La Notizia

Che cibo farà nel 2019? E’ il sondaggio lanciato sul Giornale da Andrea Cuomo, che interpella 48 esperti di enogastronomia sui locali, chef, piatti, vini e città che ci ingolosiranno nei prossimi mesi. Ad emergere tra le preferenze il Lido 84 di Gardone Riviera (8 voti), Alberto Gipponi e Michelangelo Mammoliti (4 preferenze), la pizza (5 preferenze), I Vigneti di Walter Massa e Milano. Tra le opinioni anche quella di Paolo Massobrio, che seleziona invece La Madernassa di Guarene, Silvia Moro, la cassoeula di pesce, la cantina Lazzari e Verona. @ Riso italiano batte riso asiatico. Dalla prossima settimana scatteranno i dazi per fermare l’invasione di riso dalla Cambogia e da Myanmar. La misura avrà una durata di tre anni prolungabili. (QN) @ A Torino Porta Palazzo punta sul cibo. Una tendenza che però fa storcere il naso ai commercianti storici, che temono la dittatura della movida e la conseguente desertificazione negli orari diurni. Su La Stampa parla l’ex presidente della Galleria Umberto I, Gianni Bertetti: “Torino non deve diventare una grande osteria”.

Frutta abbronzata e il riscatto del contadino

Se la frutta si abbronza diventa super: fa bene e dura di più. Sul Venerdì di Repubblica Alex Saragosa presenta l’ultimo lavoro dell’Università di Pisa, dove i ricercatori hanno esposto ai raggi Uvb pesche e pomodori scoprendo che entrambi, per difesa, si sono arricchiti di utili antiossidanti. @ Sulle stesse pagine lo scrittore Gaetano Savatteri confessa di non digerire i cliché sull’identità della sua terra. Tanto che nei suoi gialli racconta di delitti “normali”, spesso di cui si può anche ridere. E dice: “Basta cassate: la mia Sicilia non è un luogo comune”. @ Sulle pagine del Giornale è invece da leggere la storia di Yacoubou, il contadino africano una volta considerato pazzo ed emarginato, che ha trovato il suo riscatto insegnando a trovare l’acqua nelle terre aride.

Rubriche e appuntamenti

Le felci Polypodium sono una benedizione per il giardino d’inverno”. Parola di Paolo Pejrone e Alberto Fusari, che su La Stampa scrivono delle piante sempreverdi che danno il loro meglio da novembre ad aprile. @ Sul Corriere della Sera Luciano Ferraro racconta la storia di Ondine de la Feld, l’architetto francese che con il suo Verdicchio dei Castelli di Jesi sta sfidando i grandi bianchi. @ Sosta golosa per Gianni e Paola Mura, che sul Venerdì di Repubblica recensiscono i piatti del ristorante Eggs di Roma e da bere consigliano il Verduzzo 2015 di Montevetro Capalbio (Grosseto).

L'assaggio

All’Armadillo (strada la Palud, 42 • tel. 3494059820) di Curmayeur (AO). Vicino alla funivia SkyWay, una vineria che è un concentrato di buon gusto e che abbina ai vini naturali selezionati da Alessandro e Luciano una selezione di piatti da provare: dai “tapadillos” (piadina Armadillo, selezione di formaggi Antica Latteria Erbavoglio, salumi della macelleria Segor e la tartare di fassona piemontese con salsa all’uovo, ai rosti di patate alla valdostana; dagli gnocchetti alla Nicolò al McDillo, un hamburger di manzo, fontina, salsa dijonnaise, insalata, pomodoro e cipolla. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

Il Valpolicella Classico Superiore 2013 di Monte dei Ragni (tel. 045 6801600) di Fumane (VR). Ha un colore rubino medio, al naso note fruttate piuttosto intense ed evidenti. In bocca è rotondo, equilibrato con una definita trama tannica assai pregnante, che ne prolunga, con l'acidità, la persistenza. Viene prodotto senza chiarifiche e filtrazioni. Un bel bicchiere.