La Notizia

Quest’anno a causa del clima è sparito dagli alberi un frutto su quattro per il crollo dei raccolti in tutta Europa. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia una calo generalizzato dalle albicocche alle ciliegie, dalle pesche alle nettarine, fino alle susine. Con conseguenze sul prezzo finale. @ Intanto, il Giappone sdogana le criobanane: gli studiosi nipponici hanno messo a punto una nuova tecnica per cui le piante di banane, ibernate e poi risvegliate, originano un frutto dolcissimo e dalla buccia commestibile, coltivato senza pesticidi e più nutriente rispetto al frutto tradizionale. (QN) @ “Dall’estero arrivano alimenti pieni di residui tossici: occhio a riso asiatico, frutta africana, carne americana, grano canadese e salumi tedeschi". Su Libero di oggi il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo stila la lista degli “orrori” in tavola: “Certi prodotti sono così pieni di farmaci che chi li assume diventa insensibile ai medicinali e finisce per diventare incurabile”  @ Guerra del riso alle fake label ovvero quelle etichette con indicazioni poco chiare o addirittura ingannevoli sull’origine della materia prima. Multe dai 500 ai 40mila euro. (La Stampa) @ Intanto le marche italiane (sono quasi 60) della pasta scelgono il made in Italy e lo dichiarano in etichetta (Libero). 

Fermento in Oltrepò, il Barolo che ha fatto l'Italia e il futuro di Veronafiere

Scisma in Oltrepò. Sul Corriere della Sera il racconto della rottura nel Consorzio con l’abbandono di 14 aziende dopo il rinnovamento dei vertici. Ma si cerca una strada per recuperare la situazione già nei prossimi giorni. @ Cavour unì l’Italia per il Barolo. Parola di Philippe Daverio che nella sua lectio magistralis al Salone del Libro spiega: “Cavour convinse la Marchesa Giulia di Barolo a produrre un vino forte, secco, a la francaise, al posto di quello dolce e liquoroso che usava allora. Poi Cavour si è detto che, fatto il Barolo, occorreva trovare il cliente e ha unificato l’Italia per poterlo commerciare” (divertente piùttosto che probabile) @ Veronafiere si allarga e punta sul digitale. Dopo aver chiuso il bilancio 2017 con un netto segno “più”, la società fieristica avvia i lavori per adeguare la sua offerta infrastrutturale alla domanda in crescita, che nell’ultimo anno ha registrato 1,3 milioni di visitatori e 13mila espositori. “Il 2017 - spiega il presidente di Veronafiere Maurizio Danese - ci ha visti impegnati anche nel potenziamento del digitale, con l’introduzione di strumenti It per rendere più snelli tutti i processi”. Ma lo sguardo è rivolto anche all’estero; dopo l’apertura di un ufficio commerciale a Shangai, l’attenzione è accesa su nuove aree quali Regno Unito, Olanda, Polonia, Messico, Thailandia e Russia. Oltre a Usa, Canada e Sud America. “Grazie alla controllata Veronafiere do Brasil - racconta il direttore generale Giovanni Mantovani - abbiamo creato Wine South America, che a settembre sarà la grande vetrina dei vini brasiliani, argentini e cileni”. (Repubblica Affari&Finanza) @ E di espansione sa qualcosa anche Teo Musso; il “Signore delle birre” con la sua Baladin artigianale punta a rafforzare l’export nei 41 Paesi in cui è già presente e crescere in Russia e Giappone. E annuncia l’apertura di una catena di ristoranti “Pop & Toast”, pensando all’ingresso a Pizza Affari. (inserto Economia del Corriere della Sera) 

Il panettone incontra l'alta moda; evoluzione del cibo di strada

Nicola Fiasconaro scende in campo al fianco di Dolce & Gabbana. La celeberrima casa di moda e l’altrettanto famoso pasticcere siciliano hanno siglato un accordo per la creazione di due panettoni speciali, agli agrumi e al pistacchio, in onore alla Sicilia (di Dolce) e alla Milano (di Gabbana), dove il panettone è nato. La scatola, in latta, sarà disegnata dagli stilisti e ricorderà nelle decorazioni i temi ricchi e vivaci dell’isola. (Corriere della Sera di sabato) @ Come fa la spesa Viviana Varese? Su IlGiorno Paolo Galliani accompagna la cuoca in pescheria privilegiando le specie sostenibili. @ Quando le strade si trasformano in osterie. E’ tutto da leggere, su La Verità di sabato, l’affondo di Giancarlo Saran sull’evoluzione del cibo di strada. Una tradizione nata nel 1700 come alternativa “popolare” alle osterie e celebrata nei secoli da innumerevoli artisti e letterati; dai maccheroni raccontati da Alexandre Dumas ne “I mangiatori del volgo” al brodo di polpo esaltato da Giuseppe Marotta come un “elisir di mare”; dai supplì papali di Gioacchino Belli alle sarde in saor ricordate dallo storico del cibo Bepo Maffioli.

A Paolo Massobrio il premio "Vin DiVino"

Nuovo riconoscimento per Paolo Massobrio. Sabato 12 maggio, nell’ambito dell’undicesima edizione della Festa del Ruché svoltasi a Castagnole Monferrato, ha ritirato il premio “Vin DIVino” assegnato dai produttori di Ruché in collaborazione con GoWine Eventi, il Comune di Castagnole Monferrato e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato "per sottolineare il rilievo del suo lavoro e l’impegno a favore della diffusione della cultura del vino". La premiazione, avvenuta nella cornice della Tenuta La Mercantile, è stata prologo di un convegno sul futuro di questo vino, che presto supererà il milione di bottiglie prodotte. (Nella foto: Paolo Massobrio con i produttori dopo la consegna del premio).

Il Pensiero

Una modesta proposta. Nelle prestigiose guide culinarie è possibile conteggiare anche le ore che un grande chef passa in tv? Più sta in video e meno sta in cucina: ovvio, no? Beh se lo chef supera un certo monte ore…” La proposta arriva da Aldo Grasso che sul Corriere della Sera torna sull’eccessivo impiego dei cuochi in tv, anche in ruoli lontani dalla propsia origine. 

L'Assaggio

Alla Trattoria Famigliare (piazza del Popolo, 8 - tel. 0194 89480) di Albissola (SV). In una parte di Liguria rimasta “fuori” dai circuiti dei vacanzieri di giornata, una trattoria in cui gustare piatti di mare fatti davvero come a casa; dalle alici fritte del mar ligure alle triglie in guazzetto; dagli spaghetti alle vongole alla pasta corta agli scampi; dalla frittura di paranza alla cernia al forno. Su ilGolosario.it la sosta di Luca Milanetto. 

Il Vino

Il Nero d’Avola Lu Cori di Marilena Barbera (tel. 0925570442) di Menfi (AG). Rubino fitto, dai profumi di mora e lampone, nota di oliva e salamoia, fresca speziatura, un sorso che si rivela di affascinante sapidità, e lunghissima persistenza. Un gran vino.