Con il giovane e talentuoso chef Luca Gagliardi, rientrato dopo esperienze prestigiose all’estero ad affiancare il padre Lino, la nuova entusiasmante stagione di questo grande ristorante

Che sorpresa! Che scoperta! Che gioia condividere con voi un nuovo, grandissimo, indirizzo. Dove vi portiamo? A La Rampina (via Emilia fraz. Rampina – tel. 029833273) di San Giuliano Milanese (Mi)! Sì, avete letto bene. Proprio in quel ristorante che fino a qualche anno fa era gloria della ristorazione lombarda, e che poi, con la malattia di uno dei titolari, Angelo, si era quasi nascosto. Ebbene, poiché con la nostra guida, con il Gatti Massobrio, lavoriamo davvero per tutti, per evitare che passino anni prima che ci si accorga che qui le cose sono cambiate, da qui, dal nostro sito www.ilgolosario.it che opera in sinergia con app e guida cartacea, lanciamo un messaggio a golosi e guide. Attenzione, La Rampina è oggi “bella e buona” come non è mai stata, nemmeno nei suoi giorni migliori.

Cosa è successo? Il cambiamento ha un volto, quello di Luca Gagliardi. Segnatevi questo nome. È il figlio di Lino, il fratello del compianto Angelo e già contitolare storico del locale. È un giovane, grandissimo, chef, sul cui futuro di successo ci sentiamo di scommettere e di cui, siamo certi, si sentirà parlare a lungo. Dopo aver lavorato per anni lontano da casa (è stato in grandi ristoranti di Francia conquistando posizioni di prestigio e in Italia è stato dal Maestro Gualtiero Marchesi) è tornato nel ristorante di famiglia, e ora, con suo padre, sta facendo vivere al locale una nuova, entusiasmante stagione. Il locale è quello affascinante di sempre, anzi, grazie ai lavori, se possibile, è ancora più bello, con il comodo parcheggio (oro, se pensate che si raggiunge in cinque minuti da Milano), il glicine di oltre trecento anni, la meravigliosa struttura del 1500 con la sala da pranzo elegante con i tavoli ben distanziati apparecchiati con fiori freschi e mise en place impeccabile, la saletta romantica e raccolta con le travi in legno originali e il camino, il formidabile giardino interno.

La cantina è uno scrigno delle meraviglie, con le centinaia di vini di pregio (con profondità di millesimi unica, un esempio per tutti, le bottiglie che percorrono vent’anni di Barbacarlo di Maga Lino!) che aveva selezionato Angelo, e le nuove etichette introdotte dall’ottimo Dario Rotella, altro giovane protagonista del nuovo corso del locale (è il cognato di Luca, bravissimo sommelier di scuola Aspi).

Le novità più rilevanti, comunque, sono in cucina. Luca ha tecnica, fantasia, talento, ed il suo arrivo ha dato entusiasmo a papà Lino, che sembra vivere una seconda giovinezza professionale. In menu, piatti di ispirazione tradizionale e creazioni che valorizzano il mercato, in primis verdure e pescato (la passione di Luca). Per voi, imperdibili i classici della cucina milanese, con risotto allo zafferano, ossobuco e costoletta di vitello interpretati in modo magistrale, in una lettura che sa essere antica e moderna allo stesso tempo, per un risultato che si rivela di soddisfazione somma. Muovendovi tra campagna e mare, invece, lasciatevi tentare dai ravioli di ortica e ricotta di pecora, dal risotto al succo di barbabietola con fonduta di Grana e spumante, dall’anatra disossata all’arancia, dalla ricciola del Mediterraneo leggermente affumicata, dal filetto di scorfano con asparagi bordati e tartufo nero. Tris di sorbetti e conto di rara ragionevolezza, per un’esperienza che non vedrete l’ora di ripetere!

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