Il kit Porer, un modo divertente e didattico per creare il proprio blend

Qualcuno sostiene che gli anni bisestili si portino dietro sventure e avvenimenti apocalittici. Sappiamo ovviamente che non è così, sebbene questo 2020 ci stia mettendo tutti a dura prova. Di fatto il cambiamento climatico e altre situazioni tipiche di quello che è stato definito Antropocene non hanno a che vedere con la superstizione ma con quello che l’uomo ha causato al pianeta e al suo sistema. C’è quindi una responsabilità oggettiva sullo sfruttamento incondizionato di risorse che appartengono a tutti e rattrista l’indifferenza quasi totale nei confronti dei danni e delle devastazioni che tutto questo porta con sé, riversandone le conseguenze sui delicati equilibri del pianeta e sulle fasce più deboli della sua popolazione.

L’azienda Lageder di Magreid ha iniziato a interessarsi al tema del clima e dei suoi cambiamenti molti anni fa.
Solida e importante realtà nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale, ha fortemente voluto investire sul territorio dell’Alto Adige, sui differenti suoli, su una matrice autoctona e sul basso impatto ambientale, anteponendo al profitto il benessere collettivo e scegliendo di orientare nel tempo tutta la produzione verso i principi della biodinamica.

Blend your own Porer (il pinot grigio) è un’iniziativa che segna il punto di partenza di un progetto che si prefigge di contrastare i cambiamenti climatici senza intervenire sui terreni e mantenendo salubrità e naturalità del vino.
porer-pinot-grigio.jpgTre erano le possibilità iniziali: spostare i vigneti più in alto, adottare vitigni non autoctoni più adatti alle alte temperature oppure creare un blend con diverse prove di botte per mantenere quella freschezza che rappresenta da sempre il carattere di Porer come vino.

È in questo modo che nasce il Kit PORER, una modalità divertente e didattica che aiuta a capire come si concepisce un vino e quanto questo possa corrispondere ai desideri di chi lo sta creando. Ecco quindi un box che contiene una bottiglia di Pinot Grigio e tre piccole boccette con prove di botte da miscelare per scoprire il proprio blend ideale; tutto questo insieme a un opuscolo in cui si descrivono gli step per procedere supportati anche da un QR code da cui scaricare un video-tutorial. Le tre boccette sono numerate e si riferiscono rispettivamente a 1) il liquido da pressa diretta, 2) il vino dopo un contatto di 15 ore con le bucce, 3) il vino dopo oltre 6 mesi di macerazione con grappolo intero.

Per creare il proprio blend è sufficiente iniziare assaggiando 60 cl da ogni boccetta separatamente: successivamente ne va versata una quantità, a propria discrezione per ciascuna delle tre, in un unico calice, miscelando il tutto per ottenere un equilibrio percentuale ideale in base al nostro giudizio. Sarà la nostra percezione a equilibrare, variando a piacimento i liquidi per un risultato finale che potrà essere più o meno acido, salino, tannico.


Questo processo creativo permette non soltanto di rivelare i nostri gusti e le nostre sensazioni, ma di liberarci anche da qualunque pregiudizio: in tal modo, quando assaggeremo la bottiglia di Porer, saremo in grado di accogliere e ascoltare il vino, privi di preconcetti e dogmi.

Per come l’abbiamo vissuto, Porer è un vino che guarda oltre e sa adattarsi ai cambiamenti, proprio come la natura.

Alois Lageder

vicolo dei Conti, 9
Magrè (Bz)
tel. 0471809500
info@aloislageder.eu
aloislageder.eu

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