Di seguito le bottiglie da assaggiare, facendo un acquisto nel temporary shop Lorenzo Vinci by Golosaria, con le 11 cantine che hanno aderito all’iniziativa fino al 2 novembre

Tutte le cantine, in ogni caso e fino al 20 dicembre sono dotate del loro shop online. Dateci un occhio, ma intanto programmate un acquisto variegato per farvi un prima cantinetta esclusiva, ricca delle chicche che ci hanno impressionato quest’anno.

È il miglior vino rosso degustato quest'anno, il Top of the Top tra i 100 migliori vini rossi d'Italia: Cabernet Franc Vino Biologico “Vento Fermo” 2018 prodotto ai margini della Valcalepio dalla cantina Le Corne.
LE-CORNE.jpgL'avventura della storica Casa Vinicola Bersano, cantina memorabile per il Piemonte, inizia invece nel 1907 e oggi sono le famiglie Massimelli e Soave a condurre in modo superlativo l'azienda: vino top la Barbera d’Asti Superiore Nizza “Generala”, ma da scoprire tutta la teoria di altre Barbera.
BERSANO.jpgDiretti, sinceri, nobili. Piemontesi: sono i vini prodotti da Luigi Vico, ex commercialista di Torino: produce Barolo, Langhe Nebbiolo e il Moscato d'Asti che non puo’ mancare sulle tavole di Natale con il panettone.
LUIGI-VICO.jpgLa ricerca della naturalità e della salubrità delle uve è stato il principio ispiratore di tutto il lavoro in vigna della famiglia Alleva, autrice anche dello splendido recupero della settecentesca Tenuta Santa Caterina: vino top il Grignolino d’Asti “Arlandino”. Poi, Barbera, Chardonnay, Freisa tutti ai massimi livelli, ma attenzione al Monferace, il Grignolino che si affina 4 anni, che sta facendo parlare il mondo.
TENUTA-SANTA-CATERINA.jpgTiziano e Flavio Barea, fratelli imprenditori brianzoli, hanno acquisito una splendida tenuta nel cuore del Monferrato, Tenuta Montemagno e, grazie ad investimenti sapienti, hanno creato una gamma di vini di alto profilo: top wine, Barbera d’Asti Superiore “Mysterium”, ma in una recente degustazione siamo rimasti colpiti dai loro Brut metodo classico prodotti con uve barbera con 36 mesi sui lieviti. Eccezionali come pure il Ruchè, vino raro del Monferrato che profuma di rosa, al pari della loro Malvasia dolce.
tenuta-montemagn.jpgC’è poi un Valli Ossolane Nebbiolo ad essere stato premiato come TOP2020, ecotipo locale detto “Prunent”. Ma di Edoardo Patrone e della sua cantina eroica, sono da degustare anche il Merlot e lo spumante Extra Dry “Basin”.
PATRONE-EDOARDO.jpgGutturnio Superiore che è uno schianto (già Top Hundred 2004 e quest’anno Cantina dell’anno per l’Emilia Romagna): la cantina che lo produce è Santa Giustina, realtà presente sui colli Piacentini, già amata da Gianni Azaria Borrelli, detto il Monsignore, che la abbinava alla sua monumentale cassoeula. Sono tuttavia 16 le etichette prodotte, tra autoctoni ed internazionali da Gaia di Santa Giustina, fra vini bianchi, rossi e un passito speciale.
santa-giustina.jpgAntonella Manuli è invece l'anima di questa straordinaria azienda maremmana (Fattoria La Maliosa), che segue i dettami dell'agricoltura biodinamica. Vino top dei top, fu la Maliosa Bianco, blend di uve procanico (biotipo maremmano del trebbiano), ansonica, grechetto e malvasia bianca. Ma ci sono anche il “Maliosa Rosso” (ciliegiolo, altri vitigni storici) e il “Tarconte” (sangiovese, cannonau grigio). Tutti da scoprire giacché nascono da viti lasciate libere, secondo il metodo Corino.
LA-MALIOSA.jpgUn'altra donna volitiva e dotata di smisurata passione in terra toscana è Nadia Negro e nella sua tenuta del 1500 (Fattorie Toscane) produce Chianti, Vermentino e uno straordinario Viognier (nostro top hundred 2020).
FATTORIE-TOSCANE.jpgCantina emergente laziale (ha 3 anni d'età), è poi Sanvitis nata dalla passione per il settore vitivinicolo di tre amici imprenditori di San Vito Romano. E qui bisogna proprio conoscere il Bellone (Top Hundred), ma anche Cesanese, Malvasia puntinata e Trebbiano.
SANVITIS.jpgSono invece le Marche ad averci dato il Top dei Top 2019 tra i vini bianchi: il Colli Maceratesi Ribona (altra uva rara per un vino bianco pazzesco) di Podere Sabbioni, realtà i cui vigneti sono tutti all’interno del perimetro della riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra. La cantina aderisce al progetto “V.I.V.A. – La sostenibilità nella vitivinicoltura in Italia”. Interessante e da conoscere anche il Rosso Piceno da uve montepulciano (90%) e sangiovese (10%).
PODERE-SABBIONI.jpgIn Calabria, tra l'azzurro del Mar Ionio e i colori della macchia mediterranea, 12 ettari vitati attorno ad un castello costruito nel XVII secolo sui ruderi del Monastero di Sant'Anania, sono il biglietto da visita della Tenuta del Castello. Top Hundred è il Calabria Bianco “Lepanio” da uve greco (90%), traminer (10%). I vini prodotti – citiamo anche l'aglianico vinificato in rosato – portano la firma, nientemeno, che di Riccardo Cotarella, enologo che non necessita di presentazioni.
Tenuta-del-Castello_png.jpgIn quel di Siracusa, infine, Cantine Gulino coltiva nero d'avola, albanello e moscato. Otto le etichette prodotte. Tutte sorprendenti. A partire dal Top Hundred Moscato di Siracusa “Don Nuzzo”, vino da meditazione più che da conversazione (visti i tempi) che sta bene accanto ai formaggi erborinati, ma anche alle paste secche e ai dolci di una certa consistenza.
CANTINE-GULINO.jpgPronti per la spesa? Sono o non sono tanti vini rari che difficilmente si conoscono? Con un clic potete averli tutti, magari con l’ordine delle prime 12 bottiglie una diversa dall’altra.
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