A Cocconato e Cella Monte si celebrano le bellezze del Monferrato in musica

Sabato 24 giugno si celebra in tutta Italia l’VIII edizione de "La notte romantica nei borghi più belli d'Italia" con un Flash Mob di musica “Unplugged” e il Monferrato si ritaglia un ruolo con due borghi che aderiscono all'iniziativa: tutte le persone che amano la musica e suonano uno strumento, a livello amatoriale e professionale, sono invitate a scegliere un vicolo, un angolo, una via o una piazzetta e a esibirsi in contemporanea con il proprio strumento rigorosamente unplugged (in acustico, senza strumentazione elettronica per rendere il tutto sostenibile dal punto di vista ambientale).

Le esibizioni nei borghi dovranno partire nello stesso istante e saranno oggetto di reportage fotografico e video. Un importante traino alla promozione e alla valorizzazione dei piccoli centri che offrono un turismo sostenibile, lento ed esperienziale.

Oltre mille gli eventi diffusi in oltre 200 borghi. Per l’edizione 2023, il prestigioso chef Iginio Massari ha firmato il dolce “Pensiero d’Amore”, che rappresenterà il culmine di un’esperienza gastronomica raffinata e romantica.

E a scendere in campo saranno Cocconato anche con le iniziative di due ristoranti del luogo - Cannon d’Oro e Cascina Rosengana - che proporranno menu a tema; luoghi dove trovare l’incanto del borgo monferrino, la chiesa della Santissima Trinità edificata nel 1617, il Palazzo Comunale, uno dei rari esempi in Piemonte di edifici civili in stile gotico e risente dell’influenza dei broletti lombardi, la Torre eretta all’inizio del X secolo, la Chiesa di Santa Caterina da Siena con la facciata in stile barocco, la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Consolazione del 1669, con ampliamento ottocentesco.cella.jpgfonte Facebook E Cella Monte, dove ogni angolo racconta dei tempi in cui la nebbia era sconosciuta e il clima tropicale. Lo si vede nelle sue abitazioni, costruite in arenaria. Muri su cui si indovinano i segni delle onde, mentre sottoterra si aprono gli Infernot, una struttura unica nella zona, una cella sotterranea, interamente scavata nell’arenaria e solitamente attigua alla cantina, in cui la temperatura e l’umidità costante, l’assenza di luce, di spifferi di aria e di rumore offrono le condizioni ottimali per la conservazione delle bottiglie di vino più pregiate. Sono piccoli capolavori architettonici realizzati da costruttori locali, testimonianze del sapere contadino del passato.

I segni della storia sono visibili nelle case del borgo in cui l’arenaria tiene prigionieri i fossili, oppure nei palazzi nobili, come la dimora di Pietro Secondo Radicati, vescovo di Casale Monferrato. Il più sorprendente di tutti è Palazzo Volta, oggi sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, il cui recente restauro ha portato alla luce uno straordinario loggiato del ‘400.
ecomuseo.jpgfonte FacebookTanti sono i tesori che Cella Monte custodisce al suo interno o nei dintorni: un angolo fiorito, un arco che introduce in una corte chiusa, circondata da quelle che erano le abitazioni dei contadini, oppure il grande orologio su una facciata di mattoni.

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