Scopriamone insieme tutti i benefici
La frutta secca è ritenuta benaugurante per Capodanno cosicché a inizio di anno nuovo, in quasi tutte le famiglie, abbondano fichi secchi, nocciole, noci, mandorle, eccetera.
L'inverno è la stagione migliore per consumare frutta secca, in quanto il fabbisogno di calorie ed energia aumenta, anche se occorre sottolineare che la frutta secca, pur possedendo quantità elevate di grassi, non favorisce l'obesità e non è dannosa per la salute. Anzi, è assodato da numerosi studi scientifici che il consumo quotidiano di moderate quantità di nocciole, noci, mandorle o pistacchi allunga la vita riducendo del 29% il rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre contenendo molte fibre dona un gratificante senso di sazietà e fa bene all'organismo perché ricca di molte vitamine.
Quindi, accantonato ogni timore, il consiglio è di consumare la frutta secca di qualità avanzata dopo le feste natalizie per affrontare la stagione fredda.
Occorre tuttavia fare un distinguo, in quanto quando parliamo di frutta secca ci riferiamo a due grandi famiglie: quella disidratata (come uvetta, prugne e datteri) e quella oleosa (noci, mandorle, ecc.).
La frutta disidratata è la frutta a cui è stata rimossa quasi tutta l'acqua attraverso l’essiccazione e questo fa sì che i frutti si restringano durante questo processo e presentino una polpa morbida ma asciutta, che conserva tutto l'apporto energetico (perché glucosio e fruttosio si concentrano ancor più che nel frutto fresco). L'uvetta e le prugne sono probabilmente i frutti disidratati più comuni e consumati, ma sono disponibili in commercio anche altre varietà di frutta secca disidratata, talvolta candita, come mango, ananas, mirtilli rossi, banane e mele, che spesso abbondano sulle tavole di Natale e vengono spesso avanzate. Così si possono consumare successivamente essendo una buona fonte di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti e un'ottima fonte di energia, ma non bisogna abusarne per la ricchezza di zuccheri. Per questo è importante assumerle in piccole quantità: 30-40 grammi per 2-3 volte la settimana oppure possono essere un ottimo snack nei soggetti sportivi.
La frutta oleosa è invece ricca di grassi buoni, compresi quelli della serie Omega-6 e Omega-3 che contribuiscono ad abbassare e normalizzare i livelli di colesterolo nel sangue, riducendo il rischio di insorgenza di patologie a carico del sistema cardiovascolare. Inoltre contiene proteine e vitamine importanti per il corretto funzionamento dell’organismo e per il mantenimento dello stato di salute. Fra le vitamine, la più rappresentata in tutte le tipologie di frutta secca è sicuramente la Vitamina E, che contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, ma sono presenti anche alcune vitamine del gruppo B.
La frutta secca non solo è gustosa, ma anche molto saziante. Grazie al suo contenuto di grassi buoni, proteine e fibre, ci fa sentire pieni più a lungo, aiutandoci a controllare l'appetito e a ridurre il rischio di spuntini fuori pasto poco salutari.
Aggiungere frutta secca ai pasti è infine un modo semplice per migliorarne il profilo nutrizionale. Le fibre e i grassi contenuti nella frutta secca rallentano l'assorbimento degli zuccheri, riducendo l'impatto del pasto sulla glicemia. Questo meccanismo aiuta a prevenire i picchi glicemici e i conseguenti cali di energia, favorendo un metabolismo più stabile.
Tuttavia, nonostante i benefici della frutta secca sulla salute siano molti è necessario consumarla con consapevolezza e con qualche accorgimento, soprattutto considerando le calorie che apporta al nostro organismo e l’abbondanza di fibre che potrebbero arrecare fastidi a chi soffre di particolari problemi gastrointestinali.