Una sorpresa emozionante. Un errore ingabbiare il grande vino piemontese all'abbinamento con i dolci
Hai mai provato con il moscato? Chi c'era, lo ricorda ancora. Era il 1993, e con un treno d'epoca con tanto di affascinante locomotiva d'antan che avanzava sbuffando per i paesi del Monferrato, il Club di Papillon, in una tappa, aveva lanciato la provocazione di un abbinamento che, allora, sembrava follia. Il Moscato d'Asti non con i dolci. Azzardo? No.
Oggi a più di vent'anni da allora, un produttore a suo modo "folle", ha rilanciato "moscato a tutto pasto". Risultato? Come allora successo pieno! Chi poteva tracciare quella strada non poteva che essere - ricorrendo all'espressione cara a Gino Veronelli - un vero "angelo matto", Riccardo Bianco, con sua moglie Maria, titolari di MonGioia (fraz. Valdivilla 40 - tel. 0141847301) di Santo Stefano Belbo, alfieri senza eguali del Moscato d'Asti che fa onore alla terra in cui nasce. Ricerca della qualità "ossessiva". Amore e passione nel lavoro. Serie di vini da primato.
La sua sfida? Radunati vip del mondo del vino - una sorta di filiera d'eccellenza, con sommelier, critici, giornalisti, operatori e appassionati esperti - in un ristorante, Mimmo di Milano, a Davide Zunino, l'ottimo, talentuoso, nuovo chef di cui si sentirà parlare a lungo, i Bianco hanno chiesto piatti dall'antipasto al dolce, da abbinare ai loro diversi Moscato. Morale, esito affascinante. Non solo pasteggiare a Moscato si può. Ma in alcuni casi è emozione! Certo. Belb, Lamoscata, Meramentae, Leonhard e Crivella, è quintetto di Moscato da sogno, un vero Dream Team. Ma che con i salumi, di solito abbinati ai brut, un Moscato d'Asti faccia matrimonio d'amore ve lo immaginereste? O che con spaghetti “del sommo Felicetti” alle vongole resi sapientemente piccanti possa essere una vera esplosione di gusto c'è chi avrebbe mai potuto pensarlo?
Detto questo, il gioiello è Crivella 2003. Avete letto bene. Con i formaggi è stata gioia pura. Giallo oro, ha naso di somma eleganza con note di confetto, crema pasticciera, agrumi canditi, uva sultanina, sorso dolce ma non stucchevole, gusto sapido e persistente.
Viva il Moscato!