Il frutto autunnale per eccellenza

Ottobre in primis è il mese della castagna: secondo l’altitudine e la la­titudine infatti ha la sua piena maturazione tra l’ultima decade di settembre e la prima decade di novembre; non a caso proprio in questo periodo si moltiplicano fiere e sagre (a Cuneo ci sarà la Fiera Nazionale del Marrone dal 17 al 19 ottobre). 

In Italia la leadership regionale spetta alla Campania, seguita da Piemonte, Calabria, Toscana e Lazio che insieme coprono gran parte delle superfici e dei volumi nazionali. La produttività del castagno italiano, va ricordato, è il risultato di un equilibrio delicato tra clima, sanità del bosco-frutteto e gestione agronomica.
Per consolidare i progressi ottenuti negli ultimi cicli produttivi, la chiave è l'unione tra una gestione agronomica moderna e una maggiore resilienza climatica.
ricci.jpgLe varietà di castagne presenti sul mercato sono parecchie. La più pregiata è il “mar­rone”, che produce ricci con un solo grosso frutto, generalmente dal colore della buccia più scura e striata, dal sapore più dolce e protetta da una sottile pellicina che può essere asportata con maggiore facilità: per questo il marrone viene utilizzato in gran parte in pasticceria. Spesso il marrone è garantito da una denominazione: hanno l'IGP il Marrone della Valle di Susa, del Mugello, di Castel del Rio, di Combai, di Roccadaspide e di Monfenera; sono invece DOP il Marrone di Caprese Michelangelo e di San Zeno. Esistono anche varietà di castagne piccolissime che una volta secche si sbucciano facilmente, adatte per essere consumate nel corso dell’inverno, come la cuneese “garessi­na” (coltivata nella zona di Garessio). È un frutto diffuso nelle aree montuose e collinari di tutto l’arco alpino e appenninico, ma il Piemonte certamente si distingue in fatto di lavorazione e versatilità di usi del frutto.
castagne-cestini.jpgIn cucina la castagna si presta per preparazioni sia dolci sia salate, oltre ovviamente a poter essere gustate semplicemente arrosto (sul fuoco o in forno) o lessate. In pasticceria è il componente fondamentale di dolci tradizionali (si pensi al castagnaccio) e salse di farcitura, mentre il marrone è riservato a ricette più elaborate: dal Monte Bianco ai marrons glacés, ai dolci al cucchiaio come bavaresi e charlotte fino alla crema di marroni. Nelle preparazioni salate, diventa l’ingrediente di base per zuppe di tradizione contadina, di contorni o elemento di farcitura, abbinandosi perfettamente alla cacciagione di pelo.
caldarroste.jpgAl momento dell’acquisto scegliete i frutti con la buccia liscia e lucida, senza tagli o buchi provo­cati da larve, non devono essere umide e non devono avere segni di muffe; man mano che passano i giorni la buc­cia tende a seccare, staccandosi leggermente dal frutto e schiacciandole si sente un vuoto tra la buccia e il frutto: questo significa che al­cune castagne potrebbero essere cattive.

Le casta­gne vanno conservate in luogo fresco, in un ce­sto o una cassetta bassa (vietati i sacchetti di plastica!) in modo tale che tra i frutti circoli aria per evitare che ammuffiscano. Se l’ambiente è troppo secco, si possono coprire con un telo umido che lasci passare l’aria. Se non si dispone di un locale adatto, si possono riporre in frigorifero, nel reparto della ver­dura chiuse in un sacchetto del pane. Le castagne si conservano buone per non più di 2 settimane, è sempre consigliabile consumarle nel giro di una settimana. Se decidete di surgelarle, scegliete esemplari freschi e sani, lavateli, asciugateli accuratamente e incideteli: si conserveranno per circa un anno.
castagne foglie.jpgDal punto di vista nutrizionale, la castagna è ricca di potassio e di fibre. Il primo contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso, della funzione muscolare e della pressione sanguigna; le seconde mantengono in salute l’intestino e contribuiscono al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue. La castagna inoltre è molto digeribile e i suoi zuccheri sono facilmente assimilabili. Attenzione però alle quantità: l'apporto calorico delle castagne è superiore alla frutta fresca, ed è meglio evitare di abbinare le castagne al pane e alla pasta per non assumere quantità di calorie troppo elevata. È quindi indicato in caso di inappetenza, stanchezza e stress e rappresenta una carica di energia per chi pratica sport o svolge lavori faticosi. Ricordiamo non da ultimo, i principi attivi contenuti in foglie e corteccia utili per combattere la tosse e disinfettare le vie respiratorie.

Per gustarla vi suggeriamo la zuppa di castagne e di lenticchie.

ilGolosario 2025

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2025

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia