La Notizia

Trionfo-bis per Massimo Bottura, che con la sua Osteria Francescana ieri, a Bilbao, ha ottenuto per la seconda volta a distanza di due anni il titolo di miglior ristorante al mondo. Un successo condiviso dallo chef modenese con altri tre italiani: Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba (16°), Massimiliano Alajmo de Le Calandre di Rubano (23°) e Niko Romito del ristorante Reale di Castel di Sangro (36°). “Il mio ringraziamento va a tutta la mia squadra - ha commentato lo chef al momento della premiazione - ma il primo pensiero va al progetto che stiamo portando avanti, alla lotta per una cucina più solidale”. @ Paese che vai, parola-truffa che trovi. L’italian sounding è un fenomeno che (purtroppo) non accenna ad arrestarsi, un business che - secondo le stime di Coldiretti - vale 100miliardi di euro e che nell’ultimo decennio è cresciuto del +70%. Con un dato che fa riflettere: i Paesi che falsificano di più i nostri prodotti non sono quelli poveri ma i più sviluppati, Stati Uniti in testa. Tra i prodotti più copiati  formaggi, dal “Parmesan” al “Reggianito”, salumi come la “Mortadela siciliana" e la “Dobro Salama Napoli” e il vino, dal “Tuscan Moon” che rievoca il Chianti al Barbera (bianco), artisticamente prodotto in Romania. (Corriere della Sera) @ L’Istat fotografa i ruoli dei coniugi in famiglia e a sorpresa si scopre che…tornano le casalinghe. Paolo Massobrio su Avvenire prende spunto da questo assunto per una considerazione sui ruoli maschili e femminili, dove si evince che l’uomo è sempre più “impegnato” ai fornelli (ma solo per divertimento) e che una donna su tre si dedica invece alle faccende di casa. Un trend che accende i riflettori sul tema degli sprechi, poiché se è vero che fino a qualche tempo fa lo sperpero di cibo era legato al poco tempo a disposizione dei coniugi, con il ritorno delle massaie tutto questo dovrebbe (almeno) diminuire. “Qualcosa si è ingarbugliato - scrive Massobrio - per questo si rende necessaria una vera e propria opera di controinformazione dedicata al valore della spesa quotidiana”.

Particelle nel calice, bartender robotici (e non) e clienti da incubo

Le particelle finiscono nel calice. L’invenzione si deve a un gruppo di ricercatori dell’università australiana di Adelaide, che ha isolato minuscole particelle magnetiche capaci di mantenere in perfetto equilibrio l’aroma dei vini, rimuovendo il 40% delle sostanze responsabili di aromi indesiderati. Il sistema è stato sperimentato sul Cabernet sauvignon, ma potrebbe essere esteso anche ad altre tipologie di vini. (Il Giorno) @ E in tema di innovazione, sta facendo discutere anche l’arrivo di Nino, il barista robotico che da domenica animerà il locale RoboTo in zona Murazzi, a Torino. Il “professionista” dei drink servirà cocktail afferrando una delle 170 bottiglie appese al soffitto, mescolando, pestando e shakerando i drink con movimenti coordinati di danza. (La Stampa) @ E chissà cosa ne pensa Mirko Turconi, il miglior bartender d’Italia che oggi interviene sulle pagine del Corriere della Sera per declinare la bevanda dell’estate. E sfata il mito che vede le ostriche accompagnate solo dallo Champagne. “Stanno benissimo anche abbinati anche ai cocktail - spiega - uno su tutti, quello a base di zenzero, rum agricolo e grappa”. @ Incontentabili, ritardatari e fai-da-te. Il cliente non ha sempre ragione, e spesso occorre mettersi nei panni degli “addetti ai lavori” per capire quanto complesso possa essere il rapporto con il pubblico. Sul Giornale è tutto da leggere l’affondo di Andrea Cuomo con le 10 tipologie di clienti che i ristoratori odiano: dal “fantasma”, che prenota senza poi presentarsi, al “creativo”, che arriva con più commensali del previsto e pretende che si faccia a modo suo; dal “designer”, che sfrutta la sua abilità per riorganizzare a piacimento la sala, all’ “incoerente”, che dichiara dogmi alimentari e allergie, ma si smentisce di fronte alla prima panzanella utile.

Animalia

Lupi, foche e stambecchi. Torna a vivere l’Italia selvatica. Nonostante la difficile convivenza con le attività “umane”, tutti i carnivori sono in aumento: orsi, gatti selvatici, linci e caprioli tornano a ripopolare le aree boschive d’Italia, complici il rimboschimento e una buona opera di tutela dei parchi. Ma in mari e fiumi c’è ancora molto da fare. Cristina Nadotti sulle pagine di Repubblica.

L'Assaggio

Al Corso (via Vittorio Emanuele II, 9 • tel. 0564569459) di Roccastrada (GR). In un tradizionale bar-trattoria di paese gestito magistralmente da Vincenzo e Alma, si gusta una cucina tipica maremmana, con proposte che vanno dalla fettunta ai tortelli maremmani, dal cinghiale in umido alle tagliatelle con i funghi. Su ilGolosario.it la sosta di Emanuele Sanguineti.

Il Vino

Cerasuolo di Vittoria 2015 di Tenuta Bastonaca (tel. 0932 686480) di Vittoria (RG). Dal colore e gusto concentrato, di bella stoffa. Filologico il Frappato, che è il grande vino rosso da pesce per l’estate, mentre mi ha colpito il Nero d’Avola, che aveva un’intensità di profumi decisamente superiore alla media. Ma che dire del Grillo, carico sia nel colore che nel gusto, per un bianco da crostacei.