La Notizia

Ancora in forse la riapertura dei confini regionali a partire dal 3 giugno. Il Governo si prepara a gestire il via libera ipotizzando tre scenari, tarati sui dati che saranno disponibili a partire dal 30 maggio. La prima ipotesi, se il trend positivo dei contagi verrà confermato, vedrebbe cadere il divieto di superare i confini in quasi tutte le regioni italiane. La seconda - e anche la più probabile - prevede invece una distinzione tra regioni a basso rischio e regioni a rischio medio-alto, consentendo spostamenti solo tra le prime. Il terzo scenario è invece il più fosco e prevede che i contagi possano tornare a salire, con una conseguente marcia indietro rispetto agli allentamenti stabiliti nei giorni scorsi. Il ministro Boccia mercoledì sarà a Milano per incontrare Fontana e valutare l’ipotesi migliore, che molto probabilmente vedrà slittare la riapertura al 10 giugno. (Repubblica) @ Mentre si attende il 30 maggio per avere dati specifici sull’effetto delle riaperture, in tutta Italia cala la curva dei contagi e le persone positive scendoto sotto quota 60 mila. Per l’Istituto Superiore di Sanità “Ci saranno ancora momenti di incremento, ma saremo in grado di affrontarli” (Libero) @ Prosegue anche il trend ottimistico di QN, che riporta l’intervista al virologo Giorgio Palù, per cui non c’è stato alcun rimbalzo nella Fase 2 e il morbo è in decisa ritirata. (QN) @ Intanto, il Pirellone segnala l’assenza di decessi in Lombardia. “Miracolo o errore di calcolo” si chiede Andrea Cuomo sul Giornale. @ E in vista della riapertura totale, sono stati aggiornati anche i protocolli per l’estate. Nei rifugi gli ingressi saranno controllati, sarà obbligatoria la tovaglia monouso e si potrà entrare nella zona notte solo con le ciabatte, mentre per i campeggi saranno previsti termoscanner all’accettazione, la mascherina sarà obbligatoria al di fuori della piazzola personale e i bagni andranno disinfettati 3 volte al giorno. Ma vi saranno regole stringenti anche per le sagre, sottoposte ad ingressi ridotti con segnali a terra, obbligo di tenere un registro delle presenze e merci da toccare esclusivamente con i guanti. (QN) @ Partenza debole per i ristoranti. Chi aspettava il boom di presenze è rimasto deluso. Molti sono stati i locali rispettosi delle regole, ma le misure di sicurezza si sono rivelate complesse da gestire e per i gruppi di non congiunti è emersa la difficoltà nell’effettuare prenotazioni. Lo spiega Paolo Coccorese sul Corriere della Sera di domenica. @ Una ripresa tiepida che ha coinvolto anche i negozi. Secondo i dati di Confesercenti, dalla scorsa settimana ha aperto il 72% degli esercizi commerciali, ma solo un consumatore su tre è tornato a comprare. (Libero) @ Intanto, sugli scontrini spunta la “tassa Covid”. Un balzello dai 2 ai 4 euro applicato dagli esercenti e inserito come sovrapprezzo sullo scontrino. Lo ha denunciato il Codacons, dopo le molte segnalazioni ricevute dai consumatori. @ Boom di offerte al ribasso da parte della malavita per bar e ristoranti. Finti imprenditori offrono ai proprietari dei locali un quinto del valore reale e le chiamate al numero verde crescono del 30%. E’ l’allarme del Laboratorio antiusura ripreso su Libero di sabato. @ Intanto, se in molte città italiane la riapertura ha determinato assembramenti non gestiti nei luoghi della movida, a Milano la paura ha frenato la voglia di uscire e la notte meneghina, improvvisamente, è tornata vuota (Repubblica) @ Sulla coesione manifestata durante la pandemia gli italiani si dividono: per il 44% si è risvegliato il senso civico, per il 42% invece no. E il 63% degli intervistati teme che la rabbia sociale possa impedire la ripresa del Paese. Sono i dati emersi da un sondaggio ripreso dal Corriere della Sera di sabato.

Caporalato, consumi e olio made in Italy

“No a ogni forma di sfruttamento e caporalato”. Dopo lo sciopero degli invisibili di Gioia Tauro, i vescovi della Calabria scendono in campo condannando tutte le forme di sfruttamento nell’agroalimentare, definito “Un male antico e sempre presente, spesso ignorato pur di non prendere la giusta posizione”. Il caporalato - spiegano - è nelle mani di organizzazioni criminali che utilizzano “metodi mafiosi” per il controllo del territorio. Per i vescovi è quindi fondamentale “un’autentica opera di conversione e liberazione dei territori dalle mafie, che passa anche da superamento di questa piaga che rappresenta una delle vie di adorazione del male". (Avvenire) @ Sul tema interviene anche Andrea Zaghi, che su Avvenire riporta la storia di un bracciante di origini indiane licenziato, picchiato e gettato in un canale dai suoi caporali per aver chiesto una mascherina per lavorare in sicurezza. “Un’assurdità - scrive Zaghi - che la dice lunga sulla necessità di quanto appena deciso dal governo: quelle norme anticaporalato che per troppo tempo sono rimaste nei cassetti delle istituzioni e che adesso, tra l’altro, devono essere applicate con il concorso di tutti”. “La filiera agricola - prosegue - è un tesoro vero, frutto di molte fatiche e molta sapienza. (...) Qualcosa di prezioso, tanto che proprio la criminalità organizzata, da sempre, cerca di mettervi radici. Agroalimentare, dunque, come espressione della migliore italianità. Che non può certo essere sporcata da violenza e criminalità”. @ Intanto, la decisione del Governo di regolarizzare i migranti arriva anche in Africa. E in 450 sbarcano in Sicilia, tra Linosa e Agrigento. Ma il Viminale resta in silenzio. (Il Giornale) @ Calano i consumi, ma vola il “made in Italy”. Secondo uno studio pubblicato da The European House - Ambrosetti, per il settore della distribuzione è atteso un calo di vendite tra il 20 e il 28 per cento di qui a fine anno, ma gli unici prodotti destinati a salire sono quelli che puntano sull’italianità. Per Gsl Italy infatti, i cibi che dichiarano 100% italiano in etichetta hanno registrato un incremento di vendite pari al 3,5%. (Libero) @ E a proposito di made in Italy, sulla stessa pagina Attilio Barbieri spiega il tiro mancino giocato ai danni dell’olio italiano. Il Consiglio oleico internazionale, in mano a spagnoli e tunisini, ha pubblicato le nuove linee guida vincolanti per tutti i Paesi aderenti - tra cui l’Italia - che escludono dai test quelli del Dna sui campioni di extravergine con cui le Procure italiane hanno potuto smascherare molti oli taroccati. @ Intanto, continua a preoccupare la crisi dei raccolti e delle produzioni. Con la mancanza di manodopera, frutta e verdura restano nei campi, le aziende agricole restano senza soldi e nei supermercati la merce inizia a scarseggiare, determinando forti aumenti per i prodotti del comparto ortofrutticolo, dal +8,4% della frutta al +5% della verdura. Ma importanti aumenti si registrano anche per il pesce surgelato (+4,2%), il latte (+4,1%) e i salumi (+3,4%). (La Stampa) @ Il lockdown fa impennare il valore del riso italiano. Le varietà da risotto trascinano il mercato ed è boom di richieste, con prezzi ai aumento anche del 30%. (La Stampa)

Ode all'anolino e la nuova stagione de La Prova del Cuoco

Novità in casa Bisol. La cantina veneta del Prosecco lancia Venusa, il nuovo vino dedicato al poeta veneto Andrea Zanzotto. Si tratta di un bianco fermo da uve dorona lasciate macerare per 7 giorni, con le vinacce a contatto con il mosto nella fase di fermentazione. “Una tecnica - spiega Matteo Bisol - che si utilizza più con i rossi, ma che a Venezia si utilizzava per conservare meglio il vino ed evitare che andasse a male”. (Corriere della Sera) @ Dal vino all’anolino, il “re” parmense della pasta ripiena in brodo che viene celebrato su La Verità di sabato da Giancarlo Saran il quale, tra le curiosità, spiega come questo piatto stregò anche Maria Luigia, tanto che un mantra dell’epoca recitava: “Solo al Re Anolino la Duchessa porge il suo inchino”. @ Un orto bio-intensivo per far rinascere il carciofo della Valtiglione. Sul Corriere della Sera di Torino la storia dell’artichetto Stefano Scanavino e del progetto agricolo della “Duipuvrun”. @ Ma da leggere, sul Corriere della Sera di Verona, è anche la storia di Giovanna Tantini, la “mamma del Bardolino” che, dopo una laurea in giurisprudenza, nel 1997 è diventata imprenditrice agricola nell’azienda di famiglia, diventando poi presidente dei giovani di Confagricoltura. @ “Il virus ci fa vendere più pentole”. Stéphane Bonny, amministratore delegato di Lagostina, su Repubblica spiega: “Durante l’emergenza in tanti hanno scoperto la necessità della cucina in casa: i nostri canali online hanno avuto un boom di contatti”. @ La “schita” dell’Oltrepò Pavese diventa protagonista su Facebook di un gruppo che conta già 900 iscritti. A fondarlo è stata la giornalista Cinzia Montagna, che in un’intervista sul periodico News racconta la sua idea di definire insieme un disciplinare della schita dell’Oltrepò, con le sue varianti e le sue identità. @ Nuovo debutto per La Prova del Cuoco, che oggi prende il via su Rai 1 con una nuova stagione condotta da Elisa Isoardi. Tra le novità anche il ritorno di Paolo Massobrio, ospite questo mercoledì in qualità di giudice per valutare una nuova sfida tra chef. @ Con la chiusura dei teatri, c’è invece chi si reinventa dando voce ai vecchi radiodrammi. E’ il caso di Radio Oscar, il programma di podcast inventato da Giacomo Poretti, Luca Doninelli e Gabriele Allevi, direttori della stagione del Teatro Oscar di Milano. Va in onda ogni venerdi, dura al massimo 15 minuti e a fine settimana ci saranno sorprese con la terza puntata (Il Giornale)

L'assaggio

Oggi scopriamo come realizzare il “Fiore Magnatum”, un delizioso antipasto a base di fiori di zucca proposto da Giovanna Martire Saliceti della Degusteria Magnatum di Longobardi (CS). La videoricetta su ilGolosario.it.
 

Il Vino

Il Piave Tai Iconema 2017 di Cà di Rajo (tel. 0422 855885 ) di Rai di San Polo di Piave (TV). Dal colore giallo oro, ha profumi di mandorla, pesca gialla matura e albicocca, sentori speziati di zafferano e nota minerale che ricorda la pietra focaia. Di notevole struttura, ha sorso armonico, sostenuto da elegante sapidità e finale lunghissimo.