La Notizia

L’Onu boccia il bollino rosso e salva il cibo made in Italy. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha votato ieri una risoluzione sulla salute e nutrizione globale che non menziona la necessità di adottare etichette dissuasive e maggiore tassazione sui cosiddetti “cibi pericolosi” tra cui rientrerebbero molti dei prodotti d’eccellenza italiani. (Repubblica) @ Intanto, il mercato dei prodotti tipici cresce più della media dell’agroalimentare. Con 822 indicazioni geografiche l'Italia è prima al mondo per numero di denominazioni protette. Ma per sfruttare al meglio questo primato “occorre incrementare gli sforzi nella protezione della concorrenza dei tarocchi e nella tutela della qualità”. Andrea Zaghi su Avvenire. @ Per far crescere l’artigianato serve meno burocrazia. Sulle pagine del Giornale l’appello del presidente di Gestione Fiere Antonio Intiglietta, che auspica un maggior interesse delle istituzioni circa le necessità delle piccole aziende. E sul futuro dell’Artigiano in Fiera, la rassegna internazionale dell’artigianato appena conclusa al polo fieristico di Rho-Pero, aggiunge: “Ora più che allargarla, dobbiamo selezionare”. @ Gli italiani si consolano con il vino. In tempi di ristrettezze, il frutto della vite non conosce crisi; secondo l’Istat, gli italiani ne bevono 37 litri pro capite ogni anno: più del passato e più rispetto agli altri popoli europei. E i più affezionati sono gli appartenenti alla cosiddetta “generazione Y”, ovvero i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni. (Libero) @ Proprio il vino, specialmente durante le feste, è protagonista anche sui siti di e-commerce. Bianco, rosso, dolce o secco, italiano o internazionale poco importa. Il nettare di bacco sempre più spesso si acquista in rete. Ma come si può scegliere nel modo giusto? Sul Corriere della Sera il vademecum di Luciano Ferraro: quattro consigli d’autore tra i maggiori portali dedicati al vino (Tannico, Vivino, Wineshop e Vino.75) per riconoscere le etichette che fanno al caso nostro, dal brindisi al dessert. @ Intanto la famiglia Aneri scommette sul Prosecco bio. Il gruppo leader delle bollicine produrrà 50.000 bottiglie entro il 2020 per rispondere alle richieste dei mercati internazionali. L’annuncio dal presidente Giancarlo Aneri. (La Verità)

Il bar perfetto? Anche a casa

Luci accese su “Bartender a casa tua”, il libro scritto da Alessandro Ricci per la collana “I Libri del Golosario" (Cairo Publishing • 14.90 €) che introduce al mondo della “mixology da salotto” svelando, step by step, i trucchi e le dotazioni necessarie per realizzare buoni cocktail anche a casa. Un manuale indispensabile per i cultori del bere miscelato di cui oggi parlano anche Marco Cremonesi, in una bella recensione su Liberi Tutti del Corriere della Sera, e Giuseppe Stabile su Bargiornale.it

Le parole del panettone; a tavola con l'audio-chef

Costa caro, è difficile e stagionale (per caso). Sul Giornale Andrea Cuomo riassume in 7 parole chiave tutto ciò che c’è da sapere sul panettone, re indiscusso delle tavole natalizie globale di adozione ma milanese di tradizione. @ E di panettone parla anche Elisabetta Moro, che sul Corriere della Sera spiega perché, in Italia, mangiarlo prima del 25 dicembre sia ancora un tabù per motivi religiosi. “Siamo gastronomicamente cristiani. Alla vigilia di Natale, di Pasqua e del nuovo anno, osserviamo le vecchie regole del digiuno e dell’astinenza, sulle orme dei primi cristiani”. @ Dal panettone alle regole del pacchetto perfetto. Nel mare magnum delle corse ai regali di Natale, ci si sofferma sempre (troppo) poco sull’importanza del loro involucro. Ecco allora 4 semplici regole per presentare dei pacchetti perfetti: utilizzare sacchetti di pregio; evitare di usare la spillatrice; scegliere il messaggio più adatto al destinatario e preferire il doppio involucro per garantire un vero effetto sorpresa. (Corriere della Sera) @ Al ristorante con l’audio-chef. Dopo la vigna, la musica arriva anche al ristorante. Ne sanno qualcosa al Les Petites Madeleines di Torino, dove il music designer Paolo Scarpellini, in collaborazione con lo chef Stefano Sforza e il sommelier Luca Gigliotti ha studiato un menu dove ogni portata è abbinata a un brano musicale. E così “La pasta al pesto va a braccetto con Ivano Fossati, il risotto giallo con Ornella Vanoni”. L’intervista al designer sulle pagine del Giornale. @ Dalle ragazze anti-plastica il contenitore che sparisce. E’ la scommessa di Laura Kyllonen e Suvi Halmi, ricercatrici finlandesi che hanno ideato vasetti e confezioni di cosmetici di lusso in un nuovo materiale fatto di scarti di legno e che si scioglie in 21 giorni nel compost. (Repubblica)

Rubriche

Itinerario goloso per Roberto Perrone, che sul Giornale racconta il viaggio a Madonna di Campiglio , una “meraviglia d’inverno” famosa, oltre che per lo sci, anche per le sue specialità gastronomiche, dal riso al siero di latte allo strudel. @ Gianni e Paola Mura recensiscono i piatti della Trattoria degli Amici di Trastevere (Roma) e da bere consigliano il Ramandolo 2016 prodotto a Ramandolo (Udine) da Giovanni Dri.

Ho capito bene?

Chi taglia o fa seccare una vite altrui, incorre nella penale di 20 fiorini, da versare metà al fisco e metà al danneggiato: all’insolvibile viene tagliata una mano”. E’ quanto contenuto nell’articolo 8 degli Statuti medievali di Mango, un piccolo paese delle Langhe dov’è stato riscoperto lo Statuto del Marchese Busca, con penali severissime a tutela di vigneti e vignaioli.

L'assaggio

All’ Antica Locanda Villoresi (SS 33 del Sempione 4 • tel. 0331559450) di Nerviano (MI). Un albergo ristorante che vale il viaggio. Nella bella e luminosa sala da pranzo, il patron Carmine Albero guida una squadra di giovani chef che danno il massimo con i piatti di mare, ma anche con i piatti della tradizione lombarda: dalla piovra arrostita in barbecue con patate e olive taggiasche alle frittelle di baccalà con passatina di porri; dagli spaghetti di Gragnano alla carbonara di mare al fritto misto di mare e verdure. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

Il Loazzolo 2005 Borgo Moncalvo di Cascina Elegir (tel. 0144 87126) Loazzolo (AT). Che piacere questo vino dal colore ambrato chiaro che nel bicchiere sa di ginestra e poi di mandarino candito. Un agrume sempre più intenso che si mischia alla canfora. In bocca la sua dolcezza è un velluto che sembra il cuore dolce di una caramella. È elegate oltremisura, non stucchevole come certi Moscato passito, ma fresco. Il suo dolce finale ti invade come un panettone con le note dei lievitati delle feste. Ma è l’acidità che lo rende vivo e pulisce perfettamente la bocca.