Degustazione dell'Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano
A Montepulciano ci vieni sempre volentieri: per la bellezza del borgo, e per questo Vino Nobile che è stato capace, negli anni (e ormai sono tanti) di riservarci sorprese. E la sorpresa di quest’anno è proprio una novità, ossia il lancio della prima annata con la menzione “Pieve” che sostanzialmente coincidono con i cru e che sarà oggetto di un nostro secondo articolo. Detto questo, la degustazione si è sviluppata in 2 giornate. La prima, sabato 15 febbraio dove abbiamo passato in rassegna i campioni (sempre di meno ogni anno) dell’annata 2022 che debutta. Un’annata considerata addirittura “eccezionale” avendo avuto la valutazione nell’anno della vendemmia, dopo la malolattica, di cinque stelle (ma che forse, con l’assaggio del poi, vale qualcosa in meno).
Ora, al termine dei nostri assaggi, la prima valutazione che ci sentiamo di fare è che il Nobile (piace chiamarlo così), figlio di quel sangiovese prugnolo gentile, ha sempre di più una coerenza che si fortifica fra tutte le cantine. Il colore ha buona concentrazione, ed anche qui è coerente nella sua generale trasparenza. Acidità e tannini ci sono apparsi fini e già ben integrati in questo 2022. Non abbiamo trovato il vino muscoloso che talvolta appariva in altre edizioni e forse è stato meglio così. Ciò non significa che mancasse la stoffa. Anzi. In ogni caso, mi ha sorpreso, alla fine degli assaggi, che l’80% dei campioni (erano 22) abbiano avuto valutazioni fra l’ottimo e l’eccellente, anche se al vertice dei 5 ***** sono arrivati in pochissimi.
Quindi che dire? Un Nobile 2022 che può dirsi “contemporaneo”, da bere, favorito da un’annata che, dal punto di vista climatico, alla fine si è risolta felicemente e dove in vigna qualche produttore ha già iniziato a fare le prove, con vendemmie anticipate, del Nobile che verrà.
Detto questo, dopo gli assaggi effettuati alla cieca, il primo campione, che solitamente è penalizzato, ha tenuto la barra dritta fino alla fine, rivelandosi il prototipo ideale, almeno secondo me, dell’annata che trasporta bene la tipicità di un vino.
Si tratta della cantina LE BERNE di Cervognano della famiglia Natalini. Ha infatti un colore trasparente e consistente. Al naso spicca la frutta rossa piena, con la prugna del sangiovese e un che di frutta secca in sottofondo. In bocca è carezzevole, con acidità e tannini integrati per offrire un sorso pieno e graffiante
LUNADORO Il Nobile aveva colore rubino già con riflessi aranciati. Al naso la carezza di note minerali, per un sorso elegante, croccante, iconico.
PODERE LAMBERTO, cantina di recente costituzione (è del 2021) ci ha presentato un Nobile dal colore rubino classico e al naso note fruttate intense e speziate. C’è una sottile vaniglia, ma in bocca sostanza, per un sorso filigranoso e di bella verticalità.
IL MOLINACCIO col suo 2022 si presenta con un Nobile trasparente; ha note citrine al naso e in bocca è decisamente tannico, astringente, vivo, scalare e filigranoso. Non male.
LA BRACCESCA, cantina della famiglia Antinori non si smentisce e il suo Nobile 2022 ha un bel naso iconico con effluvi di frutta rossa e spezie che anticipano pienezza. In bocca è fine con un sorso piacevolmente scalare
LE BERTILLE, cantina della famiglia Roberti ancora una volta sa interpretare il Nobile come dev’essere. Al naso ecco le tipiche note di pelliccia con quella speziatura animale tipica dei grandi sangiovese che poi vira per un effluvio di agrumi. In bocca è tannico, e chiede pazienza, sapendo che la sostanza c’è per un vino che, affinandosi, sarà una goduria.
MANVI “ARYA” Una novità per noi del Golosario l’assaggio del Nobile di questa cantina che ha solo 10 anni. Al naso ha un cuore di frutto pieno e una speziatura sottile. In bocca è corretto, coi tannini ben integrati e il sorso fine. Bravi!
VECCHIA CANTINA DI MONTEPULCIANO. Non è il primo anno che registriamo soddisfazioni dai vini di questa cantina che si è affidata a un enologo di vaglia come Lorenzo Landi (il medesimo delle Bertille). Il Nobile 2022 ha colore rubino con sfumature aranciate. Il naso è fine, di frutta e spezie ben equilibrate. E anche in bocca appare equilibrato, perfetto nella sua evoluzione tannica, ottimamente integrata.
TENUTA CALIMAIA FRESCOBALDI Si presenta al naso con speziature animali. Il sorso è pieno, e anche in bocca senti la carezzevole speziatura pellicciosa con la finezza dei tannini.
VANNUTELLI È la cantina del giovane Edoardo Maria che lo scorso anno ci colpì tanto da essere annoverato fra i Top Hundred di Golosaria 2024, dove pure si è fatto apprezzare fra i magnifici 100 espositori. E anche quest’anno non si smentisce col Nobile 2022 che un colore rubino iconico; al naso una nota particolare di frutta rossa candita che marca una certa intensità. Un gran bel naso. In bocca è equilibrato, corretto, tannico, piacevole. Bravo.
CROCIANI Ecco una cantina novità guidata dalla tenace Susanna Crociani, organizzatrice di concerti per alcuni fra i più famosi cantati pop, oggi immersa con convinzione nel vino tanto da giocare le sue carte con il prugnolo gentile ma anche il raro mammolo e il canaiolo nero per fare, come dichiara nel suo sito, “il Vino come piace a me". E anche a noi è piaciuto, tanto da vergare i 5 ***** dell’eccellenza. Il Nobile 2022 ha colore rubino pieno, al naso note di tamarindo e ciliegia ed è già ghiotto al naso. In bocca è pieno, fresco, equilibrato, finemente tannico. Brava Susanna. Ci sentiremo prestissimo!
POLIZIANO Bellino! Si dice così fra i toscani quando un vino sorprende. Questo 2022 ha colore rubino trasparente e al naso un’intensa speziatura animale che poi diventa complessa con il frutto, dal cuore maturo e intenso. Equilibrato, setoso, piacevolmente fresco e in divenire. E come poteva essere altrimenti per una cantina iconica come questa?
TALOSA. Altra cantina della nostra predilezione, che ha lo shop wine proprio dietro al Duomo e di fronte al mio hotel preferito, il Riccio (dove le colazioni sono uno spettacolo). Anche questa ha una bella speziatura animale e poi mostra la frutta, in maniera molto fine. Il sorso è equilibrato, piacevole, morbido.
GRACCIANO DELLA SETA Ha colore trasparente; al naso frutta con un effluvio diretto e intenso che a tratti ricorda i piccoli frutti. Elegante, con un corpo misurato, come quello di questa annata.
ANTICO COLLE Al naso senti la nota fruttata e speziata insieme. Ha corpo ma è ancora un po’ scomposto con tannini ancora verdi. Ma teniamolo sotto osservazione, perché questa cantina di Andrea Frangiosa ci ha sempre dato ottime soddisfazioni
TENUTA POGGIO ALLA SALA. La famiglia Toppetta ha acquistato l’azienda proprio nel 2022. E in questo Nobile al debutto ci sono speziature da vermut per un naso intenso dove emerge il frutto. In bocca è vellutato ed equilibrato, con tannini ben integrati. Un Nobile desiderabile.
TREROSE, cantina del gruppo Angelini, colpisce che dal colore trasparente, emergano note intense e calde di frutto. Un sorso decisamente ghiotto.
LA CIARLIANA Che dire? Applausi per una cantina che ogni volta mostra la sua iconica idea di tipicità. Come la vuole Luigi Frangiosa e con lui l’enologo piemontese Mario Ronco. E infatti al naso questo Nobile 2022 lo trovi con note ematiche e animali ben distese. In bocca è setoso, franco, secco, tannico invitante.
VALDIPIATTA Ha colore rubino trasparente e consistente; naso fruttato perfetto. In bocca è pieno, setoso, tannico (ha dato il massimo che poteva dare in questa annata). Qui lo sanno fare bene il vino.
Abbiamo poi fatto un giro di selezioni, e di altre annate, dove ci ha colpito (cito solo le cantine con voti alti) la Riserva 2021 di BOSCARELLI e quella di LUNADORO, ma ancora una volta il massimo dei punteggi lo ha portato a casa LE BERNE, con un Nobile di notevole espressione, dai tannini ben integrati, e di persistenza lunga.
Però anche CARPINETO ha detto la sua con un colore concentrato e naso di spezie felici (un naso bellissimo!); perfetto in bocca con equilibrio, velluto e tannini integrati. Applausi sinceri!
GRACCIANO DELLA SETA aveva speziatura animale e un’acidità ficcante nell’ampiezza del sorso
Anche BINDELLA ci ha dato un Nobile riserva Vallocaia 2021 setoso, equilibrato
Dell’annata 2021 (non riserva) abbiamo ritrovato quello che consideriamo un vecchio amore, ossia la cantina VILLA S. ANNA che mi colpì nelle primissime Anteprime. In questo Nobile che rende ragione del fatto che occorre avere pazienza di affinamento in bottiglia, ho trovato una leggera e piacevole speziatura. In bocca un equilibrio iconico, che ti fa dire: “Ho ritrovato il mio Nobile di Montepulciano
Anche la LA BRACCESCA “VIGNA SANTA PIA” 2021 aveva un naso di note verdi ed ematiche. E anche questo è stato un sorso bellissimo e pregnante. TRIACCA ha giocato invece col Santavenere 2020. Un vino dalle note fruttate belle distese con cenni di incenso e in bocca un piacevolissimo equilibrio.
DE RICCI. Ancora soddisfazione con il Nobile “Soraldo” 2020 della famiglia Trabalzini. Le note al naso sono dolci: amarena e il suo nocciolo. Molto buono, iconico, fresco, con una bellissima texture.
LA CIARLIANA col “Vigna Scianello 2020” si è presa, senza il minimo dubbio, i cinque***** Un vino prontissimo, con note distese leggermente ematiche; in bocca un’acidità felice, con una perfetta integrazione coi tannini. Goduria pura!
TENUTA POGGIO ALLA SALA del 2020 ha presentato la Riserva. Naso molto fine, disteso, equilibrato tannico, fine anche in bocca
TENUTA TREROSE eccola ancora con la Riserva “Simposio” 2020. Al naso note fruttate sugose, dove c’è proprio la rosa. In bocca c’è un equilibrio iconico e disteso, tipico dei migliori Nobile
ICARIO ha messo in campo la Selezione “Sansasia” 2019. Note distese, leggermente ematiche, di piacevole equilibrio.
Ma FATTORIA DEL CERRO con l’Antica Chiusina” Selezione 2019 ha fatto bingo. Belle le note profonde di siepe; notevole la trama filigranosa per un bell’esemplare di Nobile da campionato
MONTEMERCURIO aveva la Selezione “Damo” 2016. Molto buono, col velluto in bocca con e una freschezza finale.
E infine CARPINETO con la selezione “Poggio Sant’Enrico” 2015 non poteva deludere. E infatti ci ha fatto chiudere questa degustazione con il massimo dei voti a questo suo vino simbolo che aveva note di piccoli frutti intensi, spezie dolci e poi una notevole complessità in bocca, con un’integrità indomita. E come si fa, davanti a un bicchiere così, a non innamorarsi di un Nobile?