Ben otto referenze di bollicine franciacortine

Elisabetta Abrami resta per noi un esempio lampante di quella Franciacorta tenace che fa della viticoltura biologica un pilastro ben saldo. Partendo dalla prevenzione per la biodiversità, le sue vigne crescono grazie a un suolo ricco e salubre e, sbirciando tra i filari, noterete che l'erba è lasciata libera di crescere spontaneamente, permettendo così a molte specie di insetti di contrastare la proliferazione dei parassiti. Zolfo e rame vengono utilizzati nelle loro composizioni più semplici e solamente in casi di estrema necessità; contro gli insetti nocivi, invece, si usano derivati naturali (da piante o batteri). In cantina si lavora a temperature rigorosamente basse, permettendo così di controllare più attentamente l'evoluzione del mosto in vino ed eliminando dunque l'utilizzo di prodotti chimici invadenti.

Dai 17 ettari di proprietà, dunque, il mosto che Elisabetta arriva a modellare (o meglio, accompagnare) fino in bottiglia ci regala dei vini biologici caratterizzati da meno di 7,5 gr/l di zuccheri e da un massimo di 25 mcg/l di solfiti.
abrami_Franciacorta_saten_magnum.jpgLe bollicine prodotte contano più di otto referenze, tra cui citiamo il Franciacorta Brut, la versione Rosè e il Millesimato Pas Dosè, tutti e tre caratterizzati da chardonnay più pinot nero.
abrami-Franciacorta_bio_rose.jpgQuest'ultimo viene vinificato in purezza (ed affina per minimo 36 mesi) nella versione Millesimato Blanc de Noir Extra Brut, mentre nella versione Franciacorta Riserva “3V” (chardonnay, pinot nero) il riposo sui lieviti è prolungato fino ai 60 mesi.
A chiudere il cerchio, infine, il Franciacorta Satèn da uve chardonnay, nettare sublime della cantina Abrami che cullò i nostri palati nelle batterie di degustazione del 2013, quando decidemmo di incoronarla come Top Hundred. Un vino che “champagneggia”. Anzi no, un vino che è di pura razza franciacortina e non necessita di paragoni.
Per scoprirlo basterà recarsi nel suo stand condiviso a Golosaria Fiera Online, evento in cui Elisabetta entra nella seconda fase per essere in questa vetrina con la sua realtà, a testimonianza di una capacità imprenditoriale sempre in evoluzione e mai statica.
Proprio come in vigna.

E qui il suo riferimento allo shop on line (link)

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