Gli ultimi assaggi di marzo con qualche conferma e nuove, clamorose, sorprese

Continuano le nostre tornate di assaggi, con una batteria che ci ha visto lavorare sia su cantine che conosciamo da anni e che abbiamo deciso di testare nuovamente sia con cantine che incontriamo per la prima volta. Ecco com'è andata.

Amarone della Valpolicella Classico "Corte Bra" 2013 - SARTORI di Pedemonte (Vr)
Una firma nel mondo dell'Amarone che si conferma come tale anche in questo assaggio che ci è piaciuto molto perché di una scuola che guarda alla freschezza del sorso. Infatti in questo caso si tratta di un campione che ha naso molto vegetale, con una speziatura abbastanza marcata e una bella nota di radice di liquirizia. In bocca è equilibrato con il pepe sul finale. Davvero interessante.
(tel. 0456028011 - www.sartorinet.com)
corte-bra-amarone.jpgNeostos Bianco 2019 / Neostos Rosato 2019 / Neostos Rosso 2018 - SPIRITI EBBRI di Celico (Cs)
Si conferma grande questa cantina che abbiamo premiato con il Top Hundred nel 2012. Il Neostos Bianco 2019, da uve pecorello 100%, al naso è un'esplosione di profumi citrini e mediterranei insieme mentre in bocca ha una mineralità non comune. Il Neostos Rosato 2019 è probabilmente uno dei migliori nella sua categoria in Italia. Da uve magliocco, nero d'avola e cabernet, ha una complessità propria dei grandi rossi, con fiori e piccoli frutti in egual misura, e in bocca di nuovo una sapidità che rende piacevolissimo il sorso. Il Neostos Rosso (da uve merlot, greco nero e guarnaccia nera) è un grande rosso con profumi vivi di mora e sottobosco, un tannino importante e una mineralità che sembra quasi un marchio di fabbrica. Complesso, regale.
(tel. 3207498573 - spiritiebbri@gmail.com)
spiriti-ebbri.jpgOffida Pecorino "Belato" 2019 - CARMINUCCI di Grottammare (AP)
Promette bene questa cantina marchigiana con questo bianco elegante, che al naso spicca per la piacevolezza del fiore d'arancia e in bocca ha una bella mineralità. Fa il paio con la Passerina “Casta", piacevole anch’essa, con un’acidità diffusa. Può invece dare di più il Rosso Piceno Superiore Naumakos 2017, con la sua importante speziatura che vede spiccare la nota di chiodi di garofano, mentre in bocca denota una tannicità non ancora del tutto compiuta.
(tel. 0735735869 - www.carminucci.com)
carminucci.jpgO.P. Brut Rosè “Monteceresino” 2014 - O.P. Riesling Superiore “Campo della Fojada” 2019 - O.P. Pinot Nero Riserva “Poggio della Buttinera” 2017 - TRAVAGLINO di Calvignano (Pv)
Travaglino ha il pinot nero nel DNA, sia nella sua versione in rosso sia nella spumantizzazione. Il brut Rosè "Monteceresino" ha un naso di grande eleganza dove viene fuori una nota inaspettata floreale, di rosa, mentre in bocca ha un'acidità viva che tiene alta la beva nonostante la chiusura che sembra quasi virare su note più dolci come abbiamo riscontrato anche negli altri assaggi. Una tendenza identica per il Riesling Superiore “Campo della Fojada”, color oro brillante con riflessi verdi, che spicca per i profumi esotici, di papaja, accompagnati da un sorso ben equilibrato e una sottile speziatura. Il "Poggio della Buttinera" poi si conferma uno dei migliori Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese, con un naso che denota eleganza, dove avverti con nettezza il pepe nero.
(tel. 0383872222 - www.travaglino.com)
travaglino-3bottiglie.jpgVino Nobile di Montepulciano Riserva 2015 - PODERE CASANOVA di Montepulciano (SI)
Quest'azienda vinicola rinasce a nuova vita nel 2016 grazie all'impegno di Isidoro Rebatto e della moglie Susanna, che recuperano un antico vigneto ai confini della Val d'Orcia e dal Veneto decidono di trasferirsi in Toscana. Sedici ettari di terreno che le condizioni pedoclimatiche del luogo rendono particolarmente vocato per la produzione di cru pregiati. Eseguono una vendemmia manuale e un'accurata selezione dei chicchi migliori. Si impone tra i vari assaggi di questa cantina di Montepulciano la Riserva che al naso mostra complessità, con profumi fruttati (prugna e ribes) e più evoluti sentori di cioccolato e tabacco una curiosa quanto piacevole nota di polvere da sparo che abbiamo ritrovato anche, molto più marcata, nel Rosso di Montepulciano 2017. Ma sono stati interessanti il Vino Nobile di Montepulciano 2016 che ha sempre un gran bell’equilibrio e quella profondità che a noi piace nel solco di una buona speziatura.
(tel. 0578896136 - www.poderecasanovavini.com)
podere-casanova_4bottiglie.jpgDosage Zéro 2011 - CASTELLO DI BONOMI di Coccaglio (Bs)
Lo osservi col suo colore giallo oro e poi note intense di crosta di pane e alghe marine. Della medesima cantina che fa riferimento alla famiglia veneta Paladin è poi la Premiata Fattoria di Castelvecchi con il Chianti Classico Gran selezione “Madonnino della Pieve” 2015. Dal suo colore rubino avverti subito una speziatura di spessore che in bocca si traduce in un eleganza piacevole dove il vino rimarca finezza e persistenza. 
(tel. 0307721015 - www.castellobonomi.it)
castello-bonomi.jpgCabernet 2015 - TERRA FELICE di Arquà Petrarca (Pd)
Di questa azienda dei Colli Euganei ci è piaciuto il Cabernet 2015 dove i descrittori dei grandi vini rossi si sono fatti sentire: cioccolato, note erbacee e speziate e un sorso rotondo.
(tel. 3477025928 - www.cantinaterrafelice.it)
terra-felice.jpgSoave “Fontègo” 2019 - LA CAPPUCCINA di Monteforte d’Alpone (Vr)
Questo vino infine lo dedico a Silvana, mia moglie, anche lei giunta - questa domenica 28 marzo - al terzo compleanno con gli anta. A lei è piaciuto moltissimo e io non avevo dubbi. Ecco una bottiglia davvero desiderabile, un Soave di nome e di fatto frutto di uve garganega e trebbiano di Soave. Ha colore giallo oro brillante e al naso limone del garda con note minerali. In bocca una trama elegante con un finale ammandorlato. Grandissimo anche per la sua acidità pregnante che prosegue la persistenza.
(tel. 0456175036 - www.lacappuccina.it)
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