A pochi chilometri da Alessandria, una “chicca” per gli amanti della carne e delle materie prime di provenienza locale

Prendete nota, perché questo è uno di quegli indirizzi per cui vale la pena mettersi in viaggio. Siamo a Pasturana, a pochi chilometri da Alessandria, dove da poco più di un anno ha aperto La Cucina (SP 156, 15 • tel. 334 8350112 • www.lacucinapasturana.it), un locale accogliente dalla piacevole atmosfera old style dove Giuseppe Di Marco, aiutato in sala da Francesco e Monica, con piglio simpatico e servizio puntuale declina una proposta che celebra il territorio avvalendosi della collaborazione con eccellenti produttori locali.

All’ingresso, un salottino con zona bar e divani in stile Chesterfield introduce alla sala dove campeggia la bella cucina a vista, che elabora un menu ampio e invitante di cui è protagonista la carne, abbinata felicemente a una teoria di primi piatti e sfiziose pizze alla pala lievitate 70 ore e lavorate con una caratteristica forma rettangolare.

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Menu alla mano, si inizia con i funghi fritti (cercateli tra i piatti del giorno) o i taglieri di salumi e formaggi del territorio serviti con le creme agrodolci e lo gnocco fritto. Quindi i ravioli “della Marina” proposti nelle varianti al tocco, al vino o a “culo nudo” (cioè senza condimenti) e il risotto, con peperoni arrostiti e basilico oppure al Nebbiolo, con fonduta e petali di pomodorini rossi.

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Ai secondi conquista spazio la carne, con la tartare di Fassona piemontese, aceto balsamico Igp di Modena, insalatina, cipolla croccante, mozzarella di bufala campana e senape inglese, la tagliata alla birra di Pasturana (cotta alla perfezione!) o i deliziosi hamburger: di Fassona, con pane rosso aromatizzato al bacon, cheddar, misticanza biologica, pomodoro a fette e chips; di Chianina, con pane verde caldo al pistacchio, Asiago Dop, parmigiana di melanzane, misticanza bio, chips e salsa fuoco; di Black Angus, con pane giallo alla curcuma, caciotta fresca, chips, misticanza bio, pomodorini gialli semidry, speck croccante e salsa sataj o di Wagyu giapponese, con pane verde al pistacchio, scamorza affumicata, pomodori rossi secchi, cipolla caramellata al balsamico, speck croccante e chips.

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Chiudono il percorso godurioso il tiramisù della tradizione, il crumble di mele caldo con gelato alla liquirizia, il bonet con panna fresca, amaretti e croccante o il semifreddo al pistacchio di Bronte con castagne al miele.

Buone notizie anche per chi ama bere bene: la cantina è molto curata e attraversa l’Italia da Nord a Sud con qualche piccola digressione Oltralpe. A questa si affiancano un'interessante carta cocktail per pasteggiare sorseggiando un buon drink e un’ampia selezione di birre artigianali, molte delle quali “made in Pasturana”.

Il posto giusto per una cena in compagnia, dove - ci scommettiamo - metterete in conto di tornare!

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