Da oltre cinquant'anni i piatti della tradizione, talvolta rivisitati ma con il giusto equilibrio
Affacciato con discrezione tutta sabauda sulla centralissima piazza di cui porta il nome, il Ristorante Solferino è da oltre mezzo secolo un sicuro punto di riferimento della tavola torinese.
Tranquillamente accomodati nel saloncino centrale o nella più intima saletta laterale, e meglio ancora, in questo tempo d’estate e di quarantena, nel piccolo dehors esterno, i fedelissimi habitués, come gli ospiti occasionali, non avranno certo a pentirsi della loro scelta. A fronte di un servizio correttamente professionale, che ad alcuni potrà forse sembrare un po’ troppo riservato, e che invece è una delle cifre distintive della città, qui troverete i piatti della tradizione, talvolta appena rivisitati ma sempre con il giusto equilibrio.
Noi abbiamo iniziato con dei fiori di zucchina farciti con crema di zucchine, ottimi nella loro studiata semplicità
cui hanno fatto seguito dei buoni tajarin agli asparagi
e dei paccheri ai gamberi gratinati con mollica alle erbe, salsa di piselli e prosciutto croccante, dove la corretta esecuzione era a nostro avviso un po’ penalizzata da un impiattamento poco funzionale a valorizzare l’insieme.
Ma il vero piatto forte della serata, quello che “consiglieremmo a un amico”, è stata l’abbondante costoletta di sanato “Grissinopoli”, che sicuramente non ha nulla da invidiare alle più altolocate “sorelle” milanesi!
Si chiude scegliendo con vera difficoltà tra golosissimi, e piemontesissimi, dessert. Noi abbiamo felicemente optato per il delizioso cremino di panna cotta: una ricetta che si tramanda nelle cucine del Solferino da oltre cinquant’anni.
Corretta carta dei vini, con una certa predilezione per etichette prestigiose e dagli alti ricarichi. Non manca comunque una scelta di vini a bicchieri, birre e bibite.
Conto finale nella norma cittadina.
Solferino
piazza Solferino, 3/B
Torino
tel. 011 535851