A Orbassano, grande attenzione al design e alla ricerca di materie prime di qualità, per pizze classiche e per pizze contemporanee con accostamenti ricercati

La pizzeria Sp143 di Orbassano (To) colpisce, non è convenzionale, sia all’interno che all’esterno. Sì, perché la Sp 143 (frazione Tetti Valfrè - tel. 3393137851) oltre ad essere il nome della strada provinciale che collega Orbassano con la Reggia di Stupinigi e poi con Vinovo e Carignano, è la pizzeria di Casa Format, nonché del progetto della Credenza di San Maurizio Canavese che ha creato proprio qui un centro sperimentale e la sua seconda casa.

Di fianco a Casa Format, un luogo di cucina e di ospitalità responsabile, ha trovato il posto una pizzeria che prende dal progetto Format l’attenzione al design e alla ricerca di materie prime di qualità. L’edificio, come quello di Casa Format è costruito secondo principi di bioedilizia e sostenibilità ecologica, l’arredamento è molto curato, frutto anche della collaborazione con l’altra anima del progetto Casa Format, dedicata espressamente al design e all’architettura.
Il locale ha un'insolita disposizione con al piano terra il forno a vista e il banco di preparazione delle pizze e una piccola bottega in cui sono in vendita i preparati e le conserve con le ricette curate dalla Credenza, nonché i prodotti che poi ritroveremo nelle farciture delle pizze. Al piano di sopra si apre la sala con vista sui campi di grano, in questa strana, ma piacevole, commistione tra architettura e ambiente.

Il menu è soprattutto pizza, con qualche eccezione sull’assaggio, come sfizio di ingresso, dei vegetali sott'olio, della giardiniera e di tutti i vasetti presentati in un bel carrello portavivande e la farinata, buona e ben cotta, per mettere un po’ di appetito in più ai commensali.
Le pizze e le focacce sono preparate con farine multicereale, provenienti da Viva la nostra farina a Faule vicino a Cuneo, lievitano almeno 48 ore e sono cotte in un forno elettrico per esaltarne la fragranza. Il resto della bontà sta poi nel topping, nella scelta delle decorazioni, di grande effetto e soprattutto di ottima resa.

Si va dalle classiche ricette rivisitate delle pizze come la Margherita, con pomodori pugliesi, bufala e olio Kothon siciliano, o la Quattro formaggi realizzata con gorgonzola naturale, fontina di alpeggio, formaggio di capra e parmigiano 90 mesi; poi quelle contemporanee con begli accostamenti (cozze, gorgonzola, carciofini o calamari, costa, olive e sedano) e ingredienti ricercati (stracciatella, salame di testa cognà e nocciole oppure alici, gamberi rossi, fiori di zucca e pomodoro o ancora bok choy, al secolo cavolo cinese, carpaccio di pesce spada e wasabi).

I dolci, oltre a gelati e sorbetti fatti in casa, sono sempre accostamenti stuzzicanti di ricette anche molto classiche, come il bunet, servito con crema al Moscato e amaretti in pastella, oppure il tortino caldo con gelato al caffè e gruè di cacao.

Belle le scelte delle bevande, che vanno su versioni solo in vetro delle bibite analcoliche classiche a tante birre artigianali provenienti soprattutto dalla Germania.

Sp143 è un concetto nuovo di pizzeria, dove l’ambientazione dona importanza al piatto e dove la pizza rappresenta lo studio e la personalizzazione che uno chef sa dare alle sue creazioni.

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