La rassegna del weekend con le notizie più curiose dall'Italia e dal mondo

Caffè: è tempo di cold brew. Nonostante il caldo e l’afa imperante, il caffè resta tra le bevande più amate dagli italiani, purché sia freddo. E dopo il bottiglione di espresso zuccherato che le nonne mettevano in frigo, l’ultima frontiera si chiama cold brew, ovvero la bevanda energetica dell’estate: un’estrazione lenta con acqua e ghiaccio che conserva gli aromi dell’Arabica. E da Milano a Napoli si diffondono le “specialty coffehouse”. (Il Giornale) @ Nuovo scontrino choc per due turisti in viaggio a Venezia. A finire nell’occhio del ciclone, la ricevuta pubblicata sui social da due stranieri cui è stato consegnato da un bar di piazza San Marco uno scontrino di 43 euro per il consumo di 2 caffè e 2 bottigliette d’acqua. Ma nonostante le polemiche dilaghino, la replica degli esercenti è sempre la stessa: “I prezzi erano esposti, una maggiore attenzione avrebbe evitato lo spiacevole inconveniente”. (La Stampa) @ Intanto, Venezia rischia di perdere uno dei suoi luoghi simbolo: il mercato del pesce di Rialto. Tra le cause principali non solo la grande distribuzione, ma anche lo spopolamento. Se all’inizio i pescivendoli era 18, oggi ne è rimasta solo la metà. E mentre nel ’90 un banco valeva 100mila euro, oggi non si trovano acquirenti neppure vendendolo a 12 mila. Il reportage di Andrea Zambenedetti su La Stampa di stamane. @ Tempi duri anche per Grom. A tre anni dall’acquisizione della catena di gelaterie torinese da parte della multinazionale Unilever, il conto economico della società Gromart chiude il 2017 con 28,7 milioni di euro, ovvero 1 milione in meno rispetto all’anno precedente. Il dato più preoccupante emerge però all’ultima riga di bilancio: in perdita per 5,1 milioni di euro. Un risultato in miglioramento rispetto a quello del 2017 (sotto per 6,1 milioni) ma ancora lontano dal generare profitti. (Corriere della Sera)

 

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Il sistema Italia è vincente perché coniuga genuinità, tradizione e sicurezza. E perché rispecchia le caratteristiche che i consumatori vogliono: i nostri prodotti sollecitano l’olfatto, il gusto e la vista e danno la possibilità di godere di un piatto”. A parlare è il ministro Gian Marco Centinaio, che su QN commenta la Notte Bianca dedicata al cibo celebrata sabato in tutta Italia, ma anche le linee guida che il Ministero intende intraprendere. Dove non mancheranno educazione enogastronomica, tecnici per contrastare i falsi e star ambasciatrici del made in Italy. @ Non di solo “parmesan” vive l’universo dei tarocchi. Lo spiega su Libero di domenica Attilio Barbieri, che riporta il recentissimo caso del Salame di Varzi, falsificato dal salumificio Creminelli di Salt Lake City, nello Utah. Dove si produce anche la Finocchiona. @ Vino e sport: binomio possibile. Ne è convinto Giancarlo Moretti Polegato, presidente della cantina trevigiana Villa Sandi, che ha appena lanciato “Palestra in vigna”, un percorso benessere creato all’interno della villa settecentesca in stile palladiane dove correte, usare attrezzi sportivi e passeggiare…circondati dai vigneti. “Vogliamo condividere e valorizzare un’esperienza che da anni viviamo all’interno delle nostre tenute” spiega Polegato. (Corriere della Sera) @ Anche in Italia si coltiva il tè. Il luogo prescelto è l’Orto Botanico di Pavia, dove dal 1980 cresce il tè pavese che sta entusiasmando i ricercatori italiani. Il tè, che ha un sapore delicato simile al tè verde e proprietà organolettiche simili all’omologo cinese, ha una produzione ancora limitata, ma i coltivatori stanno stabilendo una collaborazione con l’Università di Pavia per sondare le sue possibilità di crescita. L’affondo di Eleonora Lanzetti sul Corriere della Sera. @ Pistacchio, ovvero il frutto che fa bene all’amore. Su La Verità è da leggere l’affondo di Giancarlo Saran sull’ “oro verde” di Bronte protagonista di numerose leggende. Nabucodosor II, ad esempio, faceva coltivare i suoi nei giardini di Babilonia, mentre furono gli Arabi a dare impulso alla sua produzione in Sicilia. @ Prima cena torinese per Cristiano Ronaldo. Il campione neo-acquisto della Juventus si è concesso la prima cena in compagnia della compagna scegliendo - su consiglio del compagno Bonucci - il ristorante La Credenza di San Maurizio Canavese, regno dello chef Giovanni Grasso. Un ristorante con una fama ben solida e diversi riconoscimenti tra cui la Corona radiosa del GattiMassobrio, come ricorda Sandro Bocchio su TuttoSport.

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