La Notizia

La dieta “Paleo” forse non è mai esistita davvero: a smentirla la scoperta in Sudafrica di resti di una zuppa di tuberi vecchia 170mila anni. La scoperta di un team internazionale di cui fa parte anche l’italiano Francesco D’Errico. Tubi e rizomi cotti spiega il paleontologo sono stati per millenni una delle rare fonti di carboidrati e hanno dato all’uomo la possibilità di spostarsi. (La Stampa) @ Su tutto si cerca il sensazionalismo, ma quello che conta -anche nel mondo del cibo - sono i progetti duraturi. Ne scrive Paolo Massobrio su Avvenire commentando la possibilità offerta dal manifesto di Assisi che può diventare preludio di un diverso modello di civiltà. @ “I talent sono troppo stressanti, la vera cucina è isolamento”. Su Il Fatto Quotidiano l’intervista a Lorenzo Tirabassi, ex concorrente Hell’s Kitchen che si era dovuto ritirare per il troppo stress. @ Scoppia la querelle tra Modica e Palermo per la vera origine del cioccolato. Secondo uno storico locale infatti la produzione sarebbe iniziata nel Settecento a Palermo e solo dopo a Modica. Dal Consorzio però sostengono il contrario. (La Stampa)

Il nuovo patentino da trifolao e lo stress da talent di cucina

Per diventare trifolao bisogna passare anche un test scritto. L’esame per il patentino diventa più difficile e bisogna rispondere bene ad almeno 15 quesiti su 20. Ogni anno solo in Piemonte vengono rilasciati 5mila patentini. (La Stampa) @ Dorando Giannasi e l’eterna ricerca del pollo perfetto. Su QN l’intervista al patròn della polleria più famosa di Milano che dice: “All’inizio le mamme volevano il pollo crudo da cucinare a casa. Ora tutti vogliono il cibo pronto da mangiare a casa.” @ L’Italia in finale al Bocuse d’Or con il trentenne comasco Alessandro Bergamo, già sous chef di Cracco. L’appuntamento a Tallin il 28 e 29 maggio (QN)

L'assaggio

Nel ristorante Giò (via Nazionale 51 - tel. 035291247) a Seriate (Bg), una sosta all’insegna dell’eleganza e della cucina di mare dove gustare vellutata di patate con piovra saltata e olio al basilico, i paccheri di “Giò”, con calamaretti cozze vongole canocchie menta e pomodorino, quindi i formidabili totani ripieno di Bagoss con lupini pescati.

Il Vino

E’ l’Etna Rosso "Moganazzi" 2017 di Tenuta delle Terre Nere di Randazzo (Ct). Dalla contrada Moganazzi, questo Nerello (con un piccolo bland di Nerello Cappuccio) ci regala un rosso rubino con riflessi mogano, colore tanto elegante quanto invitante. Al naso è delicatissimo, da una netta nota di frutti di bosco passando per profumi terziari di tabacco e sandalo. La bevuta è un continuo dialogo con una mineralità ben marcata, frutto dei terreni vulcanici che caratterizzano questi vini.