A dicembre con le piante in riposo vegetativo possiamo fare comunque alcuni interventi di protezione dal freddo e altri in vista della primavera

Finisce l’anno e finiscono, o meglio restano sospesi, gli interventi colturali veri e propri, perché le essenze floricole si stano riposando, con una specie di letargo, dallo sforzo vegetativo-produttivo e si proteggono dai rigori invernali.

Una fase del ciclo biologico che nelle coltivazioni allo stato naturale deve essere rispettata, anzi assecondata, provvedendo esclusivamente alla difesa contro i rischi stagionali, in particolare quelli derivanti da gelate e nevicate. Valgono, quindi, le indicazioni e i suggerimenti specificati nel mese di novembre (vedi articolo) soprattutto per quel che riguarda il ricovero delle piante in ambienti riparati oppure per le protezioni all’aperto, l’eliminazione dell’eventuale strato nevoso sui rami e sulle fronde, le irrigazioni da gestire attentamente onde evitare bagni freddi o addirittura la possibilità che l’acqua si trasformi in strato gelato a causa di repentini abbassamenti della temperatura. Attenzione anche alle potature da effettuare solo sulle piante in completo riposo vegetativo e con tagli solo sui rametti di pochi cm di diametro. Tutto sommato, meglio favorire il sonno della natura piuttosto che stuzzicare la pianta nell’erronea convinzione di favorire l’ancora lontana ripresa vegetativa.

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