Seggiano è un paese di grandi ricordi, soprattutto per l’olio, amato particolarmente da Veronelli. In una frazione tranquilla, defiliata rispetto al paese e sotto il monte Amiata c’è una sosta radiosa: il Silene (loc. Pescina, 9 - tel. 0564 950805). Siete a casa di Roberto Rossi, uno dei migliori cuochi d’Italia, capace di una felice combinazione in cucina, di una soavità originale. Entrate e dopo il salottino, sulla destra, c’è la sala da pranzo ariosa dove il cuoco viene a prendere la comanda e poi torna coi suoi piatti d’autore che meritano il viaggio.

Il piatto che qui vale, lo diciamo subito, sono i raviolini di piccione con pecorino e olio extravergine. Commoventi. Ma non fatevi scappare il fegato grasso di faraona con uva fritta e pane alla frutta secca abbinato al Vecchio Samperi. E ancora la battuta di vitellone con sale, olio e porcini. Fra i primi meritano anche i tortelli maremmani ricotta e spinaci e olio e le pappardelle al ragù espresso di coniglio con rosmarino e pomodori. Sfiziosi saranno i taglierini di pasta all’uovo con moscardini, gli straccetti ai calamari di penna. Ed eccoci pronti per altri due must di questa sosta imperdibile: il capretto cotto in casseruola di rame con verdure cotte a mò di caponata e la faraona arrosto in padella con foglie di castagno e porcini. Ma se siete venuti qui, sappiate che il piccione di Silene in tegame servito con purè di patate è imperdibile quanto il raro collo di gallina ripieno con polpettone di carni miste. Ci sono anche un paio di soluzioni di pesce: spigola o dentice all’acqua pazza.

E infine la millefoglie croccante con crema al profumo di arancia oppure i tortellini di cioccolato su minestrone di frutta fresca. Con la piccola pasticceria, vi sentirete felici.

Siete stati in un posto fuori dal mondo, e non vedrete l’ora di ritornare.

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