Nei dintorni dell’Autodromo, 10 indirizzi che valgono il viaggio

Monza e il suo Duomo, con la Cappella di Teodolinda in cui è custodita la Corona Ferrea, reliquia (per il suo avere all'interno un cerchietto in ferro ricavato da uno dei chiodi usati per la crocifissione di Cristo) e oggetto dall'inestimabile valore storico per essere stata utilizzata per incoronare Carlo V, Napoleone e Ferdinando I. Monza e l’Arengario ed il suo celebre Ponte dei Leoni. Monza e la sua Villa Reale ed il suo parco. Soprattutto, Monza ed il suo autodromo, che in questi giorni richiama l’attenzione di tutto il mondo, con il suo celebre Gran Premio. E Monza e i suoi locali? A motivo della strana discrezione che caratterizza monzesi e brianzoli, più avvezzi al fare che al parlare – non “bauscia” come i milanesi mai imbarazzati a ostentare le loro eccellenze – gli indirizzi golosi del territorio di pregio, rischiano di non avere la fama che meritano.

I locali che si affermano nel “Gran premio del gusto”? Tre i ristoranti che conquistano il podio. Sul gradino più alto, l’Hotel de la Ville – Derby grill (viale regina Margherita di Savoia, 15 – tel.03939421) che vi accoglie davanti alla Villa Reale con bellezza, charme, classe e grande cucina. I titolari, i carismatici fratelli Nardi, oggi affiancati dai figli (è la quarta generazione!), tengono molto alla ristorazione, e l’hanno affidata a un grande talento, lo chef Fabio Silva, che firma piatti di cucina d’autore di straordinario valore, con Roberto Brioschi, Restaurant Manager, e Antonio Renzulli, Maître d’Hotel, che con professionalità senza eguali, dirigono con somma maestria uno staff di sala di raro valore. Per voi capolavori golosi come fregola mantecata con gamberi rossi di Mazara e bottarga, Carnaroli alla curcuma calamaretti spillo e ‘nduja, formidabile ricciola di fondale arrostita zucchine trombetta e limone amalfitano, petto d’anatra alle erbe di campo con uva e finferli, crème brulèe al cioccolato selezione Domori zenzero candito sorbetto alla pera e whisky torbato. È indirizzo di caratura internazionale.

Sugli altri due gradini del podio, Il gusto della vita (via Bergamo, 5 – tel. 039325476) di Monza, palcoscenico di Dhian Singh, di origini indiane e cuoco con la “C” maiuscola, che vi conquisterà con una cucina tutta colori e profumi. E La Sprelunga (via Sprelunga, 55 – tel. 0362503150) a Seveso, punto di riferimento per chi ama la cucina di mare, con i Radici, i titolari, che hanno un solo credo: l’eccellenza. La materia prima è eccezionale. I piatti – crudo del Mediterraneo secondo Stefano, Carnaroli San Massimo alle rape rosse Roquefort e gallinella croccante, i pesci di grande pezzatura al forno o al sale ed il Gran fritto di mare – a tutta gola!

Forte la competizione tra le trattorie, tra cui si contende la vittoria un poker di vere eccellenze. I fuoriclasse, l’Osteria della Buona Condotta (via Cavenago, 2 – tel. 0396919056) di Ornago, locale di grande charme con sala arredata con gusto e bel dehors e Matteo e Nicoletta Scibilia, i titolari, che hanno l’accoglienza nel sangue, e che con vini di meditata selezione, vi prenderanno per la gola con cucina italiana tradizionale e regionale interpretata in modo magistrale. Qui, una delle migliori costolette alla milanese. Nesis (fraz. Binzago - via Milano, 68 – tel. 0362540936) a Cesano Maderno, dove Pietro Milo con il fratello Gerardo ed il figlio Marcello, vi faranno vivere emozioni con grande cucina di mare e mediterranea, portando in tavola la luce e i colori del mare e della Costiera Amalfitana e i profumi e i sapori della Campania (le loro origini). Da provare l’antipasto di pesce crudo o cotto, la pasta e fagioli e cozze ed i paccheri con riccio e scampi. A Verano Brianza la sosta sarà da Bjrot (via Molino Filo, 5 – tel. 0362905041), che vi aspetta in un angolo di Brianza fatato, a due passi dalla basilica di Agliate. In questa trattoria autentica, nella sala più ampia, o in quella piccola, vero gioiello, con camino, che dice dei 130 anni di storia, da Luca Bongio, chef patron, e da sua mamma Rosy, con simpatia e passione, avrete i piatti lombardi e qualche specialità di mare. Mentre a Carate Brianza la sosta sarà alla Piana (via zappelli, 15 – tel. 0362909266) dove Gilberto Farina, chef patron di talento e umanità grandi, ha creato un luogo dove si sta bene, perché l’ambiente – due salette romantiche in pietra e un bel dehors – è accogliente ed elegante, vini e cucina sono stragolosi, e il conto è di rara moderazione.

Wine bar? Nei pressi del celebre Ponte dei Leoni, due soste. Il divertente Arco del re – Champagneria (via Vittorio Emanuele 36 – tel. 0396013644) dove Massimo Filippini e Rosy Di Zeo, affiatata e appassionata coppia del gusto, come dice l’insegna, ha realizzato selezione strepitosa di Champagne e spumanti, che potrete accompagnare con buoni piatti del giorno. E l’ interessante Vineria dei tintori (via Gerardo dei Tintori, 2 – tel. 0399372406) in cui patron Diego Fatai, a sapiente selezione di vini (oltre 400 etichette) abbina salumi e formaggi o qualche piatto di cucina regionale e tradizionale. A Ronco Briantino, invece, l’emergente Posteria Vappiani (via IV novembre, 7 – tel. 0396818481) dove Stefano Vappiani, chef giovane e talentuoso, nelle due salette dal design pregevole, con i bellissimi tavoli e le bottiglie sugli scaffali, tutto il giorno offre la possibilità di bere un bicchiere di vino giusto, e con la sua cucina allieta pranzo e cena.

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