Zimino è un termine di probabile origine araba anche se controverso. In Spagna esiste un piatto molto simile chiamato “potaje de gar banzos”, arricchito con spezie e chorizos (salsiccia piccante e secca) oppure, nel periodo pasquale, con baccalà. “In zimino” traduce un modo di preparare piatti in umido in cui entrino bieteole o spinaci caratteristico delle cucine ligure e toscana e applicato a ceci, fagioli, baccalà, seppie e, in Toscana, pure al lampredotto. Talvolta nello zimino vengono anche aggiunti dei funghi secchi. Genova e Pisa erano Repubbliche marinare ed è facile che i marinai abbiano acquisito metodi di preparazione di piatti nei luoghi in cui si recavano.

Ingredienti

  • • 350 g di ceci secchi
    • 1/2 cipolla
    • 250 g di bietole
    • 1 pomodoro da sugo
    • olio extra vergine di oliva
    • sale

Informazioni aggiuntive

TIPO PORTATA

primi

ESECUZIONE

facile

PREPARAZIONE

20 min

COTTURA

120 min

PREPARAZIONE

Fate ammollare i ceci in acqua fredda per almeno 12 ore. In una pentola della capacità di circa 3 litri ponete a cuocere i ceci per 1,5-2 ore in 1,5 litri di acqua, partendo dall’acqua fredda; salateli nell’ultima mezz’ora di cottura. In un’altra pentola della stessa capacità, fate appassire in 3-4 cucchiai di olio, la cipolla tritata poi aggiungete il pomodoro spellato, privato dei semi e tritato e fategli consumare tutta l’acqua. Unite quindi le bietole tagliate a piccoli pezzetti o a julienne corta e cuocete per alcuni istanti, mescolando. Aggiungete infine i ceci ormai quasi cotti con la loro acqua. Mettete il coperchio e proseguite la cottura a fuoco moderato per circa mezz’ora. Servite bollente con un filo di olio crudo.

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