La Notizia

Le prime ipotesi di intervento del Governo giallo-rosso fanno già infuriare un vasto pubblico: dai trasportatori agli agricoltori fino alle industrie alimentari. Motivo delle proteste un pacchetto di misure green e uno salutistico. Nel primo caso infatti il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi andrebbe a colpire il gasolio agricolo, che diventerebbe più caro. Una misura che secondo il presidente di Coldiretti Ettore Prandini penalizzerà solo gli agricoltori italiani. La micro-tassa ipotizzata dal ministero dell’Istruzione su merendine e bibite si è invece attirata gli strali delle associazioni di settore: non si può colpire, lamenta sul Corriere della Sera Federalimentare, chi ha perso dieci punti negli ultimi dieci anni. @ La Francia prova a salvare i bistrot con incentivi fiscali sulle licenze. Oggi sono 34mila, fino a mezzo secolo fa venti volte tanto. (Italia Oggi) @ Non sono solo i bistrot a rischiare l’estinzione: anche le parole dell’italiano non se la passano bene e lo Zingarelli mette un fiorellino accanto a 3126 lemmi da salvare che saranno portati in un tour per le piazze dall’editore Zanichelli. Tra questi abbindolare, ondivago, leccornìa, schivo, vivido, indefesso. Entrano però nuovi termini come supercibo e poliamori.

Alcol tra i giovani, crisi del veganesimo ed enoturismo

Ragazzi sempre più in preda all’alcol. L’età della prima sbronza si abbassa ed è boom di ricoveri già a 12 anni. Secondo l’Osservatorio sulle dipendenze di Palazzo Chigi, il 17% delle intossicazioni alcoliche trattate al pronto soccorso riguarda under 14. “Chi ha questo tipo di problema - spiega il responsabile dell’Unità operativa complessa di Pediatria generale dell’ospedale Bambin Gesù di Roma Alberto Villani - sono bambini ricchi e poveri, maschi e femmine. Generalmente soggetti che vivono una profonda solitudine esistenziale. (…) Per arginare il fenomeno, c’è bisogno di una campagna di sensibilizzazione sui rischi e i danni per la salute. Urge una cultura del vino e del bere bene, in maniera responsabile”. (QN di sabato) @ Veganesimo sulla via del tramonto. Il consumo di prodotti vegetali come tofu e seitan crolla del -9%, mentre cresce quello della carne, con un picco del +13% per quella confezionata acquistata tra i banchi dei supermercati. Un trend che va di pari passo con un profondo cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani, sempre più attenti alla qualità e alla sostenibilità dell’allevamento; il 45% dei consumatori privilegia infatti la carne italiana, il 29% sceglie carni locali e il 20% quelle a marchio Dop o Igp. (QN di domenica) @ Mai praticare sport a stomaco vuoto. Destinare il proprio tempo libero all’attività fisica è cosa buona e giusta, ma farlo a digiuno mette sotto stress il corpo e la mente. Parola di Claudio Macca, Direttore del servizio Dietetica e Nutrizione dell’Humanitas di Bergamo che su QN di domenica spiega: “Allenarsi a digiuno può aumentare il rischio di crisi ipoglicemiche. (…) Queste, assieme a una frequenza cardiaca aumentata come quella dello sportivo sotto sforzo, può determinare tachicardia e aritmie cardiache”. @ Autunno tempo di trifole. La caccia ai preziosi tuberi è iniziata e i cercatori di hanno aperto ufficialmente la stagione della raccolta ritrovandosi a Cestino, in Alta Langa, per festeggiare il tuber primae noctis. Ma andare per boschi è cosa seria e, oltre a una buona preparazione fisica, servono anche conoscenze che spesso vengono tramandate di padre in figlio in speciali taccuini con appunti e disegni esatti per il ritrovamento di buoni tartufi. L’approfondimento di Simona De Clero su Repubblica di domenica. @ L’enoturismo è un bicchiere che vale 70 miliardi di dollari e con circa 14 milioni di presenze l’Italia riesce a smuovere un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro. E’ il dato emerso nell’ultimo Rapporto sul turismo del vino, secondo cui nel 2018 la presenza degli enoturisti ha inciso per il 27% sul fatturato delle singole cantine e per il 36% su quello dell’indotto, con una spesa media stimata in 85 euro. Un trend in continua crescita, di cui si discuterà anche nel 2021 in una Global Conference Onu sull’enoturismo che sarà ospitata proprio in Italia. (Repubblica) @ Non solo Zibibbo, ma anche Calabrese nero o Nerello, Prunesta e Malvasia. Sono gli ingredienti del vino rosso calabrese che, dal 2006, i produttori della Costa Viola riuniti nella cooperativa Enopolis hanno messo in commercio con il nome di Armacìa in omaggio alle “armacele”, i muretti a secco che rendono possibile l’agricoltura eroica e la nascita di questo vino estremo. Su La Stampa di oggi l’intervista a Rosario Morello, viticoltore e presidente della cooperativa.

L'assaggio

Al ristorante Re Tartù (via Ringhiera Umbra, 47 • tel. 0742378263) di Montefalco (PG). La “corte” di Andrea Funghi e Ilaria Ripanti, che codificano i migliori piatti della tradizione umbra nel segno del tartufo, grande protagonista in cucina. Da non perdere la stracciata al tartufo, lo scrigno di patate con tuorlo d’uovo, fonduta e tartufo nero, gli strangoli tirati a mano al tartufo nero; il filetto di coniglio e il baccalà in oliocottura con crema di patate e cipolle caramellate. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio. 

Il Vino

Il Riviera Ligure di Ponente Vermentino Maxei 2018 di Agricoltori Riviera dei Fiori (tel. 0184 205015) di Taggia (IM). Un Vermentino di colore paglierino classico che immediatamente ci ha dato un profumo di pesca gialla molto intenso; ma poi col passare del tempo aumentava ancora di intensità, spingendo le note di freschezza. In bocca è avvolgente mentre la chiusura sapida è stato un invito per continuare a berne.