La Notizia

Napoli città da terzo mondo. E’ la fotografia scattata da Valérie Segond, reporter di Le Figarò dall’Italia che ha tracciato un’immagine a tinte fosche del capoluogo campano, “bocciato” per essere sgangherato, fatiscente, sommerso dai debiti e incapace di evolvere, oltre che capitale della disoccupazione, dell’inefficienza e del malcostume. Unica luce di speranza nel buio disorganizzato – si legge su QN – la Silicon Valley rappresentata in miniatura dalla Apple Academy di San Giovanni a Teduccio. E il turismo: 6 milioni di persone che, viste le premesse, non si capisce bene cosa ci siano andate a fare. (Ma allora Alexandre Dumas, De Musset e Goethe, che ne celebrarono la bellezza, non avevano capito niente?!? Ndr) @ Sulle stesse pagine si parla poi di carovita, con le reazioni dei cittadini che lamentano un aumento esagerato dei prezzi a partire dalla spesa e passando per la benzina; quindi il prezzo del pane, lievitato fino a 10 euro al chilo, e quello del latte che, venduto a 38 centesimi al litro non consente di coprire neppure i costi di produzione. @ Parte il conto alla rovescia per il Natale e i virologi intervengono sul fatidico cenone, con l’incubo del numero dei commensali che potranno sedere alla stessa tavola. E mentre si accende il dibattito sugli anziani, gli esperti nella maggior parte dei casi predicano prudenza suggerendo al massimo 6-8 persone allo stesso desco, un utilizzo consapevole delle mascherine e attenzione nei contatti tra bambini non vaccinati e persone fragili. Voce fuori dal coro quella di Massimo Bassetti, che dichiara: “Non ci sono limitazioni su quanti stare a tavola: eventuali restrizioni come il lockdown dovranno valere solo per i non vaccinati”. @ Si parla del Natale anche sul Corriere di Torino, che annuncia uno stop ai mercatini e il via libera ad eventi diffusi. Un’emergenza non ancora terminata che ha portato l’amministrazione comunale ad ipotizzare un albero green in piazza Vittorio ed eventi per le feste ancora in via di definizione, ma con un orientamente che sembra ormai definito. Senza capodanno in piazza. @ Di autunno monferrino parla invece Paolo Massobrio, che su Avvenire di questa settimana evoca il fascino malinconico e nostalgico del primo freddo in Monferrato e celebra il piatto simbolo di questa terra: la bagnacaoda. Un mangiare antico che viene festeggiato proprio in questi fine settimana con il Bagnacaoda Day. Qui anche un ricordo di Lorenzo Corino, l’enologo astigiano comparso dieci giorni fa. @ Roero e Monferrato destinazioni sempre più ambite per le seconde case. La fase post-Covid ha risvegliato un forte desiderio di vita in campagna e sono sempre di più i cittadini che scelgono le colline patrimonio Unesco per ambientare il proprio buen retiro. E mentre le Langhe appaiono ormai inavvicinabili, queste nuove destinazioni offrono invece panorami, coltivazioni e case rurali da risistemare. (Corriere della Sera di Torino) @ Un super distretto bio nelle Marche. Entro un paio di settimane la regione Marche costituirà legalmente il Distretto del cibo e del biologico che conterà su 2.100 imprese, con un fatturato di 100 milioni e 200 mila ettari. Emanuele Scarci su Italia Oggi, intervista Alberto Mazzoni, già protagonista di un dialogo sul vino con Paolo Massobrio la primavera passata. @ Cattive notizie in casa Carrefour. Il calo di clienti e di fatturato ha spinto il colosso francese della Gdo a lanciare il suo piano tagli, riducendo la presenza in 9 regioni italiane. Il bilancio: 770 dipendenti lasciati a casa e 106 punti vendita chiusi definitivamente.

 

Animalia

Lo scorpione del Nilo torna a colpire. Le grandi piogge ad Assuan ne hanno fatti uscire migliaia dalle loro tane. Con un bilancio negativo: 500 persone ricoverate e (forse) tre vittime. Che però il Governo smentisce. (Corriere della Sera) @ “E’ arrivato il momento di chiudere tutti gli allevamenti di animali per la produzione di pelli e pellicce”. Così la deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla ieri ha annunciato alla Camera un emendamento alla legge di Bilancio che vuole trasformare la sospensione degli allevamenti di visoni in Italia in uno stop definitivo. Nel testo a cui sta lavorando, la Brambilla prevede contributi a fondo perduto per le aziende e incentivi per la riconversione green degli impianti. (Corriere della Sera)

 

L'appuntamento

E’ in programma questa sera, alle 21, all’Auditorium Illumia di Bologna con l’associazione Incontri Esistenziali un incontro in cui Paolo Massobrio presenterà il libro “Del bicchiere mezzo pieno”. L’iniziativa sarà anche occasione per portare nel capoluogo emiliano il Club di Papillon, associazione nazionale dedita al gusto che incontra in tutto lo Stivale già 50 realtà locali. Per partecipare è possibile prenotare il proprio ingresso gratuito su www.incontriesistenziali.org (green pass obbligatorio).

 

L'assaggio

All’Osteria Cascina dei Fiori (regione Forte – Cascina dei Fiori – tel. 0161 32827) di Borgo Vercelli (VC). Dai fratelli Milan, in un ambiente di charme, un servizio di classe e una cucina d’autore che sorprende per armonia di sapori e profumi con proposte che vanno dalla carne cruda Martini di Boves con salsa al tartufo e patè di ceci; il risotto con cosce di faraona disossata e tartufo nero o la trippa di vitello Martini di Boves alle verdure e fagioli borlotti. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti.

 

Il vino

E’ la nuova Barbera d’Asti 2019 prodotta da Braida con le uve di Cascina San Bernardo in località Asinari, dove c’è il magnifico Braida resort di cui vi racconteremo domani su IlGolosario. Questo vino dal colore rubino vivo ha le note classiche, al naso, della rosa dei Barbera; quindi effluvi fruttati che infondono freschezza. In bocca entra morbido, con evidenze minerali e piacevole freschezza insita nella natura della Barbera. Un sorso disteso con chiusura sapida. Una novità distintiva rispetto alle altre storiche Barbera della Maison (Montebruna, Monella, Bricco Uccellone, Bricco Bigotta, Ai Suma e Bacialé che alla barbera associa il pinot nero).