segnato l’inizio del nuovo corso di successo della cantina. Oggi alla guida c’è Massimo Di Lenardo, i vigneti si estendono per circa 40 ettari nelle diverse famose aree della regione, e la tenuta ha una superficie totale di 150 ettari. Le uve sono raccolte rigorosamente a mano, con l’utilizzo dei più raffinati metodi di vinificazione. Già tra i nostri Top Hundred 2021 con lo Spumante Brut Metodo Classico Ribolla Gialla 2019, quest’anno torna sul palco con Pass the Cookies. Da uve passite verduzzo ha colore giallo oro, profumi di acacia e miele, note di cedro candito, gusto dolce ma non stucchevole, finale lungo.
EMILIA ROMAGNA
SOLIERA (MO) - QUINTOPASSO
TOP HUNDRED 2025 Spumante Brut Metodo Classico “Cuvée Paradiso”
Quintopasso è il marchio di Chiarli dedicato al Metodo Classico. Il nome si ispira alle cinque generazioni che si sono succedute alla guida dell’azienda a partire dal 1860. I campioni denotano tutti un lavoro di ricerca sulla spumantizzazione con l’obiettivo di dare un’impronta unica a tutta la linea. Il Brut “Cuvée Paradiso” (chardonnay 80% e sorbara 20%) è quello che ci ha convinto di più: di colore giallo paglierino tendente all’oro, al naso ha la mela matura quindi l’erba bagnata; in bocca è sapido, ricco, leggermente amaricante.
VIGOLZONE (PC) - LABRÈ
TOP HUNDRED 2025 Emilia Malvasia “Madama Dorè” 2023
Siamo agli inizi di un’avventura: poco più di un ettaro di vigne vecchie acquisite nel 2002 in quest’area di origine longobarda. Labrè significa podere recintato e coltivato a piante da frutto. È l’avventura di Samuele Paraboschi e della sua famiglia a Vigolzone. Fanno tre vini (due rossi e questo bianco dorato). Il Top Hundred 2025, scoperto all’Ostreria Pavesi di Podenzano, proviene da uve malvasia di Candia. Straordinaria questa Madama Dorè che ha un colore paglierino brillante che vira verso l’oro. Al naso senti l’intensità della pesca bianca e della frutta esotica con un fondo di note minerali; in bocca è fresco, pregnante della sua acidità, lungo, che in bocca ruota come un velluto.
SCANDIANO (RE) - CASALI VITICULTORI
TOP HUNDRED 2025 Colli di Scandiano e di Canossa Spergola Spumante Brut "Ca' Besina"
Casali Viticoltori, una delle più antiche cantine del reggiano, rappresenta un punto di riferimento del comprensorio e alla fine del 2014 è entrata a far parte del Gruppo Emilia Wine che con più di 700 soci coltiva un vigneto di circa 1870 ettari tra il fiume Po, la Via Emilia e l'Appennino Reggiano. Tra gli assaggi un plauso corale va per il Colli di Scandiano e di Canossa Spergola Spumante Brut “Cà Besina”; ottenuto dall’omonimo vitigno spergola, ha un colore dorato e un naso curioso di crosta di polenta con una punta di miele. In bocca è fresco e di buon equilibrio. Davvero un campione di piacevolezza.
FORLÌ (FC) - LA COLLINA DEL TESORO
STORICO 2025 Romagna Sangiovese Predappio “Chiesa di Monte massa” 2023
La famiglia Valentini, da oltre 100 anni, conduce questo podere dove, dagli anni Novanta, si è deciso di puntare decisamente sul sangiovese seguendo un processo di reimpianto e impianto di nuovi vigneti. Oggi al timone c'è la terza generazione che ha modernizzato la conduzione dei 30 ettari di campagna, abbracciando i dettami dell'agricoltura biologica e che ci ha stupito nel 2022 con il Top Hundred Sangiovese di Predappio “Nature" 2019. Oggi all’assaggio si fa invece notare il Romagna Sangiovese Predappio "Chiesa di Monte Massa" 2023 che ricalca il Sangiovese di Romagna della memoria. Ha un naso caldo, terroso e di mora. In bocca è elegante, pieno, decisamente secco, molto territoriale, che non smetterà mai di avere i suoi sostenitori (come noi).
TOSCANA
ANGHIARI (AR) - LE TERRE DI BEBA
TOP HUNDRED 2025 Beba (r - sangiovese, canaiolo nero, colorino, aleatico, ciliegiolo) 2020
È iniziata ai primi anni dell’800 l’avventura de Le Terre di Beba, e dopo nonno Marcello, agronomo visionario, e suo figlio Francesco, oggi quella storia continua con un nuovo respiro con la nipote Paola De Blasi, che ha saputo coniugare la tradizione con l’innovazione, senza tradire lo spirito autentico della famiglia. Fiore all’occhiello della produzione il Rosso Beba: colore rubino brillante; bouquet intenso e avvolgente, con profumi di viola mammola, note fruttate di ciliegia, lampone e fragola, eleganti sfumature speziate e iodate e sensazioni di macchia mediterranea; sorso che rivela tannini setosi e quindi bella rotondità e persistenza, con un finale fruttato e pepato.
PRATOVECCHIO STIA (AR) - TERRE DI ROMENA
TOP HUNDRED 2025 Toscana Orpicchio 2024 TOP DEI TOP BIANCHI
È il nuovo progetto voluto dalla famiglia Casadei a Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo nel cuore del Casentino sull’Appennino tosco-emiliano. In questo contesto i vigneti, posti a un’altitudine tra i 450 e i 650 m s.l.m., sono circondati dal bosco. Nei 7 ettari di viti prevalgono pinot nero e chardonnay, mentre una seconda porzione di terreno è oggi dedicata a una sperimentazione che punta a produrre qui vitigni in grado di adattarsi bene al cambiamento climatico, come la riscoperta di questo antico vitigno a bacca bianca, l’Orpicchio, della Valdarno. Ed eccoci a un Bianco cullato in anfora secondo la filosofia BioIntegrale® sposata da Elena Casadei per tutti i vini della linea “Le Anfore di Elena Casadei”. Il colore è paglierino tendente all’oro e il naso offre una pulizia totale di note aromatiche con frutta esotica e banana matura; ma è anche floreale e minerale; in bozza è pieno, rotondo, con un tannino che si compenetra con la sua acidità caratteristica. La chiusura è perfettamente sapida.
GREVE IN CHIANTI (FI) - CASTELLO VICCHIOMAGGIO
TOP HUNDRED 2025 Chianti Classico Gran Selezione “Le Bolle” 2021
Il Castello Vicchiomaggio è una suggestiva costruzione del XII secolo, oggi azienda agricola di 140 ettari. La passione di John e Paola Matta per la terra e il vino ha trasformato questo luogo ricco di storia in un punto di riferimento per la produzione di vini di altissima qualità, con 34 ettari dedicati alla viticoltura. Nei vigneti si coltivano sangiovese, cabernet sauvignon e merlot, dal cui blend nasce il rosso “Ripa delle More”. Non può mancare l'iconico Chianti Classico nella sua piramide qualitativa che raggiunge l’apice con questo Le Bolle. Al naso ci sono fiori freschi, rose e una leggera confettura di pompelmo; in bocca risulta equilibrato, con una nota di confettura di ciliegie che si fa sentire sul finale.
IMPRUNETA (FI) - TENUTA COLLAZZI
TOP HUNDRED 2025 Chianti Classico “Bastioni” 2023
Dal 1933 la Tenuta Collazzi è un gioiello custodito dalla famiglia Marchi. Negli ultimi dieci anni l'azienda ha intrapreso un'importante fase di rinnovamento, con la ristrutturazione dei vigneti e della cantina, con l'obiettivo di produrre vini d'eccellenza. La tenuta si trova in Toscana, nel cuore della zona del Chianti Classico, e gode di un microclima particolarmente favorevole, grazie alla sua posizione in un anfiteatro naturale esposto a sud-ovest, che garantisce un'ottima esposizione solare durante tutto il giorno. Oltre 25 ettari sono invece destinati alla coltivazione della vite, da cui si producono eccellenti vini, tra cui spicca il Chianti Classico “Bastioni“ 2023, il miglior Chianti presentato alle anteprime di febbraio 2025, con note intense di piccoli frutti, un po’ fumé. In bocca è ghiotto nella sua scalarità, dal palato pieno, rotondo e fruttato.
PONTASSIEVE (FI) - FATTORIA IL CAPITANO - AZ. AGR. BALBI
TOP HUNDRED 2025 Vin Santo del Chianti Rùfina Riserva 2018
Fattoria il Capitano, situata nel cuore della Toscana tra Arno e Sieve, è un’azienda agricola familiare con oltre un secolo di tradizione nella produzione di Chianti Rùfina. Oggi alla guida c’è Stefano Alacevich, titolare dell’azienda, insieme al suo enologo, Maurizio Alongi. Con 6 ettari di vigneti e 22 di oliveti certificati bio dal 2021, produce vini di alta qualità e olio extravergine d’oliva, prodotto con spremitura a freddo. Il fiore all’occhiello, accanto al Chianti Rùfina, è un vino capace di fare la storia come il Vin Santo del Chianti Rùfina Riserva, da uve trebbiano toscano e malvasia del Chianti bianca. Al naso ha le tipiche note di uva passa e tabacco e già lascia percepire un sorso non eccessivamente alcolico. In bocca punta all’eleganza, con il corredo di frutta secca che torna in un retrogusto lunghissimo.
SAN CASCIANO IN VAL DI PESA (FI) - PRINCIPE CORSINI - VILLA LE CORTI
TOP HUNDRED 2025 Chianti Classico “Le Corti” 2023
La famiglia Corsini, con una storia di nove secoli, è oggi guidata da Duccio Corsini, duca di Casigliano, insieme alla moglie Clotilde e ai figli Filippo, Elena Clarice e Selvaggia. L'azienda agricola Principe Corsini produce vino e olio biologico e vegano in due tenute: Villa Le Corti nel Chianti Classico e Tenuta Marsiliana in Maremma. Questo legame con la terra e la lunga storia familiare si traducono in un impegno per la qualità e la sostenibilità. L'azienda si distingue per la sua attenzione alla conservazione del territorio, cercando un equilibrio tra agricoltura e rispetto per l’ambiente. Il Chianti Classico “Le Corti” del millesimo 2023 è risultato uno dei migliori alle Anteprime Toscane: qui al naso avverti piccoli frutti e incenso. Molto elegante, tutto ben integrato con cenni di frutta sottospirito.
ORBETELLO (GR) - SANTA LUCIA
TOP HUNDRED 2025 Maremma Toscana Ansonica Spumante Metodo Classico Dosaggio Zero "Perlapo" 2021
Immersa nel Parco Naturale della Maremma, l'azienda Santa Lucia è un'oasi incontaminata dove il mare incontra le vigne, nella zona di produzione del Morellino di Scansano più vicina alla costa. L’approccio di questa famiglia al vino inizia nel 1898, con i primi documenti di compravendita di uve. Nel 1980, grazie alla passione di Luciano, arriva la prima vendemmia in bottiglia. Oggi l'azienda è guidata dai figli Lorenzo, enologo, e Luca, direttore commerciale e marketing. La nuova cantina è stata inaugurata nel 2010 ed è completata anche da un agriturismo. L'Ansonica Spumante Metodo Classico Dosaggio Zero “Perlapo“ 2021 è un vino molto interessante, perché sfrutta in maniera intelligente l’ansonica nella spumantizzazione. Si presenta con un colore oro antico e un naso importante e profondo di zafferano. In bocca è pieno, intenso, con una bella acidità ficcante, caratteristica del vitigno.
SUVERETO (LI) - TERRADONNÀ
TOP HUNDRED 2025 Val di Cornia Cabernet Sauvignon “Okenio” 2020
Nata a metà del secolo scorso, l'azienda agricola ha radici in una tradizione di coltivazione mista, evolvendosi negli anni '80 verso una produzione vitivinicola e olivicola di qualità. Dal 2000 la gestione è passata alla figlia, che ha ribattezzato l'azienda “Terradonnà“ in omaggio alla madre. Situata ai piedi delle colline di Suvereto, con vista sull'Isola d'Elba, l'azienda beneficia di un terreno minerale e di un microclima marittimo favorevole che si esprimono alla perfezione nel Val di Cornia Cabernet Sauvignon “Okenio” 2020. Davvero interessante a iniziare dal colore rubino intenso e un naso franco fra il vegetale e il fruttato, con note di eucalipto e cenni balsamici. In bocca è grande, ha l’eleganza dei grandi vini con tannini fini e la promessa di un’ottima evoluzione.
PALAIA (PI) - VILLA SALETTA
TOP HUNDRED 2025 Toscana Rosso “Saletta Giulia” 2020
Entriamo in una grande proprietà toscana, una maestosa tenuta di oltre 1.100 ettari, che include due antichi borghi, tra cui il celebre Borgo Villa Saletta. Sotto la gestione di esperti inglesi con esperienza nel settore alberghiero, la proprietà ha avviato un ambizioso progetto di riqualificazione del borgo, con l'obiettivo di creare una struttura ricettiva di lusso e valorizzare la produzione vinicola. L'acquisizione della vicina tenuta di San Gervasio ha ulteriormente ampliato il patrimonio aziendale che si è accompagnato alla costruzione di una moderna e scenografica cantina. I vini vanno di pari passo. Il Toscana Rosso “Saletta Giulia“ 2020 (cabernet) è l’assaggio che ci è piaciuto di più: di colore fitto, impenetrabile, al naso scatena i cavalli del cabernet sauvignon e del cabernet franc pieno con il peperone e la menta. La nota balsamica e di peperone torna in un sorso pieno, caldo e avvolgente dove il tannino è una carezza.
CASTELNUOVO BERARDENGA (SI) - PAOLO PORFIDIO
TOP HUNDRED 2025 Toscana Pigmento di Vigna “Rosso Porfidio” 2022 PREMIO OUTSIDER
Un’attrazione verso il mondo del vino nata sin dalla giovinezza, poi un percorso di studi concluso con la laurea in Viticoltura ed Enologia presso l’Università degli Studi di Milano, quindi una carriera che lo ha visto arrivare al successo sia come sommelier sia come enologo. Poi le esperienze nel Chianti di Paolo Porfidio gli hanno fatto maturare la volontà di mettersi in gioco, e da lì è iniziata l’avventura come produttore, che lo ha visto realizzare il suo sogno, ovvero dare una sua interpretazione del Sangiovese. È nato così il Toscana Pigmento di Vigna “Rosso Porfidio” dal colore rubino, dal naso di somma eleganza con profumi di giaggiolo, prugna, ciliegia e spezie, dal sorso di rara suggestione per la bella struttura, i tannini setosi, la raffinata mineralità, la persistenza infinita. Un vino che sarà famoso e che per noi figura come l’Outsider di Golosaria 2025.
CASTELNUOVO BERARDENGA (SI) - VILLA A SESTA
TOP HUNDRED 2025 Chianti Classico “Il Palei” 2023
Tra San Gusmè e il Castello di Brolio, si trova l'antico borgo di Villa a Sesta, le cui origini risalgono all'epoca etrusca. Immersa nelle colline senesi, la tenuta si estende su oltre 1.100 ettari, un paesaggio dove storia, arte e natura si fondono armoniosamente. La nuova cantina, di 5.000 metri quadrati, coniuga innovazione e tradizione, con impianti tecnologici all'avanguardia per la vinificazione. La cantina produce circa 250.000 bottiglie all'anno, con il sangiovese come vitigno predominante, coltivato in 50 ettari di vigneti specializzati e il Chianti Classico a farla da padrone. Il loro campione Il Palei della vendemmia 2023 ha toccato il massimo dei voti alle scorse Anteprime: naso dolce e intenso, equilibrato in bocca, disteso e ampio.
MONTALCINO (SI) - ARGIANO
TOP HUNDRED 2025 Brunello di Montalcino 2020
Argiano è una delle più antiche tenute e cantine del territorio di Montalcino. La sua splendida villa di epoca rinascimentale, costruita dalla famiglia Pecci è oggi di proprietà del finanziere André Esteves il quale, 10 anni fa, inizia un restauro conservativo della cantina storica e un nuovo Rinascimento dell’intera tenuta. La guida aziendale oggi è affidata al CEO/ enologo Bernardino Sani che, insieme all’agronomo Francesco Monari, opera in armonia con il territorio, con agricoltura rigenerativa volta alla valorizzazione del Sangiovese e della sua eleganza. Splendido esempio di questa filosofia il Brunello di Montalcino 2020: ha un naso di mandorla e prugna arricchito da un corredo di note verdi. In bocca però sa stupire: ghiotto, fresco con tutta la piacevolezza del sangiovese.
MONTALCINO (SI) - SANTA GIULIA
TOP HUNDRED 2025 Brunello di Montalcino 2020
Di proprietà della famiglia Terzuoli dal 1950, l’azienda si estende per 18 ettari a 300 metri sul mare: oggi a guidare la produzione c’è Gianluca Terzuoli che rivolge forze e attenzione sui due grandi gioielli del territorio cioè Rosso di Montalcino e Brunello, quest’ultimo tra i nostri migliori assaggi delle ultime Anteprime con il millesimo 2020. Un Brunello che si discosta dai canoni più tradizionali con quel naso di primo acchito vinoso e fresco, ricco di frutta, che in bocca si trasforma nell’apoteosi del sangiovese per un sorso molto elegante, vellutato e ghiotto allo stesso tempo.
MONTEPULCIANO (SI) - CROCIANI
TOP HUNDRED 2025 Vino Nobile di Montepulciano 2022
Susanna Crociani continua con passione il lavoro del padre Arnaldo e del fratello Giorgio, curando i 10 ettari di vigneto di famiglia situati in località Le Caggiole. Qui i vitigni di sangiovese, mammolo (uno dei più antichi vitigni autoctoni di Montepulciano) e canaiolo nero prosperano, dando vita a vini di grande carattere. L'affinamento di una parte di questi vini si svolge nelle suggestive cantine trecentesche situate nel centro storico di Montepulciano. Il vino simbolo che lo ha visto emergere anche alle Anteprime 2025 è il Vino Nobile di Montepulciano 2022. Ha colore rubino pieno, al naso note di tamarindo e ciliegia ed è già ghiotto al naso. In bocca è pieno, fresco, equilibrato, finemente tannico.
RADDA IN CHIANTI (SI) - VIGNETI LA SELVANELLA
TOP HUNDRED 2025 Chianti Classico “Granaio” 2023
Vigneti La Selvanella prende il suo nome dall'anima selvaggia che avvolge il podere, un angolo di terra situato nel cuore del Chianti Classico, a Radda. Settanta ettari di bosco e di vegetazione spontanea si intrecciano con uno storico vigneto di 50 ettari che, grazie all’impegno della proprietà (il gruppo GIV) è stato studiato passo a passo, per trarre il meglio da questo cru collocato a nord dell’UGA Radda alla destra orografica del torrente Pesa. Il risultato è il Chianti Classico “Granaio” che spicca per la suadenza al naso con intensità distesa di ciliegia. Molto buono, rotondo, pieno.
SAN GIMIGNANO (SI) - CASALE FALCHINI
TOP HUNDRED 2025 Vernaccia di San Gimignano “Vigna a Solatio” 2024
L’azienda nasce nel 1964 per volontà di Riccardo Falchini, in un luogo ricco di storia: un antico convento le cui terre poggiano su suoli di origine pliocenica, ricchi di argilla gialla e fossili marini che conferiscono ai vini una spiccata e inconfondibile mineralità. Divenuta un punto di riferimento per la Vernaccia di San Gimignano, l'azienda continua a produrre vini che sono un omaggio a questo terroir unico. La Vernaccia di San Gimignano “Vigna a Solatio” 2024 ha un colore paglierino con riflessi verdognoli e un naso molto intenso di ananas; in bocca è fine, verticale, sapido e fresco, con una leggera nota amaricante sul finale.
BARBERINO TAVARNELLE (FI) - CASTELLO DI MONSANTO
STORICO 2025 Chianti Classico "castello di monsanto" 2023
Dal 1962 la famiglia Bianchi è proprietaria di una tenuta che rappresenta un punto di riferimento nell’ambito del Chianti Classico. La cantina è stata la prima nella denominazione a vinificare le uve di un singolo vigneto, Il Poggio, una scelta innovativa che ha portato onore e successi, come nel caso del Chianti Classico Gran Selezione “Vigna Il Poggio”, premiato come nostro Top dei Top nel 2010. Quest'anno, il riconoscimento va al Chianti Classico "Castello di Monsanto" 2023, un vino ad ogni assaggio si conferma sempre tra i più soddisfacenti e immediati. Rosso rubino intenso alla vista, al naso spicca per quel mirtillo puro che va verso la confettura, ma anche note di sottobosco e tabacco dolce. Al sorso sprigiona grande freschezza nella sua gioventù, ma i tannini sono già addomesticati. Un Chianti Classico, come deve essere, spensierato e territoriale.
MONTALCINO (SI) - FORNACINA
STORICO 2025 Brunello di Montalcino 2020
Ruggero Biliorsi è il fondatore dell’Azienda Agricola “FORNACINA” il cui primo Brunello prodotto, risale alla vendemmia 1981. Oggi è gestita dal figlio Simone insieme al fratello Mauro, conservando immutate le stesse prerogative che mirano ad esaltare i valori della terra su cui sorge. Con la consulenza dell’enologo Stefano Bartolomei e dell’agronomo Folco Giovanni Bencini, viene portato avanti da tempo un progetto piccolo quanto ambizioso che mira, oltre a produrre un vino secondo i dettami della storia del Brunello, anche a salvaguardare l’ambiente circostante: l’azienda ha infatti ottenuto, fin dal 2004, la certificazione per la produzione di vino ottenuto con uve allevate con sistema biologico. Il Brunello 2010 è stato premiato come Top Hundred nel 2015. Dieci anni dopo è l’annata 2020 a conquistarci. Al naso ha tutti i connotati del grande Brunello: naso di cuoio e leggera pelliccia, ma anche note verdi e ammandorlate. Una cifra di eleganza che ritroviamo in un sorso equilibrato, ghiotto, diretto.
MONTALCINO (SI) - GIANNI BRUNELLI - LE CHIUSE DI SOTTO
STORICO 2025 Brunello di Montalcino 2020
Nel 1987 Gianni Brunelli fece ritorno a Montalcino per realizzare il sogno di famiglia, acquistando l’azienda Le Chiuse di Sotto, dove suo padre Dino aveva lavorato. Dalla scomparsa di Gianni nel 2008, Laura Brunelli guida l’azienda con lo stesso impegno verso la sostenibilità. Situata a nord di Montalcino, la tenuta di 5 ettari, con 2 dedicati a vigneto, offre condizioni ideali per la produzione del Brunello, che premiammo come Top Hundred nel 2009 e che ci ha colpito alle anteprime di novembre 2024 con l’annata 2020. Offre al naso note balsamiche, punte verdi di erbe officinali, agrumi canditi. Molto fine ed equilibrato.
MONTALCINO (SI) - SIRO PACENTI
STORICO 2025 Brunello di Montalcino “Pelagrilli” 2020
Situata nella zona nord di Montalcino, in località Pelagrilli, la cantina di Siro Pacenti nasce negli anni Settanta. Tra il 2001 e il 2004 viene costruita la nuova cantina, dove tecnologia ed esperienza si uniscono nel rispetto delle uve e della terra. Oggi l’azienda, guidata da Giancarlo, si estende su 25 ettari di terreno. Tra le etichette di punta, il Brunello di Montalcino “Vecchie Vigne”, premiato tra i Top Hundred nel 2004. Oggi però portiamo sul palco di Golosaria il Brunello di Montalcino “Pelagrilli” 2020. Fin dal primo contatto è una vera e propria vertigine, con note balsamiche vive e croccanti, spezie, ma anche chiodi di garofano e cannella. In bocca è scalare, verticale. Grandissimo fra i grandi.
MONTALCINO (SI) - TENUTA DI SESTA
STORICO 2025 Brunello di Montalcino 2020
Dal 1995, Giovanni Ciacci guida questa storica tenuta situata nella parte meridionale del comune di Montalcino, tra Sant'Angelo in Colle e Castelnuovo dell'Abate. Oggi è affiancato dai figli Andrea e Francesca. La proprietà si estende per circa 200 ettari, di cui 30 dedicati a vigneto, in una posizione particolarmente favorevole, riparata dai venti freddi del nord grazie alla presenza del Monte Poggio d'Arna, ma aperta alle correnti calde provenienti dalla Maremma. Il fiore all'occhiello della produzione è il Brunello di Montalcino, già nostro Top Hundred nel 2007, e tra i migliori assaggi nell’ultima edizione di Benvenuto Brunello con l’annata 2020. Iconicissimo con la sua eleganza fruttata, molto intensa. Con i suoi tannini levigati, setosi si è dimostrato uno dei migliori assaggiati nell’anno.
MONTEPULCIANO (SI) - IL MOLINACCIO DI MONTEPULCIANO
STORICO 2025 Vino Nobile di Montepulciano “Pieve Valardegna” 2021
Sorto sui resti di un antico mulino della cittadina medicea di Montepulciano, conosciuto nelle vecchie mappe catastali come “Molinaccio,” oggi è diventata una raffinata cantina con 4,2 ettari di vigneto dove a prevalere nettamente è l’uva prugnolo. Il Vino Nobile di Montepulciano "La Spinosa" fu nostro Top nel 2022 con una bottiglia della vendemmia 2019. New entry del 2025 il “Pieve Valardegna” 2021, assaggiato alle Anteprime, riscontrandolo fra i migliori di questa nuova unità geografica del Nobile. Bellissime spezie al naso accompagnano i piccoli frutti. I tannini sono integrati da far scuola in un sorso che assomiglia sempre di più a seta.
MONTEPULCIANO (SI) - LA CIARLIANA
STORICO 2025 Vino Nobile di Montepulciano “Vigna ‘Scianello” 2020
Si deve a Luigi Frangiosa, perito agrario nato in queste terre ma originario della Campania, la svolta che negli anni ha interessato l’azienda di famiglia, oggi diventata una cantina di riferimento per la produzione di un grande Nobile di Montepulciano, Top Hundred nel 2014. Luigi li realizza contando sulla collaborazione dell’enologo piemontese Mario Ronco, considerato un grande professionista nel Monferrato. Le sue etichette, nel tempo, hanno toccato livelli altissimi, raggiungendo l’eccellenza e convincendoci a ogni assaggio. Questo è accaduto anche con il “Vigna ‘Scianello” 2020, arrivato al suo acme. Al naso spiccano le note distese leggermente ematiche; in bocca un’acidità felice, con una perfetta integrazione coi tannini.
MONTEPULCIANO (SI) - PODERE LE BERNE
STORICO 2025 Vino Nobile di Montepulciano 2022
Podere Le Berne nasce negli anni '60 a Montepulciano grazie a Egisto Natalini, che insieme al figlio Giuliano decise di vinificare le uve dei propri vigneti, dando vita a una produzione familiare. Oggi è il figlio Andrea a guidare l'azienda, avvalendosi della consulenza dell'enologo Paolo Vagaggini. L'azienda si estende su circa 21 ettari, di cui 10 coltivati a vigneto. La produzione si concentra in particolare sul Vino Nobile, quest'ultimo premiato per ben due volte (una vera e propria rarità!) come Top Hundred (2010 e 2013). E non è un caso essendosi posizionato al primo posto alle ultime Anteprime, con un campione del 2022. Ha un colore trasparente e consistente. Al naso spicca la frutta rossa piena, con la prugna del sangiovese e un che di frutta secca in sottofondo. In bocca è carezzevole, con acidità e tannini integrati per offrire un sorso pieno e graffiante.
MARCHE
RIPATRANSONE (AP) - VILLA IMPERIUM
TOP HUNDRED 2025 Spumante Brut Passerina
A Ripatransone, in contrada Messieri, esiste ancora una vecchia cantina fondata negli anni ’20 da Giuseppe Cocci Grifoni. Nel 2006 un altro Giuseppe, nipote del fondatore, dà vita all'azienda Villa Imperium. Una storia secolare rinnovata nel segno dell’agricoltura biologica e di una selezione di vini espressione della massima territorialità. Il Passerina Vino Spumante Brut di colore oro, al naso è molto minerale (pietra lavica), balsamico, con note di incenso che ritornano in bocca. È sapido, equilibrato e pieno. Una bella sorpresa.
LAPEDONA (FM) - VILLA MANÙ
TOP HUNDRED 2025 Falerio “Sinfonia” 2022
Una bella scoperta, una cantina da seguire soprattutto per quanto riguarda i Bianchi, che ha saputo strapparci ben più di un’approvazione. Villa Manù è una realtà marchigiana, attiva da circa sessant’anni grazie all’impegno della famiglia Allegrini che oggi può contare su diciassette ettari di vigneti di proprietà coltivati secondo i dettami dell’agricoltura biologica, situati in parte nel territorio di Lapedona e in parte nell’entroterra, nel Comune di Force. Molto interessante il Falerio “Sinfonia“ 2022 da uve trebbiano, pecorino e passerina, offre note ematiche, frutta secca ed essenze floreali, con un finale amarognolo e un sorso pieno e ben equilibrato.
MONTE SAN PIETRANGELI (FM) - BASTIANELLI
TOP HUNDRED 2025 Marche Trebbiano “Chamaleon” 2021
Abbiamo conosciuto questa realtà lo scorso anno con l’Alicante che ci era molto piaciuto (una Promessa per i Top Hundred). Quest’azienda di famiglia però sa esprimersi altrettanto bene con le altre interpretazioni dei vini più tipici delle Marche. Da manuale il Marche Trebbiano “Chamaleon” 2021, una bottiglia per i consessi importanti e gli abbinamenti più impegnativi. Qui c’è il trebbiano nella sua massima potenza. Di colore oro con riflessi ambrati al naso di sono i fiori, schiacciati, filtrati, in essenza. C’è il profumo ma c’è anche la balsamicità della menta. In bocca è diretto, pieno, ruvido.
MONTELPARO (FM) - CASALE VITALI
TOP HUNDRED 2025 Spumante VSQ Metodo Classico Cuvée BRUT Rosé “Mont’illì” 2021
Fondata nel 1968 e oggi gestita da Gabriele Vitali, l'azienda ha ampliato l'attività di famiglia con vigneti, uliveti e produzioni ecosostenibili di olio e pasta. Su 45 ettari, 20 sono dedicati ai vigneti coltivati a basso impatto ambientale. In cantina, la qualità è al centro, con processi accurati, uso di lieviti naturali e ridotto impiego di solfiti. La spumantistica rappresenta una vera e propria eccellenza come dimostra il Vino Spumante VSQ Metodo Classico Brut Rosé Cuvèe “Mont’illì” 2021. Di colore corallo, ha un naso fine di piccoli frutti e in bocca è secco, sapido e di giusta acidità.
ANCONA (AN) - LANARI
STORICO 2025 Rosso Conero 2023
Guidata con passione da Luca Lanari, figlio del fondatore Leandro, questa realtà a conduzione familiare opera all'interno del Parco Naturale del Monte Conero. I 13 ettari di proprietà, di cui 8 vitati, sono gestiti con un approccio artigianale in ogni fase, dalla vigna alla cantina, dove Luca si avvale della consulenza dell'enologo Roberto Potentini, una garanzia. Il Conero Riserva "Fibbio" è stato premiato Top Hundred nel 2010. Il Rosso Conero 2023 invece merita questo riconoscimento di Storico: è intenso sia nel colore che al naso, con profumi di rabarbaro e anice. La bocca è piena, avvolgente, calda e succulenta.
POGGIO SAN MARCELLO (AN) - SARTARELLI
STORICO 2025 Castelli di Jesi verdicchio Riserva Classico “Balciana” 2022
Fondata nel 1972 da Ferruccio Sartarelli, è un'autentica icona e portabandiera della produzione vitivinicola marchigiana. Con oltre 50 anni di esperienza e numerosi successi, l'azienda si è concentrata fin dalle sue origini sulla produzione di Verdicchio di alta qualità. Oggi alla guida della cantina troviamo Donatella, con il marito Patrizio e i figli Tommaso, enologo, e Caterina, responsabile dell'export, affiancati da un bel team affiatato. Loro sono dei veri e propri campioni di Verdicchio, nelle sue diverse declinazioni. Il capolavoro è, però, il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico “Balciana” 2022, apice della gamma e nostro Top Hundred già nella prima edizione del 2002: si presenta di colore oro antico, al naso c’è la frutta esotica matura (mango) accompagnato però dai sentori erbacei di ortica e balsamici della mentuccia su un fondo fumè. In bocca è pieno, elegante, equilibrato, rotondo e decisamente lungo. Sicuramente uno dei migliori bianchi italiani.
ASCOLI PICENO (AP) - VELENOSI VINI
STORICO 2025 Offida Rosso “Ludi” (montepulciano, cabernet s., merlot) 2020
Non ha bisogno di presentazioni l’azienda Velenosi, una delle prime aziende marchigiane a conquistarsi un “posto al sole” nel mercato mondiale. La gamma della cantina infatti è composta da ben 36 etichette, per una produzione annua di due milioni e mezzo di bottiglie, commercializzate in 52 nazioni. Sarebbero tanti i vini da citare, ma noi qui possiamo sceglierne solo due. Anzitutto il nostro Top Hundred 2002, il Rosso Piceno Superiore “Roggio del Filare” blend di uve montepulciano e sangiovese che, riassaggiato nell’annata 2021 (la prima che ci colpì fu il 1999) si è dimostrato di nuovo grande, grandissimo. Accanto a questo il nostro Storico: l’Offida Rosso “Ludi” 2020 da uve montepulciano, cabernet sauvignon, merlot. Di colore rubino con unghia violacea, ha naso profondo complesso con note vegetali e liquirizia. In bocca è pieno, altrettanto complesso con una freschezza che resta a lungo nel retrogusto.
MONTE URANO (FM) - MARIA PIA CASTELLI
STORICO 2025 Marche Rosato “Sant’Isidoro” (montepulciano, sangiovese) 2023
Fondata nel 1999 da Maria Pia Castelli ed Enrico Bartoletti e oggi gestita con visione innovativa dal figlio Alessandro. E questa azienda rappresenta un punto di riferimento per i vini marchigiani. Con un approccio sostenibile e un focus sui vitigni autoctoni, spicca per etichette come il "Lorano", già Top Hundred nel 2005. Il Marche Rosato “Sant’Isidoro” 2023, è invece blend di montepulciano e sangiovese, ci ha colpito per la sua estrema piacevolezza: ha un colore rubino chiaro e un naso rustico arricchito dalle erbe aromatiche. Un rosato interessante anche in bocca dove quell’intensità si traduce in un vino di corpo, con le spalle larghe.
CORRIDONIA (MC) - PODERE SABBIONI - IMAC
STORICO 2025 Spumante Metodo Classico Pas Dosé 2019
Questa azienda che ha iniziato la sua attività vinicola nel 2012 si trova ai confini della riserva naturale dell'Abbadia di Chiaravalle di Fiastra, in un contesto che sottolinea l'attenzione per l'ambiente e la sostenibilità. Podere Sabbioni infatti si definisce un'azienda agricola multifunzionale, che oltre alla produzione di cibo e fibre, si impegna nella tutela del paesaggio, dell'ambiente, della biodiversità e nel contribuire alla vitalità socio-economica delle aree rurali. La sua filosofia in vigna è coerente: si concentra sulla coltivazione di vitigni autoctoni come il maceratino, localmente chiamato ribona, che è diventato il vino “bandiera”. Lo scoprimmo nel Colli Maceratesi Ribona 2018, premiato addirittura come Top dei Top tra i bianchi nel 2019. Ora, il suo méntore, Massimo Carletti, sostenuto dalla moglie Maria Grazia e dalla figlia Laura ha sfidato il destino di vignaiolo garagista portando alla luce il Metodo Classico Pas Dosé che abbiamo assaggiato a inizio 2025 e che ci ha confermato le incredibili potenzialità della ribona. Di colore oro con riflessi verdognoli al naso è decisamente complesso e intenso con sentori minerali di idrocarburi che lasciano via via spazio alle delicate spaziature di zafferano. In bocca è ricco ed elegante, contemporaneamente, con un piacevole finale amaricante.
MONTEFANO (MC) - ACCATTOLI
STORICO 2025 Colli Maceratesi Ribona 2024
Il nonno Giulio faceva vino, il padre Delio faceva vino, ma lei, Anastasia Accattoli, sognava di fare il vino con la V maiuscola, che profumasse un poco di Infinito. Un sogno che si concretizza in etichette di grande stoffa, come il Rosso del Monte premiato come Top Hundred già nel 2009, o come questo Colli Maceratesi Ribona 2024, un’etichetta che conferma questo vitigno come uno degli emergenti degli ultimi anni. Si tratta di un bel campione dal colore paglierino, quasi grigio, con una polpa di pera che si manifesta anche al palato in un sorso rotondo e fresco.
UMBRIA
TUORO SUL TRASIMENO (PG) - MONTEMELINO
TOP HUNDRED 2025 Trasimeno Gamay 2024
Montemelino è una azienda agricola biologica di circa 60 ettari, posta sulle colline settentrionali del lago Trasimeno, fra Umbria e Toscana, attorno ai 300 metri di altitudine, in un bellissimo poggio affacciato sul lago. La fattoria è stata condotta, fin dal 1961, da Margret Etten Cantarelli con Guido e ora da Sabina, sua figlia, che porta avanti con Pier un lavoro che ha sempre appassionato tutta la famiglia. Qui si respira anche tanta creatività con i disegni di Guido che arricchiscono le case ma troviamo altrettanto creativa la scelta in vigna di esaltare un vitigno come il gamma che effettivamente trova qui un terreno d’elezione. Il Trasimeno Gamay 2024 si è rivelato con un colore rubino scarico e un naso fine, intenso e pregnante, con piccoli frutti e lampone; in bocca è diretto, morbido, equilibrato, con un tannino ben integrato con la componente fruttata.
GUALDO CATTANEO (PG) - CESARINI SARTORI
STORICO 2025 Umbria Bianco “La Randa” 2024
Dinamica e giovane azienda agricola tutta al femminile che ha fatto della diversità il suo punto di forza. Chiara e Alice Cesarini hanno deciso, dopo esperienze di studio e di lavoro in Italia e all’estero, di tornare a casa per dedicarsi alla valorizzazione del vitigno autoctono del territorio: il sagrantino. Forti del progetto ingegneristico di papà Luciano, che ha progettato una cantina con tecnologie uniche, Chiara e Alice producono vini piacevoli, profumati, poveri di solfiti e di chimica di sintesi. Come l’iconico Rossobastardo (da uve sangiovese, merlot, cabernet e un vitigno autoctono umbro surmaturo), nonché il Montefalco Rosso Riserva Doc “Ripenere”, nostro Top Hundred già nel 2013 e questo Umbria Bianco “La Randa” 2024. Da uve grechetto e altri vitigni a bacca bianca, ha un colore paglierino chiaro, un naso molto aromatico di erbe officinali e menta e un sorso avvolgente, morbido, setoso, fresco e lungo.
MONTEFALCO (PG) - TABARRINI
STORICO 2025 Montefalco Sagrantino “Campo alla Cerqua” 2020
Giampaolo Tabarrini ha saputo raccogliere con maestria il testimone di una tradizione familiare lunga tre generazioni, inaugurando negli anni Novanta una nuova era per l'azienda con l'inizio dell'imbottigliamento. La costruzione della nuova cantina nel 2003, successivamente ampliata nel 2018, ha segnato un ulteriore, importante passo verso l'eccellenza qualitativa. Tra le etichette di punta, il bianco "Adarmando", da uve trebbiano spoletino, dedicato al nonno materno e già Top dei Top dei bianchi nel 2017. Senza dimenticare la gamma di Sagrantino tra cui il Top Storico di quest’anno, il Montefalco Sagrantino “Campo alla Cerqua” 2020: ha profumi profondi di frutta sotto spirito e cioccolato che anticipano un sorso pieno, intenso e avvolgente, con un tannino diffuso e setoso.
MONTECCHIO (TR) - FAMIGLIA COTARELLA - FALESCO
STORICO 2025 Spumante Brut Metodo Classico
Nel 1979 i fratelli Renzo e Riccardo Cotarella fondarono l'Azienda Vinicola Falesco a Montefiascone, dando inizio a un percorso che li avrebbe portati al successo internazionale. Dal 2016 le figlie Dominga, Marta ed Enrica hanno raccolto l'eredità familiare, guidando l'azienda con lo stesso spirito di eccellenza. Il loro lavoro ha consolidato la fama di Falesco come una delle cantine più prestigiose d'Italia, tanto da ricevere il nostro titolo di Cantina Memorabile nel 2019. Lo Storico invece va ad uno dei migliori spumanti assaggiati quest’anno. Il Brut Metodo Classico è una bollicina frutto delle rare uve rossetto. Ha un colore paglierino che mostra un perlage fine; al naso è leggerissima la crosta di pane, per un sorso setoso, ricco, fresco con una sfumatura di viola che persiste per via retroattiva. Un calice top, senza se e senza ma.
LAZIO
LANUVIO (RM) - CANTINAMENA
TOP HUNDRED 2025 Lazio Malvasia Puntinata “Divitia” 2023
Sulle colline vulcaniche dei Castelli Romani, sorge CantinAmena. L'azienda si dedica alla coltivazione di vitigni autoctoni come malvasia puntinata, bellone e cesanese, oltre a varietà internazionali, con grande attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione di un terroir unico, capace di conferire eleganza e carattere ai vini. Il Lazio Malvasia Puntinata “Divitia” 2023 è un inno alle potenzialità di questo vitigno: di colore oro, con un naso di cedro, una nota salmastra e minerale, e un leggero sentore fumé; in bocca è morbido, vellutato, con un ritorno balsamico piacevole.
MONTE PORZIO CATONE (RM) - VILLA SIMONE
STORICO 2025 Frascati Superiore “Villa dei Preti” 2022
Era il 1982 quando Piero Costantini acquistava nel comune di Monte Porzio Catone, territorio di elezione per la coltivazione del Frascati, le vigne che furono del Cardinal Pallotta con l’intento di produrre un vino di valore. Dopo aver fatto lavori importanti nei vigneti e aver modernizzato tutto il ciclo di vinificazione dando ampio spazio alla tecnologia del freddo, i risultati non hanno tardato a venire, come documentava l’inserimento tra i nostri Top Hundred 2005 di "Ferro e Seta" (nel millesimo 2003 premiato, da uve sangiovese e cesanese). Ora che l’azienda, di proprietà dell’enologo Lorenzo Costantini, si impegna nel rispetto dell’ambiente, riducendo al minimo i consumi di acqua e di energia e l’utilizzo degli antiparassitari grazie all’ausilio di attrezzature e tecnologie avanzate, il podio è conquistato con il Frascati Superiore "Villa dei Preti". Paglierino con riflessi verdi, al naso è elegante con note fruttate e floreali con ricordi di pera e fiori bianchi, mentre al palato è sapido, di buona struttura, con un finale di buona persistenza.
ABRUZZO
LORETO APRUTINO (PE) - MASTRANGELO
TOP HUNDRED 2025 Terre di Chieti Pecorino “Nuntius” 2023
La sfida dell’Azienda Mastrangelo – Tenimenti del Grifone – nasce nel 2000 dalla passione del suo titolare Filiberto Mastrangelo. I vigneti godono di buone escursioni termiche ed ottima esposizione con risultati come lo straordinario Terre di Chieti Pecorino “Nuntius” 2023. Ha un bel colore paglierino concentrato con note evidenti di pesca bianca, ma anche un agrumato fresco, che vira poi verso rosmarino ed erbe officinali. La macchia mediterranea la ritrovi anche nel sorso molto equilibrato, graffiante, con un finale sapido. È stato uno dei migliori vini bianchi assaggiati nell’estate 2025.
NOCCIANO (PE) - CHIUSA GRANDE Produzione Vini Bio e Naturali
STORICO 2025 Terre d’Abruzzo Maiolica “Abracadabra” 2024
L’Abracadabra è un rosso frutto di un vitigno raro e antico, il maiolica, creato da Franco D'Eusanio artefice dell'enosofia del vino. La cantina di Nocciano, improntata non solo al biologico, ma a una curiosa innovazione che guarda al passato, nasce nel 1994, con un approccio improntato alla qualità ma anche alla filosofia del piacere come risultato di una sintonia con la natura e l’ambiente. Fu una rivelazione il Montepulciano d’Abruzzo “In Petra Rosso” 2015 che divenne Top Hundred 10 anni fa. Ora questa autentica rivelazione dal colore rubino trasparente, naso sottile di prugna; in bocca è fresco, fruttato, tannico, decisamente curioso e da ricercare.
GIULIANOVA (TE) - FARAONE
STORICO 2025 Cerasuolo d’Abruzzo “Le Vigne” 2024
Nata nel 1916 grazie alle rimesse del bisnonno emigrato negli Stati uniti, l’azienda Faraone è sempre stata all’avanguardia al punto da intuire per primi le potenzialità delle bollicine abruzzesi. Oggi nei loro dodici ettari di vigna coltivano soprattutto gli autoctoni: passerina, pecorino ma anche montepulciano con cui ottengono questo Cerasuolo d’Abruzzo “Le Vigne” 2024 che spicca sia per la ricchezza e la pulizia del naso, sia per il corpo che sviluppa tutta la potenza del Montepulciano. La stessa che avevamo trovato nel 2016 all’interno del Colline Teramane Montepulciano “Santa Maria dell'Arco” 2007, un grande vino campione di autenticità.
MOLISE
MONTENERO DI BISACCIA (CB) - SAN ZENONE
TOP HUNDRED 2025 Terre degli Osci Rosso “Il Viandante” (montepulciano) 2023
Nata nel 1975 dall'unione di viticoltori appassionati, la Cantina San Zenone è una cooperativa che rappresenta il cuore pulsante della viticoltura molisana. Situata a Montenero di Bisaccia, lavora le uve conferite dai suoi soci, con un'attenzione particolare alla valorizzazione di vitigni autoctoni come la falanghina, che in Molise trova una particolare espressione, e soprattutto la tintilia, vero simbolo della regione. Però sarà la loro interpretazione del Montepulciano a conquistarci: il Terre degli Osci Rosso “Il Viandante” 2023 è un vino dal colore porpora con unghia violacea che nasce da uve montepulciano. Al naso confettura di prugna e viola, mentre al palato è pieno, possente, di buon equilibrio e con una mineralità che ritorna al palato.
PORTOCANNONE (CB) - TENIMENTI GRIECO
STORICO 2025 Biferno Rosso "Bosco delle Guardie" (montepulciano, aglianico) 2023
Fondata da Antonio Grieco, che porta avanti la tradizione di famiglia, l'azienda è gestita con il supporto di Emanuela Cecca, responsabile marketing e comunicazione, e dell'enologa Maria Concetta Raimondo. I vigneti si estendono a 150 metri sul livello del mare, sulla costa affacciata sull’Adriatico e sono condotti secondo pratiche agronomiche rispettose della natura, con un occhio di riguardo alla sostenibilità. La Tintilia del Molise è il loro punto di forza e non è un caso che l'etichetta "200 metri" nel 2019 (con l'annata 2015) abbia meritato il Top Hundred. Altrettanto di rilievo il Biferno Rosso “Bosco delle Guardie” 2023, da uve montepulciano e aglianico. Ha colore rubino, un naso caldo, speziato, di cuoio e pepe nero. In bocca è molto equilibrato, ha corpo, potenza e la speziatura rimane a lungo nel palato.
CAMPANIA
Castelfranci (AV) - RAFFAELE DE MARTINO
TOP HUNDRED 2025 Campania Rosso “Professò” (aglianico, piedirosso) 2017
Un winemaker con i fiocchi, Raffaele De Martino, che nel suo progetto ha pensato a due vini capaci di sintetizzare la Campania. Li abbiamo assaggiati entrambi, con giudizi pienamente positivi: il Campania Bianco “Idiàle“ 2021, frutto di uve greco, fiano e falanghina, e soprattutto questo Campania Rosso “Professò“ 2017, un sunto della sua vita, un omaggio ai maestri con cui ha lavorato per quindici anni. Frutto di aglianico e piedirosso, si presenta con un colore pieno e impenetrabile, preludio a un naso fine, pieno e intenso che spazia da note di caffè a sentori di cioccolato. In bocca si rivela un vino completo, capace di esprimere ampiezza e, al contempo, di mantenere viva l'acidità.
PIETRADEFUSI (AV) - PASSO DELLE TORTORE
TOP HUNDRED 2025 Fiano di Avellino “Bacio delle Tortore” 2024
Il nome di quest’azienda vitivinicola evoca la rotta migratoria delle tortore che sorvolano i vigneti, coltivati con pratiche attente e rispettose dell’ambiente. I vini seguono la stessa filosofia: eccellenti i bianchi dai vitigni che qui sono di casa. Il Top Hundred però va al Fiano di Avellino “Bacio delle Tortore” 2024 di colore oro e un naso dolce di zucchero filato e macedonia, con una leggera traccia ematica; l'acidità è ficcante e si accompagna a una certa sapidità.
SANT'ANGELO ALL'ESCA (AV) - BORGODANGELO
TOP HUNDRED 2025 Fiano di Avellino 2024
Situata sulla strada che porta a Taurasi, la cantina è frutto di un progetto imprenditoriale della famiglia Lo Priore che ha deciso di scommettere anzitutto sull’aglianico coltivato diffusamente negli undici ettari di vigneto a cui si sono presto affiancati i bianchi da fiano e greco selezionati da alcuni vocati appezzamenti. Il risultato è notevole soprattutto nel Fiano di Avellino 2024. Ha sentori di mandarino e miele, e in bocca è pieno, consistente, con una bella sapidità e un’acidità molto equilibrata. L’azienda si segnala anche per un’importante produzione di olio extravergine di oliva.
TAURASI (AV) - ANTICA HIRPINIA
TOP HUNDRED 2025 Irpinia Coda di Volpe 2024
Antica Hirpinia nasce alla fine degli anni Cinquanta come cantina cooperativa di Taurasi, arrivando a imbottigliare la prima bottiglia di Taurasi Docg nel 1992. Rilevata nel 2016 da un gruppo di amici, oggi è una cantina privata che punta a valorizzare i vitigni simbolo del territorio: aglianico, fiano, greco e coda di volpe. Sarà proprio quest’ultimo vitigno a convincerci del Top Hundred 2025. Così l'Irpinia Coda di Volpe 2024 offre profumi intensi di cola e agrumi, con un sorso potente, corposo e di buona acidità. Grande, bella, affascinante interpretazione, come anche gli altri vini del resto.
CELLOLE (CE) - VITIS AURUNCA
TOP HUNDRED 2025 Falerno del Massico Primitivo “Serena” 2022
Vitis Aurunca sorge tra le pendici del monte Massico e il vulcano di Roccamonfina. Nasce nel 2007 dalla visione di una cordata di agronomi appassionati che si innamorano dei terreni intorno a Garigliano con vigneti, oliveti, frutteti e mandorleti. In principio pochi ettari, oggi la proprietà ha una vasta estensione, metà a Cellole e metà nel comune di Sessa Aurunca, con colture biologiche certificate e integrate. Due i Falerno del Massico Primitivo, ma a primeggiare sarà il “Serena”. Di colore concentrato, impenetrabile, il naso è ricco, pieno di erbe aromatiche e con piacevoli sentori di noce verde. In bocca possiede una bella freschezza, equilibrio in un sorso lungo che pare non finire mai.
TRECASE (NA) - CASA VINICOLA SETARO
TOP HUNDRED 2025 Vesuvio Bianco “Contrade 61•37” (caprettone, greco, fiano) 2021
Azienda vinicola a conduzione familiare situata a Trecase, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio. Dal 1995 Riserva della Biosfera dell'UNESCO, la tenuta si estende su 12 ettari di terreni vulcanici, ricchi di lapilli e rocce effusive, che conferiscono ai vini mineralità distintive. La famiglia Setaro, con Vincenzo, il figlio Massimo e Maria Rosaria, porta avanti una tradizione vitivinicola secolare, puntando sui vitigni autoctoni come il Lacryma Christi del Vesuvio e altri vitigni autoctoni ma anche il caprettone (utilizzato anche per la produzione di uno Spumante Metodo Classico “Caprettone“), aglianico, falanghina e piedirosso. Tra le etichette più rappresentative il Vesuvio Bianco “Contrade 61•37” (mix di uve caprettone, greco, fiano) 2021. Ha colore paglierino che tende all’oro, un naso erbaceo con profumi intensi di lavanda. In bocca è fresco pieno con una bella stoffa.
CASTELFRANCI (AV) - COLLI DI CASTELFRANCI
STORICO 2025 Irpinia Aglianico “Vadantico” 2021
La storia di questa cantina prende avvio nel 2002, quando due cognati, Luciano Gregorio e Gerardo Colucci, ereditano dei terreni e, forti della storica vocazione vitivinicola dell’areale, decidono di condividere tra i due nuclei familiari un progetto moderno di viticoltura “eroica” di alto profilo. Lo spettro dei vigneti trova infatti casa ad altezze che superano anche i 700 metri s.l.m, a due passi dalle piste da sci del Monte Laceno. Un progetto capace di esprimersi anzitutto in bianchi dalla straordinaria longevità come quel Fiano di Avellino “Pendino” premiato nel 2013 con l’annata 2006. Oggi, a distanza di due decenni dalla fondazione, sono i figli Mario Gregorio e Sabino Colucci a continuare nel solco della sostenibilità ambientale. In cantina spiccano anche le etichette da uve aglianico come il nostro Top di quest’anno: l’Irpina Aglianico “Vadantico” 2021 che è molto elegante, complesso, floreale e vulcanico al naso. L'eleganza si conferma in bocca dove spicca per il tannino finissimo e le note di violetta che emergono per via retrolfattiva.
LAPIO (AV) - ROCCA DEL PRINCIPE
STORICO 2025 Fiano di Avellino Riserva "Tognano” 2020
Aurelia Fabrizio ed Ercole Zarrella guidano con passione smisurata questa loro piccola, grande, cantina in cui oggi sono entrate anche le tre figlie: Maria Rita, Simona e Martina. Oggi sono dieci gli ettari in produzione in stragrande maggioranza a Fiano. Questo infatti rappresenta un vero e proprio cru. Ce ne eravamo già accorti con il Top Hundred 2009, proprio per il Fiano d’Avellino 2008. Possiamo ribadirlo ora dopo l’assaggio del Fiano di Avellino riserva “Tognano” 2020. Ha colore paglierino che vira verso l’oro con tratti di evidente consistenza. Al naso è molto intenso ed elegante, dove spicca la frutta esotica diretta, elegante, sostenuta da una piacevole mineralità. In bocca è altrettanto elegante, vellutato, filigranoso, con un finale pulito, franco e di notevole persistenza.
PATERNOPOLI (AV) - FONZONE
STORICO 2025 Irpinia Campi Taurisani AGLIANICO"Mattodà" 2021
Lorenzo Fonzone Caccese e la sua famiglia hanno trasformato, a partire dal 2005, un colle di circa trenta ettari, quasi del tutto incolto, in un magnifico vigneto. Siamo a Paternopoli, nell’areale del Taurasi e dei grandi bianchi campani: non è un caso che proprio il loro Greco di Tufo 2021 sia stato premiato Top Hundred nel 2023. Due anni dopo eccoci già con lo Storico che per noi è l'Irpinia Campi Taurisani “Mattodà” 2021. Spicca per il naso intenso di frutta sotto spirito e radice di liquirizia che anticipa un sorso pieno, tannico e avvolgente.
CASTELVENERE (BN) - I PENTRI
STORICO 2025 Beneventano Piedirosso “Kerres” 2020
“I Pentri” è il nome dell’antica tribù sannita che popolava le aree in cui oggi è ubicata l’azienda con dieci ettari di vigneti sparsi sulle colline del Sannio beneventano, tra le alture del Monte Taburno e quelle del Matese sud orientale. Nasce nel 2002 con progetto vitivinicolo subito sostenibile e mirato a produrre vini di qualità. È un’azienda a conduzione familiare, le uve provengono esclusivamente da vigneti di proprietà e i terreni sono coltivati con inerbimento spontaneo, senza nessuna concimazione diserbo e pesticidi; i trattamenti avvengono con rame e zolfo (di cava). Le uve vengono raccolte a mano e le fermentazioni sono spontanee. Dionisio, Lia e Alessandro sui vini rossi non effettuano filtrazioni e questo Beneventano Piedirosso “Kerres” è un vero miracolo. Ha un colore rubino impenetrabile; al naso la dolcezza dei piccoli frutti, con note speziate e calde. Sarà uno spettacolo l’ingresso in bocca: morbido, diretto, graffiante, fresco. Ha avuto insieme alla Falanghina 2022 il massimo dei voti. È stato Top Hundred nel 2011, appunto con la Falanghina “Flora” del 2010.
TEVEROLA (CE) - CAPUTO 1890
STORICO 2025 Terre del Volturno Pallagrello Bianco 2023
Fondata nel 1890, l’azienda affonda le radici in una lunga tradizione familiare, oggi portata avanti con passione e visione nel solco tracciato da Corrado Caputo che ha avuto la lungimiranza di credere fortemente nei vini del Vesuvio a cominciare dal troppo spesso bistrattato Asprinio. Tra i bianchi però quest’anno l’effetto wow è stato per il Terre del Volturno Pallagrello Bianco 2023. Ha un naso ampio con profumi di limone, zenzero e mela, e in bocca ha classe, equilibrio e una spiccata acidità. Ottimo anche il Sannio Aglianico “Clanius” 2023, erede di quell’Aglianico che con l’annata 2002 conquistò vent’anni or sono il Top Hundred.
PUGLIA
LOCOROTONDO (BA) - WENO CANTINA IN VALLE D’ITRIA
TOP HUNDRED 2025 Valle d’Itria Verdeca Spumante Pas Dosè “Mavù” V.L.E. (Very Limited Edition)
Nel cuore della Puglia più autentica, la Valle d’Itria, la storia di una spumantistica innovativa prende vita grazie alla visione di Mino Zanzariello che insieme alla moglie Alma ha deciso di ridisegnare il metodo classico locale con questo progetto ambizioso che ha preso il via nel 2018. Missione compiuta ci viene da dire assaggiando questa Valle d’Itria Verdeca, vino Spumante Pas Dosè “Mavù” VLE (Very Limited Edition): una chicca da sole 700 bottiglie con un naso inizialmente fruttato, con prugna gialla ed erbe officinali, e una bocca ricca, elegante e complessa.
OSTUNI (BR) - AMALBERGA VIGNAIOLI IN OSTUNI
TOP HUNDRED 2025 Puglia Francavilla 2024
Amalberga è una nuova e affascinante realtà che mira a far rinascere la DOC Ostuni. Il progetto unisce un design ricercato alla valorizzazione di vitigni autoctoni quasi dimenticati, come la francavilla e l'ottavianello, coltivati in un territorio unico tra la Murgia e il mare Adriatico. Tanti i vini che avremmo voluto premiare ma ad emergere, anche per la sua unicità oltre che per le peculiarità organolettiche, sarà il Puglia Francavilla 2024 dal raro vitigno francavilla. Ha colore paglierino e al naso note mentolate, con la freschezza dei fiori di primavera e delle erbe aromatiche. L’ingresso in bocca è rotondo con quella vampata di erbe aromatiche davvero affascinante. Un sorso diritto, ficcante, con un finale sapido. In poche parole: elegante.
SAN DONACI (BR) - CANTINE PAOLO LEO
TOP HUNDRED 2025 Salento Malvasia Nera “Mora Mora” 2024 TOP DEI TOP ROSSI
Quella delle Cantine Paolo Leo è una bella storia di famiglia, giunta alla quinta generazione di viticoltori che, con passione immutata, hanno costruito la storia di questa cantina salentina. Oggi, un altro Paolo Leo guida l'azienda, coadiuvato dalla moglie Roberta e dai figli Nicola, Stefano, Francesco e Alessandro. Al centro della filosofia aziendale ci sono la famiglia e il territorio, con oltre 70 ettari di vigneti e un'antica masseria che testimoniano il legame con la terra. Primitivo, negroamaro, malvasia bianca e nera di Lecce sono i vitigni autoctoni protagonisti, affiancati da chardonnay e fiano. Tra i nostri assaggi, però, c’è un vino che più di tutti ci è rimasto impresso, in tre diverse occasioni di assaggio durante l’anno: il Salento Malvasia Nera “Mora Mora” 2024. Di colore porpora che tende al violaceo, dalla trama viva quasi impenetrabile, al naso è irresistibile: leggermente vinoso, con sentori di uva fragola e cioccolato. In bocca è pieno, intenso, con un frutto quasi da mordere e una bella morbidezza.
GROTTAGLIE (TA) - VETRÈRE
STORICO 2025 Salento Malvasia Nera “Passaturo” 2022
In un’antica mappa del Settecento troviamo le tracce della cantina Vetrère, oggi nelle mani di Annamaria e Francesca con la nuova generazione rappresentata dalla giovanissima enologa Martina Andriani, da Fanny Trinchera (amministrazione), Enrica Trinchera (marketing), e Federico, che opera direttamente “in campo”. Le vigne, coltivate con metodi biologici e sostenibili, si estendono per oltre 50 ettari e offrono un panorama mozzafiato. Tra i filari, il minutolo, un vitigno autoctono quasi dimenticato, che trova qui il suo habitat ideale. Proprio dal minutolo nasce il nostro Top Hundred 2013, il Salento Bianco “Cré”, che è un inno al futuro dato che il termine “cré” in dialetto significa “domani”. L’oggi invece per noi è rappresentato anche da questo Salento Malvasia Nera “Passaturo” 2022: di colore rubino trasparente, al naso offre una nota verde e aromatica, c’è la rosa col suo gambo, profondità di naso. Grande rosso finissimo, tannico con un finale amaricante che spinge la beva.
MANDURIA (TA) - GIANFRANCO FINO VITICOLTORE
STORICO 2025 Vino Spumante di Qualità Metodo Tradizionale Rosato Dosaggio Zero Millesimato “GF” 2019
Dici Gianfranco Fino e pensi ai grandi vini di Manduria. Siamo infatti a casa di un produttore che tra i primi ha capito le potenzialità del Primitivo e di questo areale, al punto da portarlo nel mondo. La sua attività prende avvio nel 2004, con l'acquisto di un piccolo vigneto di 1,5 ettari. Questo diventa il volano della sua personale avventura, puntando sulla forte identità territoriale del terroir di Manduria, sui vitigni autoctoni allevati ad alberello e su una filosofia di rispetto ambientale. Oggi l’azienda si estende su più di 20 ettari e produce vini entusiasmanti come il Primitivo “Es”, selezionato tra i nostri Top Hundred nel 2008. E questo curioso Spumante Rosato Dosaggio Zero “GF” 2019, un negroamaro spumantizzato che si presenta con un color salmone brillante, un naso fine e profondo di arancia amara, ginger ed erba amara e un palato pieno e secco, decisamente amaricante. Eleganza estrema.
BASILICATA
Bernalda (MT) - FEUDI PORSIA
TOP HUNDRED 2025 BASILICATA Primitivo “Ola” 2024
Fondata nel 2013 a Bernalda da Alberto Chianta, nipote della famiglia Lombardi, l’azienda rappresenta l’evoluzione della passione per l’agricoltura e l’olivicoltura che i Lombardi coltivano da generazioni. Oggi Chianta, facendo propri i principi e le conoscenze ereditate dalla sua famiglia, gestisce oltre 30 ettari di terreno sulle colline materane, coniugando una preziosa tradizione con una visione imprenditoriale contemporanea. Il Basilicata Primitivo “Ola” 2024 ha colore porpora intenso e trasparente. Al naso senti la profondità della confettura dei piccoli frutti e della ciliegia matura, con una nota balsamica di sottofondo. In bocca è innanzitutto vellutato, pieno, rotondo, con una finale croccante che evoca una leggera nota speziata e di caramello. È invitante e intrigante al tempo stesso, con un finale asciutto, giustamente tannico, che non abbandona, nel retrogusto, le sue iniziali note fruttate di confettura.
POLICORO (MT) - LAVIOLA VINI
TOP HUNDRED 2025 Basilicata Malvasia “Archia” 2023
Questa azienda nasce circa dieci anni fa dal sogno di Anna Maria Laviola di riconvertire in vigna i terreni di famiglia usati per i foraggi del centro ippico che un tempo rappresentava il cuore dell’attività di famiglia. Oggi l’intera produzione è totalmente biologica, i vini stanno conquistando sempre maggiore attenzione sulla scena nazionale e internazionale. A noi in particolare è piaciuto il Basilicata Malvasia “Archia” 2023. Ha un colore oro, un naso aromatico di arancia e in bocca, il sorso leggermente amaricante, è morbido ed equilibrato, per una cantina che merita di essere conosciuta.
VENOSA (PZ) - CANTINA DI VENOSA
STORICO 2025 Aglianico del Vulture “Gesualdo” 2019
È un orgoglio della Basilicata questa realtà, azienda vinicola tra le più rinomate del Mezzogiorno. Costituita nel 1957, da 27 soci promotori, oggi conta 350 soci con una superficie di 800 ettari circa, la maggior parte nel Comune di Venosa, che è il maggior produttore di uva Aglianico dell’area del Vulture. Già da noi premiata per il Terre di Orazio Dry Muscat (moscato bianco) 2005 tra i Top Hundred del 2007, quest’anno sale sul podio con uno dei suoi rossi più prestigiosi, l’Aglianico del Vulture “Gesualdo” 2019. Dal colore rubino profondo, impenetrabile, ha bouquet vinoso con sentori di frutti neri maturi e spezie, nota balsamica e di macchia mediterranea, gusto secco, pieno e vellutato.
CALABRIA
ACRI (CS) - TENUTA SANTA VENERE
TOP HUNDRED 2025 Terre di Cosenza Pecorello “Akra” 2024
“Akra“, dal greco “sommità“, indicava per gli antichi il punto più alto e il centro pulsante di vita. Questo nome, antico toponimo della città di Acri, riflette la posizione e le caratteristiche della Tenuta Santa Venere, situata Castrovillari, a ridosso del Pollino, in un microclima ideale per la viticoltura. Dove un tempo c'erano frutteti, oggi si estende una grande vigna su terrazzamenti, coltivata con aglianico, pecorello e moscato lavorati secondo le direttive di un genio come l’enologo Fabio Mecca. Si esprime alla grande il Terre di Cosenza Pecorello “Akra” 2024: di colore oro, al naso è invitante con una trama di miele e origano. In bocca raggiunge l’akra: leggermente amaricante, fresco, avvolgente e morbido.
BISIGNANO (CS) - Le Conche
TOP HUNDRED 2025 Calabria Rosso Terre di Cosenza Colline del Crati Riserva “Quercus” (magliocco dolce) 2021
L’azienda agricola Le Conche, da sempre sinonimo di eccellenza nell'olio biologico (ma anche di suino nero di Calabria e quindi di salumi tipici) ha deciso di ampliare i propri orizzonti, gettandosi a capofitto nel mondo del vino. E grazie al giovane Vincenzo Sposato lo ha fatto con una maestria che sorprende, valorizzando i vitigni autoctoni calabresi. Il Terre di Cosenza Calabria Rosso sottozona Terre del Crati Riserva “Quercus” 2021, magliocco dolce in purezza si distingue per i suoi 18 mesi di affinamento in barrique, che donano al vino un profilo complesso e duraturo. Ha un colore rubino impenetrabile con riflessi granata e al naso note fruttate con evidenza di piccoli frutti. In bocca è finissimo, filigranoso, vivo. Un grande rosso.
MORANO CALABRO (CS) - CASA VINICOLA GIALDINO
TOP HUNDRED 2025 Calabria Magliocco “1953 Don Antonio” 2022
Siamo in uno dei più bei borghi d’Italia, in un paese cartolina, dove nasce questo Calabria Magliocco “1953 Don Antonio” 2022. Si tratta di un magliocco in purezza, prodotto da Franco Gialdino con tutti i crismi del vino contadino che esprime la finezza e l’eleganza del vitigno. È una goduria il suo colore rubino sincero; il naso è un balsamico che ricorda la prugna e poi in bocca un velluto pieno, per uno dei migliori esemplari di magliocco, assaggiato da noi sia nel millesimo 2021 e sia in quello del 2022.
LAMEZIA TERME (CZ) - STATTI
TOP HUNDRED 2025 Lamezia Mantonico 2022
La storia della famiglia Statti nel mondo della viticoltura inizia nel lontano 1784, quando divenne custode di 500 ettari di terra. Su questa base i fratelli Alberto e Antonio Statti, quarta generazione, hanno costruito un progetto enologico moderno, senza mai spezzare il legame profondo con la tradizione. Oggi i cento ettari di vigna sono accorpati in un unico blocco, si trovano in un’area naturalmente protetta dai venti marini, dove l’escursione termica favorisce l’espressività delle uve. Le pratiche agronomiche prevedono basse rese e interventi mirati per garantire una qualità costante. La cantina è un luogo privilegiato di enoturismo. Il Lamezia Mantonico 2022 è stato una folgorazione, dopo l’assaggio di tutti i vini prodotti in azienda. Ha colore oro dalla consistenza visiva immediata. Al naso spicca una nota diretta di frutta (ananas speziato), idrocarburi e sensazioni minerali. In bocca è ampio, con un finale amarognolo leggermente fumé, ma la persistenza sembra far tornare sul palato la frutta esotica dell’olfazione. Un grande bianco che rappresenta una sorpresa.
CIRÒ MARINA (KR) - MADDALONA DEL CASATO
TOP HUNDRED 2025 Cirò Rosato 2024
Trenta ettari di vigneti nel cuore della denominazione Cirò sono il cuore di questa azienda nata negli anni Venti con le rimesse dall’America e diventata nel volgere di pochi anni una delle realtà di spicco. A conquistarci il loro Cirò Rosato 2024, da uve gaglioppo in purezza: ha un colore rosa brillante e un naso di pesca, con una nota di tè che emerge in bocca dov’è fresco e leggermente tannico. Di grande bevibilità.
BISIGNANO (CS) - SERRACAVALLO
STORICO 2025 Terre di Cosenza Colline del Crati Magliocco rosso “Quattro Lustri” 2024
Tornare a Bisignano nella cantina dei Demetrio Stancati e della moglie Flaviana è stato emozionante, avendola visitata agli esordi dei loro investimenti. Oggi è un modello di enoturismo compiuto, ma tutto qui parte dalla qualità indiscussa dei vini che nascono da vigneti impiantati ad altezze importanti (600 metri s.l.m.). Ora, nel 2011 salì agli onori dei Top Hundred il Valle dei Crati “Vigna Savuco” 2007 a base di magliocco, ma quest’anno, dopo una serie di assaggi a più riprese, non abbiamo avuto dubbi sul Terre di Cosenza “Quattro Lustri” 2024 (magliocco rosso) Ha colore porpora concentrato; al naso la finezza delle note di prugna, viola, carruba, ma poi cioccolato, ribes, tabacco. Insomma una complessità davvero pazzesca dove ogni elemento, tannini e acidità sono perfettamente integrati. È uno dei più grandi rossi d’Italia.
SAN DEMETRIO CORONE (CS) - PODERI MARINI
STORICO 2025 Calabria Bianco "Koronè" 2024
Realtà giovane, per quanto attiene il vino (sebbene sia pluricentenaria, la sua storia, visto che i secoli di storia alle spalle sono tre) oggi che la tenuta è di circa 300 ettari, 130 sono a orientamento olivicolo. 35 ettari alla produzione di Clementine di Calabria, 7 ettari a vigneto, dove han sposato la filosofia del naturale, con agricoltura biologica. Già Top Hundred 2014 con il Calabria “Basileus” 2012, in questa tornata ci ha stupito il Calabria Bianco "Koronè" 2024. Ottenuto da malvasia, sauvignon blanc, chardonnay, ha un colore paglierino, un naso aromatico di salvia, molto elegante, e pesca. In bocca è pieno, filigranoso, con una nota amaricante che si prolunga in freschezza.
SAN LORENZO DEL VALLO (CS) - LA PESCHIERA
STORICO 2025 Terre di Cosenza “Conciò” (aglianico) 2024
Abbiamo un debole per questa azienda condotta da Alessandro, Flaviana e Daniela Gallo che riesce a centrare tutti i vini. Siamo nell’entroterra jonico, nella valle dell’Esaro e i loro vigneti occupano 13 ettari. Di una complessa azienda agricola nel 2016 ci colpì il loro Terre di Cosenza Bianco “Jentilino” da uve greco bianco e mantonico, ma non da meno è il Pecorello che beviamo abitualmente. Tuttavia quest’anno ci siamo concentrati sui vini rossi, scoprendo che gli eredi di quella che era un’azienda dedita alla produzione di liquirizia, oggi sanno fare grandi cose con magliocco e aglianico. E proprio il loro Aglianico in purezza “Concio” 2024 ci ha rapiti, anche se avevamo già deciso per il loro Terre di Cosenza Rosso “San Lorenzo” da uve magliocco. Ed eccolo con quel colore rubino brillante e note di mandorla, frutta concentrata, liquirizia nera (manco a farlo apposta) ed erbe officinali. In bocca è elegante, setoso, tannico.
SARACENA (CS) - CANTINE VIOLA
STORICO 2025 Calabria “Biancomargherita” (guarnaccia bianca, mantonico bianco) 2021
Luigi Viola quest’anno ci ha regalato l’emozione di una degustazione di Moscato di Saracena di quattro produttori, fra cui lui col suo campione che nel 2004 fu uno dei primissimi vini Top dei Top della nostra selezione dei 100. Un vino clamoroso che ancora oggi dice la sua. Ma da un paio di anni ci siamo applicati ad assaggiare tutta la produzione di questa cantina, fino alla folgorazione di quest’anno, dove fra il Magliocco “RossoViola” 2015 e Calabria Magliocco “Rinni” 2021 abbiamo scelto un figlio di quel primo vino prodotto con uve guarnaccia e mantonico. Si chiama BiancoMargherita e si presenta subito di colore oro con una speziatura evidente che poi ritrovi in bocca. Il sorso qui è pieno, senti la viola sul finale, fresco e pregnante che ha pure una sapidità lunghissima.
SARACENA (CS) - MASSERIA FALVO 1727
STORICO 2025 Terre di Cosenza Pollino Guarnaccia “Donna Filomena” 2024
Della degustazione dei vini di questa cantina ci siamo ricordati a lungo. Raramente infatti capita che tutti – ma proprio tutti – i campioni assaggiati raggiungano le votazioni più alte. Eppure è stato così per questa realtà che sorge sulla piana di Sibari, inizialmente vocata alle arance e riconvertita alla viticoltura agli inizi del Duemila. Decisione azzeccata ci vien da dire sia per il nostro Top Hundred 2017, il Calabria Passito “Milirosu”, sia per questa Terre di Cosenza Pollino Guarnaccia “Donna Filomena” 2024: da uve guarnaccia bianca, ha un naso fine e minerale con note citrine, leggermente fumé e di pera. Al palato è pieno, vellutato, con un'acidità ben integrata e una chiusura sapida.
CIRÒ MARINA (KR) - CAPARRA & SICILIANI
STORICO 2025 Calabria Pecorello 2024
Un’azienda nata nel 1963 e che può contare sulla consulenza di un enologo di vaglia come Jacopo Vagaggini. Sono 231 gli ettari vitati su cui può contare la proprietà, anche con i terreni dei soci. Hanno uno stabilimento vinicolo tecnologicamente avanzato con la capacità di 31.000 ettolitri divisi in 110 vasi vinari, distribuiti su tre piani. Già nel 2006 entrò nella nostra orbita dei Top Hundred il loro Cirò Rosso classico “Volvito” 2002, quest’anno invece siamo stati combattuti su due Bianchi: Il Curiale 2024 (uve greco e pecorello) e il Pecorello in purezza 2024 che alla fine ha prevalso. Ha colore giallo concentrato e trasparente; al naso ha note intense di frutta un poco speziate; in bocca è filigranoso, verticale, finissimo, sapido. Grandioso!
CIRÒ MARINA (KR) - FATTORIA SAN FRANCESCO
STORICO 2025 Calabria Rosso “Vignacorta” (gaglioppo, magliocco) 2023
Ed eccoci a Cirò, da un vecchio amore se è vero che questa cantina figura nell’albo dei Top Hundred della prima edizione, quella del 2002, dove la selezione era molto selettiva, avendo di fronte un parterre di cantine di valore. Eppure il Cirò Rosso classico “Ronco dei Quattro Venti” 2000 si impose fra i 100 migliori vini d’Italia. Ora, dopo 24 anni, eccoci ad ossequiare un altro rosso, il Vignacorta 2023, da uve gaglioppo e magliocco. Ha naso elegante con note di sottobosco e un ché di balsamico. In bocca è carezzevole il suo tannino, per un sorso di una bella stoffa, pieno e persistente. Ci sono piaciuti anche i Bianchi (il Settenari 2024, da greco bianco e chardonnay e ancora di più il Calabria Bianco Di Sale Pecorello 2024). Il merito va ai tre fratelli Pasquale, Antonio e Rosa Iuzzolini che hanno impostato un’azienda nel nome della sostenibilità e dell’innovazione.
SICILIA
GELA (CL) - CASA GRAZIA
TOP HUNDRED 2025 Sicilia Grillo Riserva “Zahara” 2023
È un'azienda agricola a conduzione familiare situata a Gela, all'interno della Riserva Naturale del Biviere. La famiglia Brunetti si dedica, dai primi del Novecento, alla coltivazione di uliveti, frutteti e alla produzione di uve. La vicinanza al lago e al mare conferisce alle uve caratteristiche uniche, grazie alla sapidità e alla salinità che si percepiscono soprattutto nel Sicilia Grillo Riserva “Zahara“ 2023, invitante fin dal colore brillante con riflessi verdolini. Il naso è molto fine ed elegante, con note di sambuco e ortica. In bocca è fresco, con acidità levigata da queste parti saline, un equilibrio quasi perfetto.
RANDAZZO (CT) - FILIPPO GRASSO
TOP HUNDRED 2025 Etna Rosso “Ripiddu” 2022
L'azienda di Filippo Grasso è una celebrazione del legame ancestrale della sua famiglia con l'Etna. Le vigne, situate sul versante est del vulcano a circa 650 metri di altitudine, affondano le radici nel suolo vulcanico della “Muntagna” con quel sentore minerale e leggermente fumè che li rende inconfondibili. L'Etna Rosso “Ripiddu” 2022, frutto di nerello cappuccio e nerello mascalese, si presenta con un colore rubino e un'unghia che tende all'aranciato. Il naso è intenso, con note di erbe officinali, piccoli frutti e violetta. Al palato è pieno, equilibrato, caldo e intenso.
PARTINICO (PA) - AUGUSTALI
TOP HUNDRED 2025 Terre Siciliane Catarratto “Il Suolo” 2023
L’enologo Vincenzo Bambina e la moglie Finella, apicoltrice e pioniera dell’educazione agricola hanno fatto della loro tenuta di 19 ettari di colline immersi nel suggestivo territorio di Bosco Falconeria un perfetto luogo di accoglienza e punto di snodo fondamentale per conoscere le potenzialità di questo areale incorniciato dal Golfo di Castellammare. Il Terre Siciliane Catarratto “Il Suolo” 2023 si presenta di un bel colore oro con un naso profondo e ricco di erbe aromatiche come l’alloro e con un palato morbido, setoso, molto equilibrato e di corpo.
MARSALA (TP) - CARLO PELLEGRINO
TOP HUNDRED 2025 Marsala Vergine Riserva “N° 018 Single Barrel” 2005 TOP DEI TOP PASSITI
Con una storia che ha inizio nel 1880 grazie al fondatore Paolo Pellegrino, le Cantine Pellegrino sono un simbolo della tradizione vitivinicola siciliana. In oltre 140 anni di attività, la famiglia Pellegrino, ancora oggi alla guida, ha acquisito una profonda conoscenza del territorio. Partendo dallo storico stabilimento di Marsala, l'azienda ha progressivamente ampliato i propri orizzonti, prima con l'acquisto della Tenuta Gazzerotta per la produzione di vini bianchi e rossi nel 1980, e poi con la creazione della cantina di Pantelleria nel 1992, dedicata a moscati e passiti. Tra le tante etichette, però, un doveroso inchino spetta al Marsala Vergine Riserva “N°018 Single Barrel” 2005 che si presenta nelle bottiglie che solitamente sono destinate ai grandi distillati. E non è un’esagerazione per questo vino dal classico colore ambrato, con un naso di grande complessità che spazia dalla senape all'arancia candita fino al tabacco. In bocca è fresco, vellutato e decisamente lungo, un vino da meditazione nel significato più pieno di questo termine. È il vino Top dei Top della categoria Passiti.
MARSALA (TP) - HERITAGE - FRANCESCO INTORCIA
TOP HUNDRED 2025 Sicilia Grillo “Vignemie” 2023
“La mia eredità, l’eredità della nostra famiglia.” Così Francesco Intorcia dice sì sé e della storia che lega la sua famiglia al vino dal 1930. Lui che rappresenta la terza generazione, e che nel 2012, seguendo il padre, dopo essere rimasto affascinato dalla grandezza del Marsala, ha avviato Heritage, il progetto con cui ha scelto di promuovere il Marsala, appunto, liberandolo dalla limitazione di essere un semplice vino da dopo pasto ma dimostrando come sia un vino versatile. Nella sua produzione di valore anche il Sicilia Grillo “Vignemie”, dalle note agrumate, dai profumi di frutti mediterranei e gelsomino, dal sorso fresco e sapido.
NISCEMI (CL) - FEUDI DEL PISCIOTTO
STORICO 2025 Sicilia Frappato 2024
Si trova a pochi minuti da Caltagirone e a un passo dal mare, in Sicilia. La cantina, parte del gruppo Castellare di Castellina, nasce in una struttura del Settecento, che comprende anche un antico palmento, e dispone di una moderna cantina in grado di vinificare fino a 10.000 ettolitri, dotata delle più avanzate tecnologie. La prima vendemmia risale al 2007, e da allora l'azienda si è affermata per la produzione di vini di alta qualità. Tra questi il Terre Siciliane Grillo, premiato come Top Hundred nel 2015 e questo Sicilia Frappato 2024 che ha un colore tendente al rosato, un naso fruttato di albicocca e pasta di mandorla, e in bocca è tannico, fresco ed equilibrato.
MISTERBIANCO (CT) - TENUTA INCARROZZA
STORICO 2025 Terre Siciliane Syrah “San Nicola In Carrozza” 2018
Probabilmente non è ancora riconosciuta quanto merita questa azienda dei coniugi Giuseppe e Caterina Pellegrino che invece vanta una gamma di grande valore sia per i bianchi sia per i rossi. Noi ne siamo innamorati fin dal 2018 quando li abbiamo conosciuti per il Terre Siciliane Bianco “Uve d’Agosto” 2016 che premiammo con il Top Hundred 2018. Nella degustazione di inizio anno, abbiamo apprezzato un grande alicante spumantizzato, ma ancor più grande questo Syrah, che rende onore a un vitigno che in Sicilia ha trovato un terreno prediletto. Il Terre Siciliane Syrah “San Nicola In Carrozza” 2018 si conferma un magistrale esempio di syrah siciliano. Di colore rubino fitto ha un profilo olfattivo imperioso che evoca mirtillo, erbe aromatiche e senape. In bocca è pieno, intenso e decisamente avvolgente, dotato di corpo e struttura.
SALINA (ME) - FRANCESCO FENECH
STORICO 2025 Malvasia Secca Salina “Maddalena” 2023
La produzione di Malvasia delle Lipari è una tradizione di famiglia, per Francesco Fenech, visto che già i suoi avi, nell’ ‘800, si occupavano di tale attività. La svolta tuttavia è del 1996, con la decisione di imbottigliare il vino, fino ad allora venduto da lui e da suo padre Antonio in cantina direttamente dalle botti. Oggi la superficie vitata a malvasia ha raggiunto i 7 ettari, l'azienda è certificata biologica (ente certificatore CODEX) e UNI-EN ISO 9000, 9001, 10939 (tracciabilità) e 14000 (ente certificatore Unione Italiana Vini). Da noi premiato tra i Top Hundred del 2005 con la Malvasia delle Lipari Passito 2003, oggi si conferma tra le nostre eccellenze con la Malvasia secca Salina “Maddalena”. Di suggestiva aromaticità, con note floreali di biancospino e fruttate di albicocche e fichi, in bocca è secco, piacevolmente fresco, di buon equilibrio e sapidità.
SARDEGNA
MAMOIADA (NU) - FRANCESCO CADINU
TOP HUNDRED 2025 Cannonau di Sardegna “Mamojà Perdas Longas” 2023
Di recente fondazione, ma con un passato che negli anni cinquanta ha visto la famiglia titolare acquistare una vecchia vigna in zona “Fittiloghe” (ancora oggi patrimonio dell’azienda), questa cantina oggi ha 8 ettari vitati, a Mamoiada, coltivati ad alberello, ad un’altitudine di circa 650m s.l.m. La filosofia produttiva è sostenibile e rispettosa dell’ambiente, con i vini che sono realizzati con uve selezionate provenienti dalle vigne più antiche, con fermentazione spontanea senza aggiunta di lieviti. Di notevole classe il Cannonau di Sardegna “Mamojà Perdas Longas”, dalle note al naso che richiamano la macchia mediterranea e dal sorso che esprime la mineralità del suolo granitico.
CALANGIANUS (SS) - TENUTE GREGU
TOP HUNDRED 2025 Cannonau di Sardegna “Animosu” 2021
Nelle campagne tra Telti e Calangianus si trovano i 30 ettari di superficie vitata nei quali crescono il cannonau e, soprattutto, il vermentino, che rappresentano il cuore della produzione di questa azienda agricola condotta fin dagli anni Venti del Novecento dalla famiglia Gregu. Gli assaggi sono stati tutti convincenti ma dovendo sceglierne uno, abbiamo optato per il Cannonau di Sardegna “Animosu“ 2021: profondo, concentrato, tannico, setoso, decisamente pieno nel sorso.
SERDIANA (SU) - ARGIOLAS
STORICO 2025 Vermentino di Sardegna “Costamolino” 2024
Dire grandi vini, in Sardegna, è dire della cantina fondata da Antonio Argiolas alla fine degli anni Trenta, simbolo dell’enologia sarda grazie a una produzione che sin dagli esordi a oggi, si è segnalata per qualità eccelsa, dove ad essere esaltati sono un terroir perfetto per la vite e le vigne. Ora è la terza generazione alla guida di questa realtà che conta più di 250 ettari di terreno, suddivisi in 5 diverse tenute. Se il vino più celebre è il rosso Turriga, nostro Top Hundred già nella prima edizione del 2002 (blend di uve cannonau, malvasia nera, carignano e bovale), quest’anno l’azienda centra l’ingresso tra le nostre eccellenze con il Vermentino di Sardegna "Costamolino". Giallo paglierino chiaro, al naso ha note fruttate di susine, pesche, nespole, ananas, sentori di erbe aromatiche, gusto secco e sapido.
