Monica Florio, artista del forno premiata dal Golosario, adotta un raccolto calabrese per dare vita a nuovi pani creativi e ricchi di significato
Neogrania, il progetto forte e rivoluzionario di PETRA Molino Quaglia che riguarda un nuovo processo di semina e selezione naturale di una popolazione evolutiva di grano su un determinato territorio, con l’obiettivo di favorire l’adattamento progressivo delle piante alle condizioni locali, ha fatto centro anche in Calabria con la scelta di una volitiva imprenditrice, Monica Florio, cosentina Doc, a sua volta protagonista di un progetto innovativo legato alla panificazione.
Già premiata anche nel Golosario tra le panetterie top d’Italia (anno 2022), Monica ha creato nel centro storico di Cosenza quello che lei stessa definisce “un piccolo laboratorio creativo con degustazioni inclusive”, dove propone una panificazione alternativa e ricca di significati, dedita principalmente a prodotti freschi e tostati ricchi di semi oleosi, in grado di esaltare abbinamenti inediti di materie prime e di ingredienti. Un’artista del forno, insomma, che già nel nome dell’attività - Pane Storto - evoca questa sua originalità e la capacità di creare empatia nel segno della assoluta qualità e della artigianalità.
Monica utilizza infatti farine integrali come la segale, grano saraceno, grani antichi impastati con semi, e ingredienti originali come nocciole, mandorle, mirtilli, curcuma, semi oleosi, uvetta, olive, fichi, noci e pomodori essiccati per creare i suoi sorprendenti Pani non pani sani, gustosi e dal sapore unico.
Tra le eccellenze che troviamo nel suo laboratorio, i pani tostati come le MezzeFrese, proposte, ad esempio, ai pomodori “assolati” (essiccati), mandorle, finocchietto selvatico; oppure con nocciole, mandorle, mirtilli e alici di Fuscaldo; e ancora con fichi, noci e olive infornate.
Spazio anche agli Stortini, deliziosi biscotti a base di farina di mandorle, burro, crosta di sale, zucchero e cannella. Dalla colazione alla merenda: ecco i Paletti, sfiziosissimi bacchette di pane tostato con un’alta percentuale di semi oleosi, ricchi di magnesio e di fibra.
Quest’anno, Monica adotterà un raccolto di un campo della Sila selezionato da PETRA Molino Quaglia, evoluzione spontanea del progetto di filiera "Adotta un Raccolto per Petra Evolutiva” (link), iniziativa lanciata due anni fa che consente di adottare il raccolto, fin dal momento della semina, rivoluzionando il classico rapporto che lega il produttore al consumatore. Mentre nei moderni molini i raccolti si mescolano nei silos di conservazione, nei mezzi di trasporto e durante la produzione della farina, ponendo un limite nel risalire al territorio di coltivazione esatto, con il progetto Adotta un Raccolto per Petra Evolutiva i cereali viaggiano in contenitori intestati nominativamente.
Così, nel 2026, Monica riceverà la farina grezza prodotta dal raccolto del “suo” campo calabrese e potrà dare spazio a tutta la sua professionalità e originalità per creare nuovi pani identitari di elevato valore in termini di qualità nutrizionale, ambientale, sociale ed emotiva.
