Piace molto ai clienti internazionali e i ristoratori hanno sempre più etichette in cantina per ampliare la scelta

La Barbera d’Asti è uno dei vini più richiesti nei migliori ristoranti lombardi selezionati dal GattiMassobrio, Taccuino dei Ristoranti d’Italia 2019. Secondo l’indagine effettuata dalla redazione della guida tra 100 ristoranti premiati con nell’ultima edizione di Golosaria, la Barbera d’Asti è anche un vino che piace molto al pubblico internazionale.
Un cliente su quattro che ordina questo vino infatti è straniero e arriva già intenzionato a ordinare il rosso piemontese. In generale la tipologia più ordinata è la Barbera d’Asti superiore, quindi invecchiata più a lungo (61%), tuttavia - ed è un’altra sorpresa - cresce la fascia di clientela che ordina la Barbera d’Asti più giovane e fruttata (39%). E anche gli stranieri iniziano a seguire questo trend: uno su tre predilige infatti la versione più giovane di questo vino. 

Come leggere questa evoluzione della richiesta di Barbera d’Asti? In due modi: da un lato attraverso un traino dei vini rossi piemontesi in generale e dall’altro attraverso una conoscenza più approfondita del mondo della Barbera da parte dei ristoratori. Infatti, sempre dal sondaggio, emerge che nel 31% di chi ordina Barbera d’Asti si limita a questa tipologia di vino e invece nel 35% dei casi fa seguire all’assaggio a un altro vino piemontese da uve nebbiolo. Questo implica che per un terzo del pubblico, barbera e nebbiolo siano i vitigni identificativi del territorio piemontese. Infatti, analizzando le scelte della parte di pubblico residua che ordina altre bottiglie contemporaneamente alla Barbera d’Asti, non emerge una scelta altrettanto chiara: Chianti, Bonarda, Dolcetto e Valpolicella i vini presenti in elenco. 

A contribuire al successo della Barbera d’Asti è poi una conoscenza di questo vino in aumento tra i ristoratori. Il 60% degli intervistati infatti saprebbe elencare oltre cinque diversi produttori che ha assaggiato in degustazioni dedicate e fiere (38%) quasi in ex aequo al costante lavoro dei distributori specializzati e degli agenti (42%). 

“Siamo estremamente felici – sostiene il Presidente del Consorzio della Barbera d'Asti e vini del Monferrato Dott. Filippo Mobrici – dei risultati di questo studio. Siamo da anni impegnati nella promozione dei vini da noi tutelati. Riteniamo la piazza di Milano strategica e sapere che i milanesi amano la Barbera d'Asti è per noi motivo di orgoglio”.  

E nei giorni scorsi la Barbera è stata protagonista a Milano alla 13^ edizione di Golosaria, dove era presenta un’enoteca con le migliori etichette. Quindi due degustazioni molto partecipate: sabato con i vini premiati alla Douja d’Or, il prestigioso concorso della Camera di Commercio di Asti e lunedì con l’excursus di 15 campioni di Barbera delle varie zone. Paolo Massobrio, che ha guidato la degustazione ha detto che la Barbera è da conoscere proprio nelle sue espressioni locali, come per i cru dei grandi vini del mondo. "Del resto è sempre più chiaro – ha dichiarato il patron di Golosaria – che la Barbera è a tutti gli effetti un vino internazionale”.

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