La Notizia

Giovani rimandati in consapevolezza alimentare. Alla vigilia di un altro #FridaysforFuture, una ricerca Ipsos commissionata da Fondazione Barilla rivela dati non proprio incoraggianti circa la consapevolezza dei ragazzi italiani (fra i 14 e i 27 anni) su tematiche quali l’alimentazione, la produzione di cibo e il raggiungimento degli obiettivi dell’ONU. Secondo l’indagine, che ha coinvolto 800 ragazzi, sono meno della metà quelli che conoscono gli Obiettivi di Agenda 2030 e il significato della parola sostenibilità, che viene messa in relazione soprattutto all’ambiente e meno all’economia, alla società o all’alimentazione. “Questo focus - commenta Enrico Giovannini, fondatore e portavoce dell’Alleanza Italiana per lo sviluppo Sostenibile - è importantissimo perché coinvolge una categoria fondamentale del domani e del presente. I giovani non sono un universo omogeneo. E soprattutto - come gli adulti - non sempre gli intervistati riescono a ‘unire i puntini’ ovvero a capire che l’alimentazione è legata all’inquinamento, che dipende dalle condizioni economiche e che le disuguaglianze passano attraverso fenomeni economici, sociali e ambientali”. Il reportage di Elisa Poli su La Repubblica. @ Sembra marmo ma è morbidissima. Su La Stampa di oggi Giovanni Angelucci celebra il Wagyu, la carne giapponese con sottili venature di grasso che le donano una consistenza tenera e un sapore dolce con note di cocco e pesca. Ma cosa la rende davvero speciale? Per l’esperto Paolo Tucci:La qualità dipende dal pedigree e dalle tecniche di allevamento, e migliora quando l’animale vive in un ambiente non stressante. Ogni capo ha una dieta personalizzata. E ogni allevatore i suoi segreti”.

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio presenta l’Erbaluce spumantizzato di Gnavi Carlo di Caluso (TO), mentre sulle stesse pagine Edoardo Raspelli assaggia i piatti del ristorante Margherita del Relais Villa Franceschi di Mira (Venezia) con voto finale 14.5/20.

A Milano con...Golosaria!

L’appuntamento è dal 26 al 28 ottobre, con un’altra grande edizione di Golosaria Milano che negli spazi del Mi.Co - Fieramilanocity alzerà il sipario sul "Cibo che ci cambia" con focus, degustazioni ed eventi dedicati. Sul nostro portale sono già diverse le anticipazioni che riguardano l'edizione numero 14: dal tema scelto per il 2019 alle prime adesioni dell’area food; dal nuovo format che interesserà all’area wine alle cantine partecipanti, che quest’anno più che mai guarderanno alla sostenibilità; senza dimenticare i cuochi e le botteghe del gusto, che che torneranno ad essere protagoniste sul palco dell’Agorà e il debutto di nuove partnership rivolte all'informazione B2B, prima tra tutte quella con Tespi Mediagroup. L’evoluzione della kermesse raccontata, passo dopo passo, su www.golosaria.it 

L'assaggio

Al MOG (via XX Settembre, 75 • tel. 010 8973000) di Genova. E’ il piano rialzato dello storico Mercato Orientale, inaugurato da poco più di un mese con 11 corner street food, 270 posti a sedere e un ristorante guidato dal giovane Daniele Rebosio. Tra gli stand gastronomici, sono da provare le specialità al pesto di Roberto Panizza, la Fokaccia di Massimo Travaglini, il banco della carne e la pescheria con cucina, la pizza al padellino e la paninoteca con le specialità liguri, oltre al servizio vini di WineEmotion, che già abbiamo conosciuto e ritroveremo a Golosaria Milano. Il nostro approfondimento su ilGolosario.it

Il Vino

Il Barolo Dagromis 2015 di Gaja (tel. 0173 635158) di Barbaresco (CN). Un Barolo di impressionante eleganza, con un corredo aromatico che spazia dalla frutta rossa, con profumi di viola, marasca e piccoli frutti, e in particolare di lamponi e fragoline di bosco, alla menta e alle note balsamiche, per chiudere con fine speziatura, con un sorso di notevole armonia e finezza, in virtù di una trama tannica vellutata, e di una suggestiva sapidità.