Sulla sponda lecchese del Lario, a Malgrate, una nostra scoperta dove gusto, bellezza e accoglienza sono di casa

In una delle zone più belle d’Italia, la sponda del Lario che da Lecco va verso Bellagio. A Malgrate, grazie a una nuova proprietà illuminata, il rilancio di un’insegna storica. A vivere una stagione di nuovi successi, è Da Giovannino (via Italia 4 – tel. 0341202096) indirizzo di lunga tradizione, che oggi si sta candidando ad essere il più prezioso approdo per i golosi, in questo ramo del lago di Como, dove, chissà perché, a una natura e ad una bellezza del territorio commoventi, certo non corrisponde un’offerta gastronomica all’altezza. Ebbene, a differenziarsi dall’offerta “acchiappa – turisti” che va per la maggiore nei dintorni, questo ristorante che trovate affacciato sulle rive del lago, e che vi accoglie con comodo parcheggio (in zona, un altro must) e vista da sogno. Merito dei nuovi proprietari aver avuto il coraggio di investire sull’Hotel Promessi Sposi (che presto, peraltro, verrà reso ancora più bello da un’ulteriore ristrutturazione), su quel capolavoro di esclusività e di charme che è la Casa sull’Albero (due ville affascinanti e moderne realizzate in vetro e legno, con 12 camere da 20 a 35 mq, ospitate nel grande parco che si stende alle spalle dell’albergo, con sala ristorante, bar, sala cinema e riunioni, libreria, piscina all’aperto, palestra, spazio massaggi, con panorama mozzafiato, l’ideale per una vacanza da favola o per un meeting di lavoro esclusivo), sia su Da Giovannino, appunto, che è al piano terra della principale struttura alberghiera.

Le anime di questo progetto entusiasmante, noti imprenditori di Lomagna, sono Fabio Dadati e sua moglie Sabrina che vedrete qui, lui, figura carismatica e instancabile nel suo perseguire il sogno di dare a questa zona un luogo di accoglienza e di gusto di respiro internazionale, lei, simpatia contagiosa e coinvolgente, formidabile nel suo comunicare con il suo sorriso solare e la sua dialettica, il suo piacere delle relazioni e la sua passione per l’accoglienza. La loro lungimiranza, aver creduto in un giovane cuoco, Alessio Limonta, serio, in gamba, che ha i numeri per far bene, e che, dimostrando insolita maturità, con una brigata tutta di “under”, invece di inseguire – come ahinoi troppo spesso accade, quando ai fornelli ci sono suoi coetanei – le mode del momento, si fa valere, non facendo il “fenomeno”, ma proponendo una cucina che è giusto mix di tradizione e fantasia.

Nella bella sala, di eleganza classica, o, per chi ama stare all’aperto, nella terrazza affacciata sul Lario, gusterete uovo morbido spuma di patate e lenticchie o flan di zucca formaggio di capra e cavolo croccante. Quindi, di primo, quel riso al pesce persico che è gloria golosa lariana e che viene proposto in versione molto interessante o gnocchetti di patate e bieta rossa caprino stagionato e cima di rapa. Di secondo, guancetta di trota in dolce cottura e purè di sedano rapa, oppure orata crema di carciofi e olive. Dolce finale con mousse di mandorle biscotto integrale e melograno o Paradello della tradizione con salsa al cioccolato. Starete bene. Che bella sosta!      

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