La Notizia

9 milioni di morti all’anno. L’Onu lancia l’allarme per il pianeta e presenta un dossier in cui conta le vittime dell’inquinamento con alcune proposte per invertire la rotta. Tra le possibilità messe sul piatto, un minor consumo di carne e l’utilizzo di un minor quantitativo di plastica. Azioni importanti, che potrebbero portare benefici per 54mila miliardi di dollari. L’inchiesta di Federico Rampini su Repubblica. @ E sul tema è tutta da leggere anche l’intervista a Greta Thunberg. La 16enne svedese che sta smuovendo l’opinione pubblica sulla questione del clima, interrogata su Repubblica da Luca Fraioli e Giacomo Talignani, confida: “Stiamo segando il ramo su cui siamo seduti. E la maggior parte della gente non ha chiare le conseguenze della nostra inerzia. (…) Per il clima non c’è più tempo, anche gli adulti devono agire”. @ Novità in vista per Panino Giusto. Il marchio di ristoranti compie 40 anni e inaugura a Milano una nuova insegna chiamata “First Floor” insieme con Yamamay. Intanto, il ceo Antonio Civita annuncia l’espansione di piccoli store “versatili e altamente digitali che richiameranno il concetto della salumeria dove si ordinava un panino veloce”. (Italia Oggi) @ Riso coltivato come una volta per combattere la siccità. Prende sempre più piede la semina in asciutta, che prevede che l’acqua venga immessa in risaia solo in un secondo momento. Una tecnica in grado di portare vantaggi alle piante e maggiore comodità ai risicoltori, che però non piace ad alcuni consorzi, che invocano il ritorno all’irrigazione tradizionale: “A luglio l’acqua potrebbe non bastare”. (La Stampa)

Guerra della schiscetta e quote rosa in cucina

Schiscetta sì o schiscetta no? Nei giorni in cui sui giornali imperversa questo dubbio amletico, si discute anche sulle scuole di pensiero nate intorno al pranzo portato da casa, con alcuni che ne fanno una scelta etica e altri che scelgono il lunch box per un semplice discorso di qualità. Sul Giornale gli interventi della conduttrice tv Camila Raznocvich, per cui “I bambini sono spesso iperprotetti e devono imparare che la vita è anche scomoda” e della giornalista Francesca Senette, che approva la scelta purché “Serva a ridurre gli sprechi”. @ “Adoro quando mi dicono che cucino come una donna”, parola di Davide Oldani. Lo chef pop del ristorante D’O di Cornaredo su Repubblica racconta il suo rapporto con le quote rosa: “Non sono contro alla presenza delle donne, ma credo che l’unico criterio da adottare sia sempre quello della meritocrazia”. @ Malate di cibo, ansia e traumi. I disturbi alimentari in Italia colpiscono un milione e mezzo di persone; di queste il 90% sono donne, ma la percentuale di uomini è in aumento in modo esponenziale. Una piaga che colpisce principalmente i giovani tra i 12 e i 25 e che domani sarà al centro di approfondimenti e dibattiti nell’ambito della nona giornata nazionale dedicata. L’approfondimento di Loredana Del Ninno su QN.

Rubriche

Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio presenta i vini di Corvée di Cembra Lisignago (Trento), una “cantina cooperativa da campioni”. @ Sulle stesse pagine “Doctor Chef“ Federico Francesco Ferrero riflette sull’inconscio gastronomico dell’Italia “che non ha ancora superato il primo dopoguerra, la fame, l’ansia del piatto vuoto, la privazione dei cibi della festa: burro, uova, zucchero, farina e cioccolato”. @ Edoardo Raspelli recensisce invece il ristorante Taverna del Pittore Renato Bacchetta con voto finale: 14,5/20.

L'assaggio

All’Enoteca Al Convegno (via Cattaneo, 53 • tel. 0394 83880) di Lissone (MB). Questo è un “tempio” del vino italiano, nato negli anni Settanta con papà Ambrogio e oggi portato avanti dal figlio Mario. Chi passa di qui può scegliere tra oltre 900 etichette e menu composto da decine di ghiottonerie. Provate gli affettati o la polenta, proposta con formaggio, lardo e miele, ragù di carne e porcini, ma anche le insalate, le piadine, le bruschette o la teoria di primi e secondi piatt tra cui spiccano i pizzoccheri e polpette di carne. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

Il Vino

L' Emilia Bianco Antico Vej 2005 di Podere Pradarolo (tel. 0525 552027) Varano dè Melegari (PR). Un vino incredibile. L'autore è Alberto Carretti che in controetichetta dice: "Ho voluto ritornare alle lunghe macerazioni. Perché il meglio degli aromi e del colore di queste uve è racchiuso nelle bucce. Perché su queste buccia c'è tutta l'impronta della mia terra e del nostro lavoro. Senza altre diavolerie". Ora, le lunghe macerazioni sono state effettuate sulla malvasia di Candia. E difatti il vino che ha un colore arancio vivo al naso è aromatico con una nota di cioccolato, zenzero e cardamomo; ma poi senti il brandy, la liquirizia, l'aloe, in un continuo di note balsamiche che ti avvolgono. Lo assaggi e lo riassaggi con sorsi preziosi e calibrati, perché ognuno di essi è intenso nel suo racconto. Alla fine apprezzi quell'albicocca speziata che emerge al naso e poi in bocca. Un vino pazzesco, che chiude secco, con note tanniche e di acidità quasi volatile. Al termine la bocca è pulita come quando mangi una caramella.