Nel cuore della Milano degli affari, un locale dove il vino è protagonista
È stata un successo la Giostra dei Wine Bar che il Club di Papillon ha organizzato con Veronafiere Vinitaly, nei sei mesi di Expo. Tutti i lunedì, dal 25 maggio, quando l’iniziativa ha preso il via con la presenza di Marco Stano, patron di Hic Enoteche 2.0 (via Spallanzani 11 – tel. 3921372252) di Milano, fino a lunedì 19 ottobre, ultimo appuntamento con Francesco e Giovanna Saliceti, titolari della straordinaria Magnatum Degusteria (via Indipendenza 56 – tel. 098275201) di Longobardi (Cs), nel padiglione del vino, Paolo Massobrio e il sottoscritto hanno proposto al pubblico il racconto delle avventure di realtà, storiche o dalle formule più innovative, che hanno contribuito in un quarto di secolo a una vera e propria rivoluzione nei consumi.
A conferma di quanto siano importanti per il vino italiano questi locali dove bianchi, rossi, spumanti e passiti son protagonisti, l’esperienza di Don Tannino (via Montebello, 25 – tel.023679508502) di Milano. “Bar à Vin” aperto in un angolo della città che è a metà strada tra la zona emergente della città, Porta Nuova Garibaldi, simboleggiata dall’Unicredit Tower, e l’elegante Brera, che ha nella Basilica di San Marco il suo fiore all’occhiello. È la creatura di Damiano Raffaele, che volendo fare un servizio che esprima la sua passione per l’accoglienza, ha pensato a un bar, e il locale per questo apre alle 7 di mattina con le colazioni, in cui dalla miscela del caffè alle brioches, piuttosto che biscotti, yogurt, frutta fresca e latte, nulla è lasciato al caso, e tutto si segnala per la qualità.
Ma Bar à Vin, appunto, il che spiega perché a pranzo, e soprattutto al momento dell’aperitivo e alla sera, qui, si possa mangiare, ma soprattutto sia possibile godersi un buon vino. Seguiti dalla solare e coinvolgente Carla Trevia, nel localino lillipuziano, ma molto accogliente, ai pochi tavolini o al banco, potrete avere orzo con verdure, buonissima torta salata al pesto e patate, scaloppine alla pizzaiola, hamburger con purè, oltre a panini, insalate, piatti di verdure e taglieri di salumi e formaggi. L’asso nella manica di Don Tannino è come dicevamo la selezione di vini. Per voi, bianchi e bollicine, di meditata e competente selezione, e, poiché Damiano Raffaele si professa “rossista”, il meglio dei rossi italiani da nord a sud, Barolo in testa (la sua passione), con invitanti proposte a bicchiere. E anche gli amanti dei distillati, qui non resteranno certo a bocca asciutta, vista l’ottima selezione di grappe, rhum e whiskey.