L'Italia del gusto piange il celebre cuoco della Lanterna Verde di Villa di Chiavenna scomparso a soli 52 anni

Eravamo in tantissimi domenica a dare l’ultimo saluto ad Andrea Tonola. Una folla commossa, una vera comunità di amici - che vedeva presenti dai suoi colleghi chef più famosi, a produttori di vino e sommelier, a veri alfieri del gusto, alle persone care di sempre del territorio e venute da lontano, fino ai piccoli amici dei suoi figli - che ha voluto essere vicina alla sua splendida famiglia, alla moglie Patrizia, ai figli Stefano e Pietro, alla mamma Maria, ed ai fratelli Antonio con Cecilia, Graziella con Enzo e Giovanna con Cosimo. C’era tristezza, dolore, ma l’atmosfera che si respirava era di riconoscenza. Chiunque era lì, era grato di avere conosciuto Andrea, una grande persona. Nella sua vita è stato uno chef formidabile. E con il fratello Antonio, altro fuoriclasse, ma della sommellerie, ha formato una coppia di quelle che scrivono la storia del gusto italiano. Quella storia che li ha visti raggiungere con la Lanterna Verde tutti i traguardi più prestigiosi, senza mai farsi distrarre da quello che Andrea e Antonio, ogni giorno, hanno sempre considerato il vero “successo”: la gioia, la soddisfazione, il desiderio di tornare di ogni cliente. In loro, l' "imperativo", far bene.

Ora questa storia continua, con Roberto, il figlio di Antonio, che oltre ad avere grandissimo talento, ha avuto la fortuna di crescere e affiancare lo zio Andrea, per anni, avendo in eredità tutto il suo bagaglio professionale, ma soprattutto il suo tratto umano. Perché come dicevamo sopra, questa la virtù indimenticabile di Andrea, la sua umanità. Una sosta dai Tonola, mai, solo un’esperienza gastronomica da ricordare. Una sosta dai Tonola, sempre, la sorpresa di un’accoglienza che ha il sapore dell’abbraccio, lo stupore di un’intelligenza che non è fatta di tante parole ma di gesti, la meraviglia di un’autenticità che oggi i più hanno  smarrita, spesso barattandola per quel piatto di lenticchie che è il bieco interesse. In una parola, l'emozione dell'amicizia. Questo è il motivo per cui, da anni – e, pensa te, proprio in questi giorni di inizio luglio – non c’è stato anno che non abbia raggiunto i “fratelloni” nella loro Lanterna Verde a Villa di Chiavenna.

Due anni fa, con gli amici di Rai 3 si era deciso di girare un servizio sui pizzoccheri, dai Tonola. Andrea non sta bene…Sono i giorni in cui inizia la sua battaglia, che peraltro non ci sarà giorno che non lo vedrà al suo posto. La foto che vedete è stata scattata l’anno scorso. Andrea non ha la sua amata casacca candida, perché il servizio è finito e deve correre in ospedale per un controllo…Nel salutarci, quando ci siamo abbracciati, i suoi occhi chiari hanno luccicato. Con Antonio abbiamo acceso un Antico Toscano, per ricacciare in gola la commozione. Quella commozione che dando l'ultimo saluto ad Andrea, domenica, Antonio ha condiviso con i tanti cari intervenuti, contagiando con le sue parole e le sue lacrime tutti i presenti. Ci vogliono occhi che vedono oltre, in questi momenti. Quegli occhi che Andrea, aveva, e che non a caso erano del colore del cielo.

Nelle parole di Antonio, il saluto ad Andrea, grande chef e grande uomo:

“Cari amici, purtroppo quella che ora pubblico non è una bella notizia, non avrei mai voluto scriverla ma il giorno è arrivato, il mio adorabile fratello Andrea Tonola, la spalla della mia vita da ristoratore, la persona con la quale ho passato più di 35 anni fianco a fianco, affrontando tutto il lavoro e le difficoltà di questa attività e condividendo le tante soddisfazioni che questa professione ci ha largamente profuso, non c'è più. Il terribile male che lo aveva colpito 2 anni fa, grazie alle cure da poco disponibili, gli aveva dato tregua ed offerto un lungo periodo di ripreso vigore e di salute che ci lasciava ben sperare, ma che poi ha inesorabilmente avuto il sopravvento. Andrea è spirato giovedì 13 luglio alle ore 21:00, attorniato dai suoi cari.

Era davvero un JRE Italia, mai geloso del suo sapere e disponibile con tutti. Amava contornarsi di stagisti e apprendisti, tra i primi ad ospitare gli studenti dell' Alma Di Colorno e di IPSAR Maggia, tanto da essere premiato per la qualità del suo insegnamento e da sempre quelli dell' Istituto Alberghiero Crotto Caurga. Gli piaceva partecipare agli eventi della nostra Associazione, guai mancare a un Congresso e quest'anno anche l'Europeo...cosi come cucinare in tutti quegli eventi nei quali si promuoveva la gastronomia della sua terra, la Valchiavenna in primis, ma anche di quei prodotti dell'artigianalità contadina di qualunque latitudine che sapeva apprezzare e valorizzare. Lo ringrazio infinitamente per aver trasmesso la sua passione e la sua grande manualità nel lavoro in cucina anche a mio figlio Roberto Tonola che lo ha affiancato dagli inizi della malattia e che ora prosegue il cammino iniziato dallo zio. Andrea ora riposa qui con noi. Ringrazio, a nome di tutta la famiglia, per il calore e l'affetto dimostrato in questo momento di dolore. Antonio Tonola”

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