La Notizia

Carbonara, ragù, cotoletta. Ricette della tradizione italiana rivisitate in chiave salutista, per mangiare sano, in linea con le attuali esigenze nutrizionali, senza privarsi del gusto. Il ministero della Salute, insieme alla Federazione italiana cuochi, punta a riscrivere le modalità di preparazione dei piatti tricolori. Lo ha annunciato la ministra Giulia Grillo. @ E sul tema interviene anche Paolo Massobrio, che su Popotus di Avvenire commenta: “Una scelta più che legittima, ma il ricettario italiano non può certo cambiare dall’oggi al domani”. E nonostante molti dei nostri piatti, per loro stessa composizione, non possano (non più) rientrare nella dieta quotidiana “Un buon compromesso sarebbe avere sempre presenti le due versioni di ogni ricetta: quella storica e quella futuribile. Lasciando la scelta ai consumatori che stanno diventando sempre più consapevoli”. @ La nostra dieta è frutto di un mix tra corredo genetico e cultura. Se le nostre antenate scimmie erano vegetariane, già con Lucy - il progenitore dell’uomo capace di camminare in posizione eretta - fu introdotta la carne nella dieta. Lo spiega il professore di ecologia evoluzionistica Jonathan Silvertown che sarà ospite al Festival della Scienza di Mantova.  @ Il sovranismo alimentare è un mito: le scorte di olio sono già terminate a maggio e per la pasta abbiamo bisogno di importare grano duro dato che da soli copriamo solo il 70% del fabbisogno. Su IlGiornale l’ampio articolo che spiega come il nostro paese non possa essere autonomo dal punto di vista della produzione agricola. 

Supermercati sull'asse Italia-Francia e la storia dell'Orto Felice

I supermercati francesi cambiano format: ampliano lo spazio per l’area ristorazione e aumentano i reparti dedicati al fresco. Su Italia Oggi la strategia di Auchan, Carrefour, Intermarchè e Casino. Per descrivere questa nuova tendenza hanno reato anche un neologismo: distriration, dall’unione tra distribuzione e ristorazione. @ E mentre i supermercati francesi cambiano volto, in Italia Conad sigla un’accordo per l’acquisizione di 1.600 punti vendita della catena Auchan Retail Italia. Un’operazione che anche Coldiretti, tramite il presidente Ettore Prandini, ha accolto positivamente definendola “Una storica inversione di tendenza in un settore vitale per la valorizzazione del made in Italy agroalimentare, dopo che lo shopping straniero ha portato all’estero tre dei nostri marchi storici su quattro”. (Fonte: Coldiretti)@ Esiste un luogo, nel Chianti, dove i nonni insegnano a giovani e disabili i segreti della terra. Non è una favola, ma l’idea alla base dell’Orto Felice, il progetto avviato dall’azienda agricola San Felice a Castelnuovo Berardenga che ha fatto riscoprire a un intero borgo il senso di comunità, coinvolgendo enti, associazione e anche uno chef stellato. Lo racconta Luciano Ferraro su Buone Notizie del Corriere della Sera. @ Sulle stesse pagine sono da leggere anche la storia e i numeri del Banco Alimentare, una “macchina anti-spreco” che raggiunge 7569 strutture caritative e un milione 506 mila persone garantendo da trent’anni cibo ai più bisognosi. E nel futuro si punta al mare e al recupero del pesce fresco scartato o confiscato.

Ho capito bene?

Cerca di assaggiare un polpo vivo ma viene a sua volta assaggiata. La disavventura accaduta a una giovane cinese che in streming su Facebook ha provato a mangiare un polpo ancora vivo. La bravata le è costata cara perché l’animale le si è attaccato alla faccia e per toglierlo si è strappata la pelle. (Severo ma giusto)

L'assaggio

Al ristorante Riva Vena (calle Manzoni, 556 • tel. 041 550009) di Chioggia (VE). Affacciato su un bel canale, un ristorante pizzeria che merita la sosta per la sua cucina tradizionale chioggiotta. Lasciatevi tentare dall’antipasto di pesce Bacarò, dai tagliolini con l’astice o dalla grigliata di pesce, ma non dimenticate di chiedere le molliche, teneri granchi in umido proposti su un letto di polenta gialla o, in alternativa, fritte e impanate. Su ilGolosario.it la sosta di Umberto Dallaglio.

Il Vino

Il Terre di Colleoni Moscato Giallo passito “Laurenzio” 2015 di Pecis (tel. 035 959104) di San Paolo d’Argon (BG). Un moscato passito che al naso avvolge con note di frutta candita (limone), poi una sottile speziatura che sottostà a un sorso vellutato, freschissimo, dolce. Davvero fantastico!