La Notizia

Con la minaccia dei nuovi dazi Usa l’Europa potrebbe perdere quote di mercato difficilmente recuperabili in futuro, a tutto vantaggio del Nuovo Mondo produttivo”. Il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani su Repubblica commenta la minaccia delle nuove misure imposte da Trump e sottolinea l’importanza di una maggiore diversificazione nei mercati. “Noi proseguiamo nella nostra attività di supporto del settore nel principale mercato mondiale - spiega - anche con una task force operativa in grado di ampliare del 20% la presenza di operatori statunitensi ospiti già a partire dal prossimo Vinitaly, ma al tempo stesso dobbiamo accelerare sulle nuove frontiere commerciali di un comparto ancora troppo legato agli sbocchi tradizionali”. Tra i mercati con le migliori prospettive di crescita quello cinese; a dicembre è stata firmata la joint-venture tra Veronafiere e Pacco Cultural Communications per la costituzione della società Shenzhen Baina International Exhibitions che ha come obiettivo realizzare fiere ed eventi in Cina e Asia, come nel caso di Wine to Asia, in programma dal 9 all’11 novembre 2020. @ Sulle stesse pagine anche l’allarme dell’imprenditore Paolo Damilano, che commenta: “I dazi di Trump sui grandi vini? Per le cantine delle Langhe sarebbe una sciagura (…) E’ difficile trovare un’alternativa: l’America è un Paese fondamentale anche grazie a una comunità italiana molto forte che ci ha fatto da ambasciatrice”. @ Intanto, Veronafiere apre al bio con Organic trade Fair Alliance, una nuova alleanza a livello internazionale che unisce le fiere b2b del biologico italiane ed estere. In prima fila per promuovere il progetto sarà B/Open, la manifestazione in programma dall’1 al 3 aprile 2020 con cui Veronafiere “Ha intercettato uno spazio di mercato rivolto al segmento b2b del mondo biologico che risultava ancora scoperto e andava presidiato”, come ha commentato il direttore commerciale Flavio Innocenzi. (Ansa) @ Contro la minaccia delle etichette Ue in arrivo un decreto-scudo per i prodotti di eccellenza made in Italy. Nonostante le pressioni della Commissione, al via l’intesa di Governo per tutelare i prodotti di eccellenza italiani. La legge permetterà di non utilizzare i loghi a semaforo del sistema Nutri-score, che metterebbero fuori gioco prodotti come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il prosciutto, la mozzarella, gli oli e i vini italiani. “Sosteniamo l’impegno politico per escludere le Dop e Igp da sistemi innovativi di etichettatura nutrizionale“ ha commentato anche il presidente di Origin Italia - che associa i consorzi Dop e Igp - Cesare Baldrighi. (La Verità) @ 360 milioni di notti trascorse nella penisola dai turisti stranieri fino a ottobre 2019, con un giro d’affari di circa 40 miliardi, in aumento del 6,6%. E’ quanto rilevato dall’Ufficio Studi di Enit in occasione della presentazione del piano del turismo italiano per il 2020. Tra i dati più rilevanti, la crescita del numero di turisti internazionali guidati da tedeschi, russi, canadesi, americani e cinesi. Intanto per l’anno in corso verso i Paesi europei Enit ha previsto campagne per la valorizzazione di nuove esperienze turistiche destinate ai viaggiatori più fedeli e, più in generale, sono 480 le iniziative già previste dalle sedi estere di Enit, orientate alla valorizzazione della meeting industry, ai nuovi target con alta capacità di spesa, al turismo slow e a quello active. (Libero e Italia Oggi)

Stelle cadenti, i menu di Trump e la lotta agli sprechi

Il ristorante di Paul Bocuse perde una stella. Il tempio della cucina d’Oltralpe passerà da tre a due stelle e la notizia - che verrà ufficializzata il 27 gennaio - sta facendo discutere, come già accaduto per il francese Marc Veyrat e l’italianissimo Gianfranco Vissani. “Abbiamo rielaborato ed affinato il nostro menu facendolo evolvere pur mantenendone il dna, il gusto originale” ha protestato il direttore generale del ristorante Vincent Le Roux, per cui dietro alla scelta della Rossa ci sarebbero ragioni pubblicitarie, oltre a un tentativo di recuperare il prestigio che negli ultimi tempi avrebbe perso. E il caso finisce sulle pagine dei principali quotidiani. @ Meno frutta e verdura, più pizza e patatine. Donald Trump non smette di stupire e cancella dalle mense scolastiche i menu voluti da Michelle Obama, reintroducendo hamburger e merendine. Una scelta che ha già scatenato la polemica e che potrebbe avere pesanti ricadute sull’obesità dilagante che interessa l’America. “Una dieta con meno fibre e prodotti vegetali e più prodotti animali e grassi saturi va contro tutti i principi di tutte le autorità scientifiche del mondo, comprese quelle statunitensi - commenta sul Corriere della Sera il nutrizionista Marcello Ticca - così rischiano un’epidemia di obesità”. @ Illy in cerca di soci per il Polo del gusto. Lo ha comunicato Riccardo Illy, definendo l’identikit del partner perfetto: una banca d’affari disposta a investire nei marchi top dell’enogastronomia italiana ed europea, ricca di idee, relazioni e spirito imprenditoriale per la quale il presidente si è detto disposto ad offrire fino al 40% per 100 milioni. Su La Stampa il servizio di Lara Loreti. @ Dal frigorifero alla spazzatura, nel cestino delle case lombarde finiscono in media 384 euro ogni anno. E’ quanto segnalato da Bayer Italia, mentre Coldiretti, nel rapporto “La povertà alimentare e lo spreco in Italia” denuncia 2,7 milioni di persone che chiedono aiuto per mangiare. Un’emergenza radicata, su cui però i lombardi sembrano attenti. Secondo l’indagine “Primo non sprecare” promossa da Whirlpool attraverso Waste Watcher, dall’anno di Expo il 31% delle persone dichiara di aver notato significative diminuzioni negli sprechi domestici. Anche la Regione ha stanziato per il 2019-2020 oltre 2,5 milioni e sollecitato reti tra operatori del food e onlus per il recupero delle eccedenze alimentari. Intanto, a Milano si moltiplicano i progetti anti-spreco. Con l’Hub di quartiere di via Borsieri, centro di raccolta e distribuzione degli alimenti, sono stati salvati 154 mila pasti. (QN)

I magnifici del Biellese

L’Eco di Biella dedica un ampio articolo alle soste imperdibili del biellese, segnalando le migliori secondo IlGolosario Ristoranti, L’Espresso, il Gambero Rosso e La Michelin. Tra i premiati con il massimo riconoscimento oltre al Patio (corona), il Faggio sempre di Pollone (radioso) e Da Armando a Camburzano, che sulle altre guide non è neppure menzionato.

L'alcol che fa male e la chimica nei vigneti

Ho dovuto trapiantare il fegato a 8 giovani per colpa di 5 vodke”. Sul Corriere della Sera l'interessante intervista a Luigi Raniero Fassati, pioniere della chirurgia epatica con 692 interventi. “Gli alcolici prima causa di morte tra i 16 e i 22 anni e seconda dai 22 ai 30”. E la sua testimonianza, oggi utilizzata per fare prevenzione, vale di più di tante statistiche. @ Se la paura dei danni al fegato non basta, arriva la legge. Succede alle Baleari, dove Ibiza e Minorca hanno deciso di vietare l’aperitivo a prezzi bassi (o con una unica card per consumazioni illimitate). (Libero) @ La polemica per i pesticidi sulle colline del Prosecco si infittisce: arriva una raccolta di firme per preservare i siti più sensibili come scuole e ospedali e il governatore Zaia interviene per inasprire le misure puntando alla chimica zero nei vigneti più esposti.

Il Pensiero

Tutto da leggere il pezzo di Camilllo Langone su Il Foglio Quotidiano di sabato e domenica dedicato all’analisi del calo dei consumi negli Usa per la prima volta dopo decenni. “Le ragioni della crisi del vino non sono materiali bensì spirituali. In un mondo ateo non poteva prosperare a lungo la bevanda divina per eccellenza. Senza il dionismo, soppiantato da un neopaganesimo tendenzialmente vegano e perciò tendenzialmente astemio (qualcuno stappa grandi bottiglie per abbinarle al tofu?) senza il Cristianesimo che ci aveva visto addirittura il sangue di Dio, facendone ingrediente sacramentale, il vino stenta a reggersi. Solo soletto, senza il culto e senza la cultura, il vino come fa?”.

L'assaggio

La pasta di Giuseppe Cassalino (via Garibaldi, 8 • tel. 019 625389) di Pietra Ligure (SV). Una boutique del gusto che celebra la pasta fatta a mano; dalle classiche trofie alle fettuccine all’uovo o al basilico; dai pansotti agli gnocchi di patate viola o alle castagne. Da abbinare a squisiti condimenti o alla teoria di piatti freschi acquistabili in loco. Su ilGolosario.it la sosta di Andrea Voltolini. 

Il Vino

Il Garda Cabernet “Due Querce” 2013 di Fratelli Trevisani (tel. 0365 373154) di Gavardo (BS). E’ l’elegante morbidezza l’elemento che più colpisce di questo Cabernet del Garda, decisamente pieno, potente, che matura assai lentamente vista l’estrema freschezza che presenta il millesimo 2013. Al naso le note fruttate emergono prorompenti prima del vegetale e dello speziato. Poi quella morbidezza davvero intrigante che ti porta a bere e ri-bere sorsi di questo rosso da stappare in uno dei quei pranzi della domenica, dove ci starebbe bene uno spiedo.