La Notizia

Un riconoscimento di Stato e un marchio di tutela per i vigneti storici e i vigneti eroici. Lo ha stabilito un decreto apposito per le due tipologie di vigneto sul cui testo, il 6 giugno scorso, è stata raggiunta l’intesa in sede di conferenza Stato-regioni. “E’ un tassello importante per tutelare le zone meravigliose del nostro Paese e valorizzare imprese che operano con tecniche tradizionali, spesso in condizioni impervie - ha spiegato il coordinatore della commissione Politiche Agricole della conferenza delle regioni e delle province autonome Leonardo Di Gioia - C’è stato un buon lavoro di condivisione col ministero; il provvedimento ha recepito tutte le proposte delle regioni”. (Italia Oggi) @ Il pm le affida 77 mucche e la sindaca diventa (anche) allevatrice. E’ la storia di Elisa Balconi, il primo cittadino di Cassina de’ Pecchi, un comune alle porte di Milano, che, con la fascia tricolore conquistata lo scorso 26 maggio ha ereditato anche una mandria di 77 capi bovini in stato di denutrizione che la magistratura ha posto sotto sequestro. “E’ stata una sorpresa - ha commentato - ma siamo riusciti a far fronte anche a questo. E adesso mi prendo cura di loro”. (Corriere della Sera) @ In arrivo due nuove varietà di ulivo con aspettativa di essere resistenti alla Xylella. Le due cultivar, il Frantoio Millennio e il Leccino Millennio, sono state brevettate all’Università di Pisa e cedute in concessione esclusiva, con possibilità di subsidenza, al Co.Ri.Pro Olivi di Pescia. “Le due varietà - spiega su Italia Oggi la ricercatrice Susanna Bartolini - sono frutto di un miglioramento genetico per selezione clonale naturale e hanno caratteristiche diverse rispetto agli standard. In particolare la bassa acidità, l’alto contenuto in polifenoli e la particolare resistenza al batterio della xylella”. Qualora i test diagnostici comprovassero questa caratteristica, la varietà potrebbe essere il candidato ideale per i nuovi impianti olivicoli in Salento (e non solo). @ La moda si fa sempre più sostenibile. E’ il dato emerso nella prima giornata di Pitti Uomo, aperto ieri alla Fortezza Da Basso di Firenze, che ha acceso i riflettori sul tema ambientale, tanto negli allestimenti quanto nelle sfilate, con diversi brand che hanno presentato collezioni sostenibili ed ecofriendly: dagli abiti colorati con bucce di cipolle, olive e foglie di indaco di Herno, ai capi realizzati con reti da pesca, bottigliette di plastica, vecchi pneumatici e fondi di caffè presentati dalla casa di moda spagnola Ecoalf. L’approfondimento di Flavia Fiorentino sul Corriere della Sera.

Agriturismi: autarchia o salvaguardia?

La Lombardia approva una modifica alla legge sugli agriturismi che prevede siano serviti almeno l’80% di prodotti lombardi. Inoltre nel restante 20% non potranno esserci pesce e prodotti fuori regione. Una decisione, quest’ultima, che ha innescato qualche polemica, sottolineata da diversi quotidiani e anche da Repubblica Milano che titola: “Ecco il sovranismo della cassoeula”. (È dalla legge quadro sugli agriturismi che si parla di prodotti autoctoni nelle aziende che praticano ospitalità. Ora che la Lombardia ha semplicemente ribadito un principio ci tocca leggere la stupidità di titoli come sovranismo agrituristico quasi fosse un'accezione negativa anziché una cosa giusta. Ma vi pare?)

L'assaggio

All’Hosteria de la Busecca (via Barni, 15 • tel. 0233 514071) di Settimo Milanese (MI). Un osteria che fa sentire come a casa, dove il patron Paolo Onofrio e Rosa Leonardi si muovono con garbo e ospitalità, senza farti sentire un cliente, ma un amico invitato alla loro tavola. La cucina ha identità milanese e comprende piatti che vanno dai nervetti ai mondeghili; dal risotto allo zafferano ai paccheri alla Busecca; dall’ ‘uregia impanada’ con le patate al vitello tonnato. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

L’Isola dei Nuraghi “Ziru” 2016 di Antonella Corda (tel. 070 7966300) di Serdiana (CA). Un vino di colore giallo oro, con prevalenza di vermentino che ha un profumo di frutta matura e carrube, poi senti la pesca melba. In bocca è pieno, franco con una trama filigranosa di grande godibilità. Ne senti la mineralità, la lunghezza gustativa che chiude con un finale amarognolo. Grandioso.