Questa preparazione, piuttosto complessa, è un'idea da sperimentare come antipasto dei giorni di festa. Da gustare con crostini imburrati o pane tostato

Ingredienti

  • 400 g di fegato di vitello in un solo pezzo
  • 80 g di pancetta fresca
  • 35 g di prosciutto cotto
  • 30-40 g di tartufi neri freschi (preferibilmente Tuber Melanosporum Vitt.)
  • 8 cucchiai di Marsala
  • 3 cucchiai di brandy
  • 1 foglia piccola di alloro
  • 1 rametto di timo
  • 1 cipollotto
  • 1 uovo e un tuorlo
  • 100-120 g di pane casereccio raffermo
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 pezzetto di carota
  • 1 dl di sugo d’arrosto o di buon brodo
  • 2 fette di lingua salmistrata tagliate spesse 3-4 mm
  • 1 noce di burro
  • 4 cucchiai di olio
  • 4 g di gelatina in fogli
  • sale, pepe

Informazioni aggiuntive

TIPO PORTATA

Antipasti

ESECUZIONE

difficile

PREPARAZIONE

60 min

COTTURA

90 min

ALTRO

almeno 6 ore di raffreddamento

PREPARAZIONE

Togliete la pelle che ricopre il fegato, tagliatelo prima a fette spesse circa un centimetro e poi a grossi pezzi ed eliminate tutti i nervetti. Sciacquatelo 4-5 volte in acqua fredda, scolatelo e asciugatelo. Tritate il cipollotto e la carota e fate appassire il tutto in olio e burro con il mazzetto aromatico e l’aglio diviso in metà. Aggiungete la pancetta tagliata a dadini, mescolate per alcuni istanti, unite il fegato e cuocete per 3-4 minuti regolando di sale e pepe. Eliminate aglio e mazzetto aromatico, bagnate con il Marsala e il brandy, fate evaporare, versate metà sugo di arrosto, cuocete ancora per 2-3 minuti, aggiungete il prosciutto cotto a pezzetti, mescolate, spegnete e unite il pane, in modo che ammorbidisca nel liquido di cottura. Lasciate intiepidire. Spazzolate bene i tartufi neri sotto un filo di acqua corrente poi tagliate 4 fette spesse circa 3 mm e ritagliatele con uno stampino per verdure della forma voluta; tritate a coltello la restante parte. Ritagliate allo stesso modo 4 decori di lingua. Passate il fegato (con tutto il resto) per due volte al disco fine del tritacarne e raccogliete tutto in una ciotola. Unite il tartufo tritato, l’uovo e il tuorlo, la gelatina ammorbidita in acqua fredda e sciolta nel sugo d’arrosto rimasto tenuto da parte e amalgamate bene. Foderate uno stampo per terrine della capacità di circa un litro con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato. Formate sul fondo una fila di decori di lingua e di tartufo, alternandole e poi versate il composto a base di fegato. Battete lo stampo su un asciugamano piegato per eliminare eventuali vuoti d’aria, rivoltate sopra i bordi della carta e cuocete a bagnomaria in forno già caldo a 190°C per un’ora e 10 minuti. Ritirate la terrina dal forno e lasciatela raffreddare nella sua acqua dopo aver posto sopra un peso (1-2 kg) in modo da compattarla bene. Dopo almeno 6-8 ore, capovolgete il paté preparato su un tagliere e servitelo a fette accompagnandolo con fette di pane tostato.

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