La notizia

Notizie contrastanti affollano i quotidiani di oggi, mettendo al centro la virulenza (chi più e chi meno) del Covid-19. Da un lato c’è il dato oggettivo che indica un ulteriore aumento dei contagi in questi giorni (813 in più, di cui 462 in Lombardia) e dei decessi (162 in più, di cui 54 in Lombardia); e aumentano in maniera esponenziale i disobbedienti dello spritz e i gruppi di gente che si riversa nelle piazze. Tutto questo ha fatto infuriare i governatori, non ultimo quello del Veneto, Luca Zaia, che ha commentato: “I brillanti li aspetto sulla porta degli ospedali, se continua così chiudo tutto”. (Corriere della Sera e Repubblica). Dall’altro invece c’è chi, come QN, persegue nella linea ottimistica parlando di reparti Covid vuoti e di fine della pandemia (per l’infettivologo Francesco Le Foche: “Il morbo ha perso forza. Gli italiani esasperati hanno accettato l’idea di conviverci” ndr) @ Ma oltre alla situazione sanitaria, a preoccupare (e non poco) è anche l’economia che ha messo in ginocchio, tra gli altri, anche negozi e ipermercati, lasciando a casa 150 mila addetti. Per il sindaco di Milano Giuseppe Sala: “Andiamo verso una crisi profonda, inizieranno le manifestazioni di piazza”. (Repubblica) @ Intanto, a due giorni dalla ripartenza si fanno anche i primi bilanci. In tutto sono 623.863 le attività che hanno ripreso, con il 90% di negozi di vestiti e il 70% di bar e ristoranti che hanno rialzato le serrande, ma i consumi fuori casa non risalgono e ci sono 400 mila persone in cassa integrazione. Per ConfcommercioSi tornerà a pieno regime soltanto la prossima settimana”, quando anche le ultime regioni si riattiveranno. E per Coldiretti la prospettiva non è rosea: “Per effetto delle mancate aperture, ma anche per il ridotto afflusso della clientela dovuto alla chiusura degli uffici in smart working e all’assenza di turisti italiani e stranieri, per pizzerie, locali, trattorie e agriturismi si prevede un crollo dell’80%” (Corriere della Sera) @ Un duro colpo per l’economia, confermato anche sul Giornale dalle interviste ai ristoratori, che lamentano regole poco chiare e coperti occupati soltanto per un quinto, e agli albergatori, che segnalano un forte calo delle prenotazioni, salvo qualche conferma per ottobre. L’allarme del presidente di Apam (Albergatori Confcommercio Milano) Maurizio Naro: “Serve più chiarezza. Perdiamo 3 milioni di euro ogni giorno, così falliamo”. @ E sul tema interviene anche Paolo Massobrio, che su Avvenire analizza la situazione della ristorazione mettendo in luce le reazioni degli addetti ai lavori a questo momento di difficoltà, a partire da Massimo Camia, che ha fidelizzato la clientela avviando un servizio di delivery che segue personalmente. “Eppure - scrive - mentre si tenta un ritorno alla normalità - chi ancora non si fa sentire sono le banche, che evadono con lentezza le richieste di chi non ha i soldi per pagare gli stipendi”. @ E come se non bastasse, tra gli effetti della crisi si fa sempre più insistente anche l’allarme usura, con casi raddoppiati e malavita che sfrutta la debolezza degli imprenditori per fare affari. Ogni giorno arrivano almeno due richieste di aiuto, ma molti di più sono i casi sommersi tanto che anche il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ieri ha lanciato un appello invitando i titolari in difficoltà a chiedere aiuto. (Repubblica) @ Dai parrucchieri ai bar e ristoranti con le riaperture sono arrivati anche i primi rincari: un caffè può costare costa fino al 50% in più, e secondo il Codacons il rialzo medio dei prezzi si attesta intorno al 15%. (La Stampa) @ In tempo di Covid cambia invece la mobilità, che premia a tutti gli effetti le due ruote. A Milano, tanto in negozio, quanto on-line, è record di vendite per le biciclette (+60% nel mese di maggio) e fuori dai negozi si moltiplicano le file per le riparazioni. Basti pensare allo storico Rossignoli di corso Garibaldi, che in un solo giorno ne ha contate 40. Effetto degli incentivi governativi, fino a 500 euro. (Repubblica)

E' già pronta l'app ilGolosario Ristoranti al delivery e al take away

Il mondo della ristorazione, per cause di forza maggiore, sta vivendo una vera rivoluzione. Tantissimi sono i locali che hanno allargato il loro servizio al delivery e al take away. Un nuovo approccio registrato sul portale www.ilgolosario.it, con la guida nazionale al delivery (che conta oltre 600 attività) ma anche per ilGolosario Ristoranti è disponibile l’app (su App Store per device iOS e su Play Store per Android) aggiornata in tempo reale. Basta infatti cercare dalla home page dell'app la parola delivery per visualizzare, secondo un criterio di vicinanza geografica, tutti quei locali che hanno approntato questo servizio. Analoga ricerca può essere fatta per la parola chiave take away. I locali recensiti sono oltre 3.300 con un eccezionale approfondimento su Piemonte, Lombardia, Valle d'Aosta e Liguria. Per usufruire di tutte le funzionalità dell'app occorre sottoscrivere l'abbonamento annuale al prezzo di € 7,99, che dura 365 giorni dall'attivazione e dà diritto ai continui aggiornamenti. Ecco i link per iOS e per Android.
 

Ue verso l'etichetta nutrizionale, crisi dei salumi e il rilancio del vino

L’Europa si avvia all’etichetta nutrizionale obbligatoria. Oggi la Commissione UE presenta la sua strategia “Farm to Fork” con l’obiettivo di ridurre pesticidi, incrementare l’agricoltura bio e destinare il 10% delle superfici agricole al mantenimento della biodiversità. E da Bruxelles si attende anche l’introduzione di un’etichetta nutrizionale obbligatoria armonizzata che tenga conto della diversità delle diete e che estenderà anche al latte l’origine obbligatoria o l’indicazione di provenienza. (Italia Oggi) @ Momento critico per la filiera dei suini. Il Covid miete i consumi e impone lo stop a 200 mila prosciutti. Ma una speranza potrebbe arrivare dal dl Rilancio, che ha previsto lo stanziamento di alcuni fondi alle filiere alimentari in crisi. (Italia Oggi) @ “Sono 4,5 milioni i cittadini in emergenza alimentare”. E’ l’allarme lanciato sul Giornale da Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, secondo cui “Oltre il doppio è a rischio povertà. Occorre cambiare lo Statuto dei lavoratori”. @ E un altro allarme, in tema di istruzione, arriva anche da Dario Odifreddi, numero uno di Forma e Piazza dei Mestieri, che sul Corriere della Sera di Torino spiega: “Its e Istituti professionali sono stati dimenticati dal Governo. Non si può insegnare a distanza a chi fa lavori manuali”. @ Prenotazione obbligatoria, sacchi a pelo o lenzuola portati da casa e gestori da attendere all’esterno. Sono alcune delle regole che gli amanti della montagna quest’estate dovranno seguire per poter soggiornare nei rifugi. Il decalogo è riportato su Repubblica. @ Vò euganeo brand commerciale per il rilancio dei vini del territorio. Il primo paese zona rossa per il Coronavirus sfrutta l’immagine che ha saputo ricostruirsi in questi tre mesi e autorizza l’utilizzo dello stemma comunale sulle etichette dei vini prodotti in paese. La giunta ha inoltre stabilito il corrispettivo di 10 centesimi per etichetta, i cui proventi andranno i promozione. (Italia Oggi e su IlGolosario.it) @ Biodiversità e vicinanza al mare. Sono questi i tratti distintivi della nuova etichetta istituzionale presentata dal Consorzio del Gavi Docg. Ideata dall’artista alessandrino Riccardo Guasco, riprende la figura mitologica della principessa Gavia, che abbraccia simbolicamente le colline della denominazione con i loro vigneti di cortese e il Forte di Gavi. La nuova etichetta accompagnerà la Denominazione piemontese nell’arco di tutto il 2020. (La Stampa) @ Il vino? Salva da depressione e pancetta. Un bicchiere calma l’ansia e migliora l’umore . Combatte inoltre l’obesità e tiene sotto controllo il cuore e il colesterolo. (Libero) @ Addio a La Micarella. La trattoria alessandrina che sfamò anche Carlo Alberto si arrende dopo quasi due secoli di storia e abbassa per sempre le serrande. Su La Stampa l’intervista allla patronne Emilia Capriata: “Tra i nostri clienti anche Gino Bartali e Ugo Pagliai. Ma non abbiamo mai scattato foto ricordo”. @ Intanto, dall’alessandrino arrivano anche due idee per affrontare la crisi. La prima a firma di Massimo Martina, chef de Il Fiorile di Borghetto di Borbera, che ha creato tre aperikit per gustarsi a casa i prodotti tipici della Valle. Una proposta di marketing territoriale “vestita” e preparata in tre versioni: “Rituale”, ovvero classica, “Ribelle”, cioè gourmand, e “Resiliente”, per chi sposa la dieta vegetariana. @ Intanto, da un gruppo di appassionate del Monferrato - già responsabile del lancio, nei mesi scorsi, del progetto “Monferrato tour...ist” - nasce un blog con consigli e segnalazioni dei produttori monferrini che propongono anche la vendita online. L’elenco è consultabile su www.monferratotour.it, nella sezione food&wine. (La Stampa)

L'assaggio

Una classica ricetta lombarda per un piatto succulento a base di carne e verdure stufate. Su ilGolosario.it la ricetta della cassoeula spiegata passo a passo da Ezio Santin dell’Antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano (MI).

 
 

Il Vino

Oltrepo’ Pavese Riesling “Mesdì” 2019 di Gerry Scotti (by Cantina Giorgi di Canneto Pavese). Oltre 3.000 persone ieri sera hanno seguito la diretta condotta da Paolo Massobrio, con Gerry Scotti, Fabiano Giorgi e Francesco Cerea  (www.facebook.com/cantinegiorgi). E il primo vino che è stato presentato è questo Riesling che ha un profumo spiccato di zenzero, note di frutti tropicali e tanta freschezza. Ma colpisce soprattutto il corpo e la chiusura marcatamente sapida. Fa parte delle cinque etichette firmate da Gerry Scotti.