Grano duro siciliano, Tumminia, Russello, Nero delle Madonie e grano duro con farina di lupini o canapa. Quando si citano questi antichi grani siciliani si cita Vescera, famiglia di panificatori fin dal 1890, giunta oggi all’ottava generazione.

Quella dei Fratelli Vescera di Siracusa (via Dello Stadio, 17 - tel. 3336166759) è una missione guidata dall’amore per la propria terra e dalla passione per la qualità. Ve ne accorgerete dal loro pane (che abbiamo avuto la fortuna di assaggiare a Golosaria) che, già al primo sguardo, rivela profumi e consistenze (ai nostri giorni) perdute, con macina a pietra e cottura in forno a legna.

Oltre a questo non mancano prodotti tipici del territorio come impanate, pizze e cudduruni, queste ultime una sorta di focacce nate come pratico fabbisogno agli agricoltori durante i loro spostamenti. Il nome deriva dal greco “kollura”, “corona” e rappresentano in pieno un’antica tradizione culinaria e una vera e propria identità siciliana.

A Golosaria era presente la loro pasta, sempre ricavata dai grani antichi Tumminia, Russello e Nero delle Madonie; già l’aspetto delle loro lasagne, lunghi nastri color della terra, evoca porosità e consistenze arcaiche, a cui corrisponde una resa di sapore nettissima, garantita dalla trafilatura al bronzo e proposta in diversi formati tra cui linguine e maccheroncini. E, visto che il loro lavoro è come una missione, la loro prossima tappa sarà quella di riportare in vita gli antichi grani di Ustica partendo da genomi di grani antichissimi. Un vero lavoro di archeologia che, oltre alla nostra storia, fa bene al gusto e alla salute.

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