Un vino di colore rubino trasparente che è come un abbraccio

Questa settimana su La Stampa Paolo Massobrio è a Barile (Pz) per presentarci l'Aglianico del Vulture dell'azienda Quarta Generazione, che vede alle redini la giovane Giovanna Paternoster. La sua famiglia ha sempre fatto vino, ma lei, dopo gli studi di comunicazione a Milano ed esperienze in altri settori, ha deciso di partire da zero, con tre ettari di proprietà a conduzione biologica con cui produce circa 20mila bottiglie.

Finora è stata fatta una sola vendemmia, il 2013, per un Aglianico Del Vulture che a febbraio sarà affiancato da un Fiano. I vigneti sono alle pendici del Vulture, tra due colate laviche che consentono passaggi d’aria per rinfrescare il grappolo in vigna. L’affinamento è svolto parte in botte grande e parte in botte piccola e dalla vendemmia passano circa tre anni per entrare in commercio.

Il vino – dice Massobrio – «ha un colore rubino trasparente e al naso avverti la viola e la liquirizia dei racconti di Nico Orengo. È persistente la nota quasi dolce che esalta a sorpresa frutti esotici e poi grafite. Ma subito dopo si esprime il frutto e la sua polpa. In bocca è morbido l’ingresso, poi scala sul palato coi suoi tannini ancora scalpitanti che rimarcano la liquirizia, il rabarbaro. La bocca pulita è pronta a un altro sorso di morbidezza, che è come un abbraccio dolce e caldo: da 14,5°. Che eleganza!».

Quarta generazione
Barile (Pz)
Contrada Macarico
tel. 3342039805

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