Il distretto del Prosecco dove le vigne danno lavoro a under 40 e quote rosa!

«Il successo del Prosecco, il cosiddetto fenomeno Prosecco, sta aiutando ad avvicinare alle bollicine italiane tantissimi nuovi consumatori». Così hanno dichiarato i fratelli Lunelli, celebri per le loro produzioni di Trentodoc con la cantina Ferrari, ma oggi anche produttori di Prosecco, a seguito della partnership siglata con i Bisol, nei giorni di Vinitaly. «Il 2014 è stato l’anno del Prosecco, e lo sarà anche l'anno venturo», ha detto Domenico Zonin, al convegno dell’Unione italiana Vini su “Il futuro del vino, dagli Stati Uniti alla Cina”.

Va forte il Prosecco, capace di dimostrarsi più forte della crisi. Nel 2013 la tipologia spumante (che oggi rappresenta più del 90%) è aumentata in valore del 6,6%, con un giro d'affari pari a 327,2 milioni di euro. Nell'ultimo anno il vino è cresciuto dell’11,4% in valore e del 10,5% in volume. Negli ultimi 10 anni il trend è stato in costante ascesa, addirittura 72.9%. «Dietro questi dati – ha detto Innocenzo Nardi, presidente del Consorzio – c’è un elemento fondamentale: il creare valore per il territorio che si traduce in occupazione, indotto legato al turismo, tutela e valorizzazione dell'ambiente. E tra le note positive che si rilevano nel Rapporto del Centro Studi del Distretto, vanno segnalati l’alto livello di occupazione giovanile (pari al 45,6% del totale) e “le quote rosa” che hanno toccato il 40,7% tra gli under 40 impiegati nelle 170 case della Docg».

E con l’avvicinarsi delle festività brindiamo con una espressione nobile di questa tipologia. È il Valdobbiadene Prosecco Superiore Col dell’Orso Extra Dry di Frozza (via Martiri, 30 - tel. 0423987069) di Colbertaldo di Vidor (Tv). Di colore giallo paglierino, brillante, ha perlage fine e persistente, naso fine con note floreali e di agrumi, sentori di mela, mentre al palato è piacevolmente fresco, equilibrato, setoso e di buona persistenza. Si abbina a pesce crudo e salumi.

 

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