I trend di mercato analizzati dal report firmato da Beverfood.com

Nel 2016 in Italia sono stati consumati 18873 milioni di ettolitri di birra. È il dato più alto della storia, in aumento dello 0,8% rispetto all'anno precedente, ma ben 30% in più rispetto a 20 anni fa (1996). Questo significa che il consumo annuo procapite si attesta a 31,1 litri. Sono i dati che emergono dal report annuale di Beverfood.com. 

Gli impianti presenti sul territorio nazionale sono 15 a livello industriale e circa 800 tra microbirrifici e brew pub artigianali. Il volume complessivo della produzione nazionale si è fermato a 14,5 milioni di ettolitri (contro 14 milioni ettolitri dell'anno precedente). Di questi, 2,6 milioni (18%) sono destinati all'esportazione, mentre le nostre importazioni arrivano a 6,9 milioni di ettolitri (il 37% dei consumi). Gli addetti, tra diretti, indiretti e indotto, è pari a 137.000 unità. Dati che fanno del mercato italiano il decimo a livello europeo.

Altro dato interessanti? Sono 700.000 i quintali di malto prodotto in Italia, tutto assorbito dalla produzione interna.

Il report di Beverfood analizza anche aspetti del consumo, che rafforza sempre più la dimensione domestica (in estate la birra è di gran lunga la bevanda alcolica più presente nel frigorifero, essendo presente in un frigo su due). Tre persone su quattro dichiarano di preferire la birra chiara. Un po' a sorpresa, l'Italia è il paese con il più alto numero di consumatrici in Europa (6 su 10) pur mantenendo il minor consumo pro capite (solo 14 litri). Bevono in tante, ma consumano poco.

Il mercato italiano si caratterizza infine per la grande prevalenza di vuoti a perdere, mentre il resto d'Europa privilegia la formula del vuoto a rendere.

Leggi sull'ultimo numero di Papillon (pag. 33) l'indagine sulle recenti acquisizioni da parte dell'industria di alcuni birrifici artigianali.

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