Tra i Top Hundred premiati a Golosaria, il gioiello di Mariolina Baccellieri, titolare di una di quelle cantine che stanno scrivendo la riscossa del vino calabrese

Gusto ed enogastronomia si confermano principali attrattive in grado di motivare gli arrivi turistici in Italia. Il 25,9% dei visitatori che arrivano nel nostro Paese degusta vini e piatti made in Italy, il 18,7% acquista in loco prodotti tipici e artigianali del territorio, l’11,3% partecipa ad eventi enogastronomici.

Di più, l’1,6% dei turisti partecipa alle fasi di produzione in aziende dell’agroalimentare o dell’artigianato. La relazione tra turismo ed enogastronomia è stata al centro di “Dal km. zero le emozioni del turismo. Agricoltura e turismo, volano dell'identità nazionale”, workshop organizzato nei giorni scorsi da Unioncamere. E ispira l'iniziativa editoriale che Bell'Italia ha previsto con ilGolosario. Tra le ragioni di scelta della destinazione di vacanza il turismo enogastronomico è la terza in assoluto, dopo quella culturale e naturalistica. Grande è la soddisfazione espressa dai turisti in arrivo da altri paesi per la il livello qualitativo dei prodotti enogastronomici italiani, con la migliore valutazione tra i fattori di offerta: la media è di 8,2 su 10. Al secondo posto si classifica la ristorazione con una media di 8,1 su 10.

Tra le regioni che più stanno crescendo nell’attrattiva enogastronomica, la Calabria, terra prima gettonata per natura e arte e oggi sempre più meta golosa apprezzata per prodotti e in particolare per i vini. Il merito, va detto, è di quelle cantine che, negli ultimi anni, con coraggio, hanno puntato senza esitazioni su vitigni autoctoni e qualità. Tra queste, la Cantina Baccellieri (tel. 335 5244570) di Bianco (RC). Guidata da quella grande donna del vino che è Mariolina, che ha seguito le orme del padre Vincenzo. In produzione vanta gioielli come il Piroci (da uve nerllo), Dromos (blend di gaglioppo e nerello), Siccagno (greco bianco) e Violet (nerello e gaglioppo).

Orgoglio della cantina è però il formidabile Greco di Bianco Passito. Tra i nostri Top Hundred di quest’anno, nel bicchiere ha colore giallo oro, con riflessi ambra, al naso ha profumo elegantissimo ed intenso di fiori, miele di zagara, cedro candito, confettura di albicocche, sorso caldo, dolce ma non stucchevole, armonico e di lunghissima persistenza.

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