Nel Quadrilatero Romano, Miriam e Antonio reinterpretano la tradizione con impasti eccellenti, lievito madre storico e un tocco di creatività.

Nel cuore del Quadrilatero Romano, M/A Cucina e Padellino racconta di una ristorazione essenziale e precisa già dal nome: non solo per M/A, che sta per Miriam e Antonio, i titolari, ma anche per Cucina e Padellino, che racchiude un’idea chiara e precisa di ristorazione. Il risultato lo potrete gustare nelle tre salette raccolte e curate disposte su due piani, che ospitano fino a 60 coperti, oltre a quelli connessi invece al piccolo dehors affacciato sulla via. L’arredamento, moderno e caldo, favorisce un’atmosfera complessiva accogliente, rilassata e piacevole.
sala.jpgIn sala, c'è Michele, che accoglie gli ospiti con garbo e competenza, garantendo un servizio attento e discreto. L’impressione generale è quella di un progetto coerente, costruito con passione e professionalità. Il cuore dell’offerta è, come il nome promette, la pizza al padellino.
pizza.jpgUn formato tipico della tradizione torinese, che M/A ha deciso di reinterpretare con attenzione e coerenza. Base piccola, cottura in teglia, consistenza soffice dentro e croccante fuori. Il padellino vive qui una seconda giovinezza grazie a un impasto elaborato con farine Petra (di cui i titolari di M/A dal 2024 sono anche testimonial negli eventi nazionali): 36 ore di lievitazione e lievito madre curato da 19 anni da Aldo Menduni, zio di Miriam e pizzaiolo del locale.
La qualità dell’impasto si percepisce fin dal primo morso: leggero, ben cotto, gustoso, regge perfettamente anche le farciture più ricche. Già, perché è vero che di padellino si tratta, ma capace di adeguarsi, quando richiesto, alle nuove correnti gourmet. Come noi stessi abbiamo felicemente sperimentato, durante la nostra visita, con l'assaggio di due focacce, entrambe convincenti: la croccante Giovanna, con pancetta al miele di Villani e olio extravergine Ganga Lupo di Corato, è un corretto equilibrio di dolcezza e sapidità; e l’ancor più riuscita Nostra, con bufala di Paestum, pesto fatto in casa e datterino confit: l’impasto fa da croccante sostegno agli ingredienti ben abbinati, che mantengono ognuno il proprio ruolo senza confondersi o prevalere sugli altri.
focacce.jpgL’impressione complessiva è di una proposta che riesce a rinnovare la tradizione senza snaturarla, puntando su una eccellente materia prima e su una perfetta padronanza della tecnica di cottura. E non perdetevi, se disponibile, la pasta cresciuta fritta con prosciutto crudo di Parma stagionato 30 mesi: calda, soffice, appena unta, che ben si sposa con la sapidità asciutta del crudo. Un vero sfizio che sarebbe un peccato non concedersi.
pasta fritta.jpgLa parte dolce del menu è affidata alla fantasia e alla mano sicura di Miriam. Ottimo il tiramisù: fresco, ben calibrato, senza eccessi.
tiramisu.jpgPiù casalingo, ma proprio per questo non meno interessante, il tortino di mele e cannella con zabaglione: un dessert che richiama la tradizione, valorizzata però dalla crema calda e avvolgente in accompagnamento.
tortino mele.jpgIndovinata e originale chiusura, poi, il fresco e leggero sorbetto al Campari e arancia, capace di stupire per l’armonico equilibrio tra amaro e agrumato.
sorbetto.jpgE il menu cucina, che propone le alternative alla pizza? Lo proveremo la prossima volta, un'ottima occasione per tornare, magari portando anche gli amici.

M/A Cucina e Padellino

Via Corte d’Appello, 2
Torino
tel. 011 1950 8272

Visitato il 7 aprile 2025

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