Golosaria primo week-end: c'è vita in Monferrato!

Si è chiuso ieri con il concerto tra le vigne in programma alla cantina Bava di Cocconato il primo week-end di Golosaria tra i castelli del Monferrato, che nel fine settimana ha segnato la “Ripartenza al sapore di Monferrato” - così titola La Stampa - portando al castello di Casale i produttori del Golosario, le Cucine di Strada e una selezione di birre artigianali. L’attesa è ora per il secondo appuntamento del prossimo fine settimana, con gli assaggi di Barbera&Champagne a Villa Morneto di Vignale e in tante altre location fra le colline. Su www.golosaria.it tutti gli appuntamenti del secondo atto.

 

La notizia

Ue ancora contro l’Italia sulle etichette nutrizionali. Un’ultima beffa alla dieta mediterranea arriva dall’ultimo studio dell’Unione Europea che approva il Nutriscore, l’etichetta fronte pacco che penalizza le nostre eccellenze gastronomiche. “I consumatori, compresi quelli a basso reddito - spiegano alla Ue - preferiscono etichette nutrizionali fronte pacco colorate e valutative” rispetto a quelle non valutative come il NutrInform Battery proposta dall’Italia. (QN) @ Vola il trend della vasocottura. In tempi di crisi, il metodo di cottura in barattoli di vetro ha conquistato il 90% in più di clienti tra hotel, ristoranti e vinerie. Sul Corriere di Verona lo conferma lo chef Paolo Boldon, che a Padenghe ha avviato il progetto della vasocottura con il marchio Golalago. “La crescita - spiega - è dovuta al caro bollette ma anche alla mancanza di personale tra alberghi e ristoranti e all’interesse nei confronti di un prodotto che è in grado di conservare sapori e fragranze”. @ Famiglie e imprese si danno alla caccia di alternative al gas, con conseguente boom per le vecchie stufe e costi del pelle schizzati alle stelle. Ma la prima conseguenza è la deforestazione: in Romania, che rifornisce tutta l’Europa, addio a circa 353 mila ettari nell’ultimo anno. E in Italia, la domanda nella sola Val di Fiamme è cresciuta del 29% rispetto allo scorso autunno. (La Stampa) @ Energia e gas pesano anche sulla colazione e in città aumenta il costo di caffè e brioche al bar. Il rito più amato dagli italiani che non fanno quasi mai da soli la pausa adesso può arrivare ad incidere sulle spese fra gli 8 e i 10 euro al giorno. E c’è già chi rinuncia anche al bar. (Corriere della Sera) @ Un’azienda agricola lombarda su quattro è a rischio chiusura. E’ l’allarme dell’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, che su Libero denuncia costi di produzione troppo alti e una politica comunitaria che punta ad abbattere le nostre filiere (vedi Nutriscore ndr) @ A conferma di quest’ultimo allarme anche la tempesta che si è abbattuta sul settore del pomodoro, messo in ginocchio da una campagna 2022 difficile con produzione in calo del 15/17% e bollette del gas a +400/500%. E gli industriali conservieri - Francesco Mutti  in testa - chiedono al governo il raddoppio del credito d’imposta e la proroga dei termini di utilizzo con condizioni più favorevoli. (QN) @ Malgrado inflazione e prospettive nefaste, ci sono però 12 milioni di turisti pronti a partire per concedersi ancora un respiro di vacanze prima delle stangate invernali. E’ l’ultimo atto di una stagione in netta ripresa grazie anche all’atteso ritorno degli stranieri. L’approfondimento di Benedetta Vitetta su Libero. @ “Carlo sarà un grande alleato dei giovani; il suo impegno per il clima è sincero”. Parola di Carlo Petrini, che su La Stampa interviene a favore del nuovo Re d’Inghilterra parlando del futuro di un regno “che riserverà grandi sorprese” grazie anche alla devozione per l’ambiente del figlio di Elisabetta, “antesignano della sensibilità ambientalista in politica”. @ Sempre Petrini, questa volta in un intervento rilasciato durante la festa de Il Fatto Quotidiano dove ha discusso di transizione ecologica e agricoltura sostenibile, ha esposto un programma “minimo” cui attenersi per salvare il mondo. Rispettando l’ambiente e praticando l’equità sociale. Utopico, ma non elitario: “Da anni dicono che a Slow Food piace mangiar bene perché abbiamo i soldi, ma per noi la qualità alimentare deve essere un diritto di tutti. Consumatori e produttori” ha spiegato il fondatore di Slow Food. @ Dai supermercati è quasi scomparsa la senape e nelle cucine francesi scoppia lo psicodramma. Si legge su Repubblica, dove Anais Ginori spiega come la siccità che ha colpito il Canada (principale esportatore di senape in Francia ndr) e devastato le coltivazioni di semi di mostarde, unita al calo della produzione di olio di semi in Ucraina abbia ridotto drasticamente la disponibilità di questo condimento che è il più utilizzato in Francia. E qualcuno già specula sul prezzo.

La rivincita dei bianchi piemontesi; l'epopea dell'Antico Vinaio e il risotto della Regina

Parola d’ordine “Deprosecchizzare”. Ne è convinto Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio di Torino, che da tempo guida la battaglia per rilanciare i vini bianchi piemontesi. "Ristoranti e locali torinesi attingano di più ai nostri vini di qualità” ha detto. Un esempio, il semisconosciuto Baratuciat. Oppure l’Erbaluce, che fa da apripista per numeri con oltre 300 produttori coinvolti e 9mila ettolitri prodotti nel 2021 per un totale di 936mila bottiglie. (La Repubblica) @ Tempo di crisi anche per l’olio extravergine: negli ultimi 15 anni la produzione in Puglia si è quasi dimezzata e anche per la raccolta di questa stagione il calo stimabile si attesta intorno al 50%. Una situazione critica dove anche il report della Banca d’Italia fotografa una mancanza di politiche adeguate non solo in Puglia, ma anche nel resto d’Italia. “Il percorso - spiega il presidente di Oliveti d’Italia Nicola Ruggiero - si potrebbe invertire ancora. A patto che le risorse siano utilizzate in maniera più seria e specifica, dando strumenti per recuperare le aree marginali, fondamentali per la tutela del territorio, tutelando realmente produzioni  Dop e Igp di qualità e promuovendo  contratti di filiera territoriale reali “. (Corriere della Sera Economia)  @  Da lavapiatti a imprenditore. E’ la storia di Tommaso Mazzanti, alias All’Antico Vinaio, che oggi alle 10 inaugura al Mercato Centrale di Milano  il suo dodicesimo locale. Un percorso iniziato a soli 16 anni, lavorando come lavapiatti nella piccola rosticceria di famiglia, e divenuto un business che punta ai 25 milioni di fatturato conosciuto in tutto il mondo grazie alla sua schiacciata. Non senza riconoscimenti per i suoi dipendenti, che due mesi fa ha premiato con un bonus di mille euro per ringraziarli del lavoro svolto. (QN) @ Sul Corriere della Sera è da leggere il ricordo della Regina Elisabetta dello chef Chicco Cerea, che 22 anni fa fu incaricato di  preparare la cena di gala nel Palazzo della Prefettura per la visita a Milano di Elisabetta II. Un momento unico durante il quale la Regina chiede il bis del risotto alla milanese, rompendo la rigida etichetta del protocollo culinario reale.   @  Sul Giornale Andrea Cuomo dedica la sua rubrica settimanale ad Anna Ghisolfi, l’ “Eterna ragazza della cucina” che a Tortona, a 62 anni e dopo tante vite, delizia con piatti colti e divertente. “E il meglio deve ancora arrivare”. @ Il granchio blu arriva in Romagna ed è battaglia per accaparrarsi questa nuova risorsa. I cinesi ne vanno ghiotti e arrivano da tutto il Nord Italia, mentre i pescatori locali  scendono in campo contro i furti: “Siamo pronti a scendere in campo”. (La Stampa)

Ho capito bene?

Non si faceva mancare nulla Antonio Agresti, il pregiudicato di 51 anni condannato a 20 anni per rapina aggravata, ricettazione, detenzione e porto d’armi e tentato omicidio. Nella sua villa ormai confiscata di Andria teneva, oltre a una vasca in marmo con cascata d’acqua, idromassaggio, televisori al plasma, pareti imbottite di tessuto e porte con borchie dorate anche dei curiosi copriate in pelle completamente ricoperti di Swarovski. (Libero)

L'assaggio

Al ristorante Uva (piazza dei Signori, 17 • tel. 0495913903) di Padova. Nel cuore della città, un bistrot d’ispirazione francese dove gustare una cucina contemporanea con accenti orientali e speziati servita accanto a tanti vini naturali. Tra le proposte da non perdere la tartare d’anguria con chutney di menta e arachidi ma anche il gazpacho, verdure e gamberetti rosa di Sciacca; quindi le melanzane al forno con cipolla al curry, nocciole e yogurt alla curcuma e la ricotta di pecora con albicocche bruciate e gelato al pistacchio. Su ilGolosario.it la sosta di Emanuela Sanavio.

Il vino

E’ il Metodo Classico Brut Pinè 2017 del Podere Paganini di Travo (PC), ben riuscito blend di malvasia, moscato, trebbiano, sauvignon e ortrugo che al naso sviluppa la parte floreale dei suoi aromatici che danno poi spazio ai più classici sentori di crosta di pane. Di corpo e buona freschezza.