Su La Stampa di oggi Paolo Massobrio racconta la storia di Paride Benedetti, l’agronomo 54enne che nella Valle del Savio ha riabilitato uve (quasi) scomparse

Vitigni autoctoni che abbracciano i sistemi biologico e biodinamico. Questo il binomio su cui l'agronomo Paride Benedetti ha deciso di impostare l’azienda agricola di famiglia, sfruttando i 16 ettari vitati di proprietà estesi lungo le alte colline della Valle del Savio, nel cuore più profondo della Romagna. A raccontare la sua storia è Paolo Massobrio, che su La Stampa cita alcuni dei vini che più lo hanno impressionato: tra questi il Romagna Albana “Albarara Cru Artigianale” 2010, ma anche il Romagna Albana “Albarara”. Quindi il Romagna Sangiovese Superiore “Taibo” 2013 e il Rubicone Igt “Famous”, un bianco semi-aromatico ottenuto con un’uva quasi scomparsa, recuperata da Paride grazie a preziosi studi realizzati in collaborazione con alcune Università.

Una bella storia!

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