Luigi Faleschini, nella vallata friulana della Valcanale raccoglie e lavora erbe spontanee, oltre a coltivare ortaggi biologici trasformati in sfiziosità sottovetro

La chiamano “Radìc dal Glaz”, “Radìc dall'ors”, “Radic di Mont”. In latino, è la cicerbita alpina: una pianta selvatica che cresce dai 1000 ai 2000 metri di quota, e che Luigi Faleschini va a “scovare” nei prati alpini per poi trasformarla in sott'olio o in agrodolce. Il gusto è unico, erbaceo molto intenso, leggermente amarognolo, piacevolmente croccante.

Ma non è l'unica pianta che questo angelo matto della montagna ricerca nei prati della Valcanale, in provincia di Udine. Ci sono infatti anche gli sclopit (silene vulgaris), le cicorie selvatiche, oltre a una serie di ortaggi e frutti coltivati in regime biologico, che vengono poi trasformati nel laboratorio artigianale di Pontebba (UD) (via Zardini, 15 - tel. 042891005) in conserve vegetali sott'olio e agrodolce, confetture, sciroppi e succo di mela.

Da segnalare le creme: di porro, di erbette rosse al pino mugo, di cipolla rossa e di radicchio rosso; così come i preparati di frutta e verdura, tra cui la la crema di mela e kren, la senapata di piccoli frutti, la crema di rabarbaro, susina e mela, la salsa di pera al peperoncino. Molto buoni anche i crauti fermentati con le mele, e lo sciroppo di mela e quello di fiori di sambuco.
Chiudono la gamma aziendale le “chicche” dolci e salate da abbinare a carni, pesci e formaggi: provate la lampone rabarbaro e mele abbinata al formadi frant e scoprirete l'essenza di questa terra.

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